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Visualizzazione dei post corrispondenti alla ricerca gaetanina sicari ruffo

Il liceo Classico T. Campanella di Reggio Calabria festeggia i 200 anni della sua fondazione

di Gaetanina Sicari Ruffo Situato al centro della città dello Stretto, era prima un Collegio gesuitico fondato nel 1564, destinato agli insegnamenti di umanità, retorica, filosofia, venne autorizzato poi da Murat a divenire a tutti gli effetti scuola superiore di “belle lettere”, il 18 febbraio del 1913 e fu inaugurato in tal senso nel 1814. Dopo l'unità d'Italia, trasformato in liceo-Ginnasio con annesso convitto, ha ospitato generazioni di studenti sotto l'attenta guida di illuminati docenti. Si ricordano  il latinista Diego Vitrioli, lo scienziato Giuseppe Mercalli, lo stesso che diede il nome alla scala di misurazione dell'intensità dei terremoti, lo storico Oreste Dito che fu pure Preside  e celebrò il primo centenario dell'Istituto nel 1914 e tanti altri studiosi che sarebbe troppo lungo menzionare. Nel corso degli anni, specie durante il terremoto disastroso del 1908, fu ospitato in baracche fino al 1920, senza mai comunque interrompere gli insegnamenti

Casignana e la voglia di Teatro

di Gaetanina Sicari Ruffo Estate vuol dire vacanze e nelle vacanze gli spettacoli sono il tocco “in” del divertimento all'aria aperta, specie se ad attrarre i turisti sono località legate a tradizioni o a memorie storiche. Così Casignana ha riscoperto la voglia di teatro e lì  il regista Pietro Bontempo, abruzzese, che ha lavorato nel cinema e nel teatro, prepara per il 24 luglio prossimo la messa in scena dell' Eunuco  di Terenzio, la commedia dei difficili amori di due giovani fratelli Cherea e Fedria. Da circa un mese il suo cast di attori costituito da giovani attori già esperti, allievi di valenti maestri, si trova sul luogo per le prove e le necessarie attività di adattamento. Anzi le prove sono state aperte al pubblico in  modo trasparente  per familiarizzare con gli abitanti e per avere già un primo incoraggiamento. Questi i nomi degli attori: Luca Calvani, Fiorella Rubino,Vittorio Viviani, Fabio Bussotti, e poi Caterina Misasi di origine calabrese, Peppe Bisogno, Ricca

I Casi di Sara e Yara. Consigli alle adolescenti

di Gaetanina Sicari Ruffo I recenti episodi di cronaca delle due giovanissime Sara e Yara di cui si conosce della prima l'infausta conclusione, della seconda il mistero senza fine della scomparsa, hanno diffuso per tutta Italia un senso di angoscia e di smarrimento che non accenna a diminuire. È possibile si sono chiesti molti che non si possa più circolare liberamente senza guardie del corpo e che sia così difficile la salvaguardia dei più deboli esposti alla violenza? Non solo è possibile, ma attenzione al pericolo che si annida dappertutto, anche nei luoghi familiari e nelle ore impensate, perché i tempi sono mutati in peggio e la favola di Cappuccetto Rosso che ammoniva del lupo cattivo è una realtà spesso senza lieto fine.

"Nove dimissioni e mezzo", l'ultimo libro della giornalista Adele Cambria, edito da Donzelli

di  Gaetanina Sicari Ruffo    Un gradito ritorno quello di A. Cambria nella città natale di Reggio Calabria per presentare il suo saggio a carattere autobiografico e discorrere con tanti amici venuti a salutarla. Racconta Nuccio Barillà di Legambiente, che introduce il dibattito, le sue tante battaglie su numerosissimi giornali: Paese Sera, L'Espresso, Effe, Noi Donne, L'Unità in difesa della libertà individuale  e di tante altre cause importanti socialmente e storicamente in anni difficili di trasformazione. Lei sempre in frontiera a costruire e diffondere idee anticonformistiche che servissero a svecchiare il paese e ad avviarlo verso traguardi aperti ed ampi. L'ufficio che s'adatta alla sua immagine  è della guastafeste proprio per provocare risposte diverse dal consueto ed mantenere un dibattito vivace e progressista. La sua collocazione dunque non è stata mai definitivamente acquisita e durevole, tanto che  più volte sono state necessarie, come dal titolo del li

Per ricordare Alba Florio

di Gaetanina Sicari Ruffo La sua voce lirica, amabilissima, carica di malinconia e solitudine, classicamente temprata, alla  maniera  degli ermetici prima e poi del respiro universale che non conosce scuole e diaframmi si è spenta, a Messina, dove risiedeva. Nata a Scilla nel 1910, non ha mai conosciuto grandi successi e sconfinate pubblicità, ma lo stesso s'era fatta conoscere ed apprezzare da autorevoli critici, (mi piace qui ricordare il compianto Prof. Antonio Piromalli) e tanti estimatori che amavano i suoi versi limpidi e intensi: Quando finirà la notte della mia vita / e il vuoto in cui come baco paziente mi sono chiusa, / e la perenne solitudine/ che dagli altri mi divide, / e fuori dal tempo / come un'altra / potrò guardare al mondo dei vivi, / allora tutto sarà lontano/ semplice e chiaro/ dopo il lungo viaggio... (Dalla raccolta Come da mare a riva, 1956)

Scuole estive di Alta Formazione filosofica. Un'incoraggiante esperienza che si sta diffondendo, specie nel Meridione

di Gaetanina Sicari Ruffo - vice direttrice di Calabria Sconosciuta Ho scoperto che dall'Istituto di Studi filosofici di Napoli - da me frequentato sporadicamente qualche tempo addietro, per la vivacità dei suoi studi ed i cenacoli culturali che vi si organizzavano e che ultimamente è entrato in crisi soprattutto per la defenestrazione della sua Biblioteca ricca di classici straordinari-, sono derivati, come per una improvvisa filiazione, tanti altri centri di Filosofia, sotto forme di scuole estive ed invernali private, aperte a tutti. Naturalmente mi ha fatto molto piacere che il glorioso istituto si sia diffuso così e non si sia estinto. Era proprio quello che ci voleva per rivitalizzare, con una cultura varia, adatta al territorio, il vecchio albero di quella tradizionale, almeno per periodi brevi. Così almeno non si parla più solo di 'ndrangheta e di mafia. C'è spazio per altre idee, innovative, speriamo e promotrici di sviluppi futuri! Le scuole sorte sono g

Prezioso ritrovamento di inediti alvariani nel fondo Lico

Gaetanina Sicari Ruffo L'emerito studioso Vito Teti comunica sul “Quotidiano”, del 27 gennaio, il ritrovamento di scritti giovanili di Corrado Alvaro, rinvenuti nel fondo inedito d'un compagno di scuola dello scrittore, Domenico Lico, di S. Costantino Calabro, conosciuto negli anni della frequenza al liceo Galluppi di Catanzaro. Contiene oltre alle prime poesie, alle prime prove ritenute non del tutto riuscite, anche un racconto Il Paese (1916) che si può ritenere l'anteprima del romanzo “Gente in Aspromonte” e che servirà ai filologi a scandagliare la storia del testo di questo capolavoro. Viene ricostruita contemporaneamente l'amicizia tra Corrado e Domenico che andò ben oltre gli anni di scuola e si trasformò in ammirazione da parte di Domenico. Questi oltre a definire un ritratto fedele dell'amico che già rivelava doti eccezionali per la sua creatività, arrivò a comporre una sua biografia, senza per altro pubblicarla, e ad aggiungere particolari che potrann

Scompare l'ultimo grande scrittore calabrese della generazione del dopoguerra: Saverio Strati

Gaetanina Sicari Ruffo Stava per compiere novant'anni ed era nato a  Santa'Agata del Bianco (R.C.) nel 1924. Dopo la seconda guerra mondiale riprese gli studi che aveva interrotti e frequentò per alcuni anni  la facoltà di Lettere dell'Università di Messina. Fu in quest'occasione che ebbe un fortunato incontro con Giacomo de Benedetti che lo incoraggiò a scrivere. Così timidamente nacque la prima raccolta di racconti La Marchesina,  nel '56 per Mondadori, cui seguirono Tibi e Tascia, La teda e poi di seguito molti altri romanzi: Mani vuote , Noi lazzaroni , Il Selvaggio di Santa Venere , Il Diavolaro , I cari parenti , fino all'ultimo: Natale in Calabria del 2006. Nel '53 si trasferì a Firenze e poi si spostò in Svizzera con la moglie fino al '64. Ritornò di nuovo in Italia e si stabilì definitivamente a Scandicci vicino Firenze. Veniva spesso nella sua terra natale cui lo legava l'affetto per i conoscenti e  gli amici. Durante uno di questi

Nessun Festival di cultura per la Calabria

http://portale.festivaldellamente.it/it/home di  Gaetanina Sicari Ruffo Leggo oggi sul “Corriere della sera” che l'editore Giuseppe Laterza di Bari  si compiace d'aver ideato e realizzato dei festivals culturali in diverse città italiane tra  cui  Sarzana, Mantova, Modena e ultimamente Piacenza, che oltre ad incrementare il turismo sollecitano una partecipazione di massa ad una conoscenza che è “ un'esperienza preziosa nell'epoca della solitudine televisiva e delle relazioni virtuali in rete... Quella dei festival è una reazione fisica: si lascia a casa lo schermo tv e quello del computer per incontrare gli autori  e altre persone in carne e ossa, persone simili, selezionate dai propri interessi che leggono libri, ma anche giornali, vanno alle mostre e ai cinema”. Naturalmente questi incontri si traducono in altrettanti stimoli che servono per aggiornarsi, seguire le tematiche attuali, leggere, scambiarsi opinioni e comunicare in modo diretto ed altamente forma

Un'emigrata in Calabria in un film di Mereghetti a Cannes: Corpo celeste

di Gaetanina Sicari Ruffo L'esordiente regista Alice Rohrwacher, l'unica italiana ammessa alla Quinzaine des realisateurs, nel suo lungometraggio Corpo celeste ( da un testo di Anna Maria Ortese ) ha rivisitato, attraverso gli occhi dell'adolescente Marta (Yle Vianello), di ritorno dalla   Svizzera, il Sud (Reggio Calabria), invertendo la storica rotta degli emigrati d'inizio secolo. Marta e la famiglia ritornano, ma non è detto perché: le problematiche socio-economiche sono sotterraneamente filtrate. In primo piano invece emerge la vicenda umana della giovanissima e il suo impatto prima d'ogni cosa con il mondo giovanile e la parrocchia che frequenta per la preparazione alla cresima. Sacro e profano si mescolano insieme in una moderna accezione negli ambienti ristretti   della scuola, della famiglia, della parrocchia. Talvolta l'istanza spirituale avvertita da Marta scava nella sua psiche un   conflitto con   la convenzionalità delle frequentazioni e degli inc

Aiuto per il Nepal!

Gaetanina Sicari Ruffo Si parla di paradiso perduto dopo il terremoto disastroso che ha spazzato via uno degli angoli più belli del pianeta: il Nepal, fino ad ieri meta di viaggi favolosi, culla di una civiltà millenaria, in cui gli dei erano ancora abituati a parlare agli uomini ed a raccontare la sapienza di quella parte del mondo che, attraverso Il Mahabharata, il Ramahiana, il Rihveda, testi sacri antichissimi più di quattro mila anni fa, avevano affascinato l'umanità tutta. Ora i segni di quella saggezza sono crollati come se qualcuno avesse voluto dire: È ora di svegliarsi e di tornare alla realtà. Non è più tempo di miti e di favole. S i andava in Nepal per ammirare il prodigio di quella natura che sembrava fatta proprio per l'uomo, per illuderlo e farlo compiacere dell'altezza di quella montagna, l'Everest, che sembrava proprio molto stabile e solida, fatta per toccare il cielo e far pensare che era a portata di mano. Niente di tutto questo! Come nell

Oltre l'Apocalisse. Un seminario di formazione rivolto ai giornalisti per "non farsi imprigionare dalla paura del nuovo"

Oltre l'Apocalisse. Come non farsi imprigionare dalla paura del nuovo di Gaetanina Sicari Ruffo E' il titolo del XVII seminario di formazione per i giornalisti a partire dei temi del disagio e delle marginalità che si tiene nei gg. 26-28 novembre 2010, organizzato dalla Comunità di Capodarco di Fermo, nelle Marche, tra Porto sant'Elpidio e Porto S. Giorgio. L'iscrizione si può fare online a www.giornalisti.redattoresociale.it . L'indirizzo per chi volesse partecipare è: Comunità di Capodarco, Via Vallescura di Fermo, 47  63010 Capodarco di Fermo (AP). Si legge nel singolare manifesto d'invito: “La paura del nuovo è connaturata alla natura umana e allo sviluppo di tutte le professioni. Ma essa non dovrebbe condizionare solo in negativo chi ha scelto proprio il mestiere di raccontare il nuovo. I giornalisti dovrebbero anche usare questa paura, adattando ai cambiamenti delle forme di trasmissione gli scopi immutabili del loro lavoro. E non viceversa, lasciando che

La Rete e la politica. Un interessante dibattito al Salone del Libro di Torino tra Matteo Renzi e Luciano Canfora

di  Gaetanina Sicari Ruffo Il dibattito ier l'altro nella Sala blu del Salone del Libro ( qui ) ha messo in evidenza un tema molto attuale: quale contributo può dare la Rete alla diffusione del pensiero politico ed alla maturazione d'una nuova classe dirigente? Gli interlocutori erano molto noti: uno filologo di chiara fama dell'Università di Bari, nonché esponente della storia antica, moderna e contemporanea, presentata come un dramma perenne che coinvolge l'attenzione di chi ascolta, l'altro, sindaco di Firenze con chiare prospettive di innovazione sociale  per il prossimo futuro, nonché esperto mattatore della nuova classe  politica  giovanile.

Io firmo. Una raccolta firme per abolire il "Porcellum"

di Gaetanina Sicari Ruffo Io Firmo. Si chiama così l'appello al nuovo Referendum per l'abolizione del Porcellum di Calderoli,   l'odiosa legge elettorale ingiusta e prevaricatrice della libertà di voto. Si tratta di quattro quesiti   che quanto prima si potranno   trovare nelle nostre piazze perché i cittadini li sottoscrivano e respingano la loro conformazione. Riguardano: Liste bloccate   (così come sono gli elettori non possono scegliere i loro candidati, quindi sono privati della loro legittima libertà di scelta); Premio di maggioranza (siffatto meccanismo attribuisce il 55% dei seggi alla lista che ottiene anche un solo voto più delle altre. Per raggiungere tale obiettivo si è obbligati a coalizioni sempre più ampie ed eterogenee che non assicurano stabilità di governo); Soglia di sbarramento ( attualmente è al 2%,un invito alla frammentazione,la si vuole portare almeno al 4%); Indicazione del candidato premier ( interferisce con le prerogative del Capo dello Stato ch

Calabria ed Europa. Alcune riflessioni in occasione delle vicine elezioni del Parlamento europeo

Gaetanina Sicari Ruffo S'è detto tanto della fragilità strutturale del Sud, della sua arretratezza, dei suoi ritardi secolari, mettendo in conto soltanto il suo apporto sul piano economico. È indubbiamente vero che ci sarebbe bisogno d'una maggiore attenzione nel correggere gli errori e dare una sterzata al cattivo uso delle risorse, alla disattenzione verso l'ambiente sia esso naturale che sociale, ma sia permesso, alla vigilia del confronto che darà un nuovo parlamento all'Europa, esprimere la riserve e le attese della Calabria. Innanzi tutto non può nascere, come si profila, un'Europa a due velocità, cioè spezzata, debole e divisa, snaturando così il processo storico che risale ai padri Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni che nell'esilio di Ventotene (basso Lazio), nel '41, per la prima volta firmanrono il Manifesto di un'Europa libera e unita in senso federale. Creare la nuova Europa significa non dividerla, ma integrare le sue cult

Beni Culturali. Ora i Bronzi potranno alzarsi dal lettino della regione e camminare

di Gaetanina Sicari Ruffo Si è appreso da fonti accreditate che sono stati stanziati dal governo sei milioni per il completamento del restauro del Museo della Magna Grecia che dovrà ospitare i Bronzi di Riace e gli altri reperti antichi. Finalmente un'attenzione allo sviluppo dei   Beni Culturali che, se ben gestiti, possono dare soddisfazione e costituire fonte di reddito! Tuttavia dopo il restauro, che speriamo avverrà presto, le statue dei Bronzi che sono quelle per cui  si prevede un flusso significativo di visitatori, ritorneranno nella sede del Museo, ma non dovrà più succedere, come per il passato, che restino insalutati ospiti, obliati ed inoperosi come infermi. Occorrerà creare, intorno al polo museale ristrutturato, tutta una serie di infrastrutture  che facilitino nuove iniziative di attrazione e che servano da richiamo:  non solo visite guidate all'interno e mostre, com'era nel costume passato, ma seminari di studio e performances, convegni a carattere na

Giornata mondiale del libro 2010

di Gaetanina Sicari Ruffo Voglio ricordare che domani, 23 aprile, si celebra la Giornata mondiale del Libro e del Diritto d'Autore in onore di S. Giorgio, ma pure in memoria di Cervantes, Shakespeare e De la Vega che vennero a mancare in questa stessa data, nel 1616. La ricorrenza richiama una festa catalana che coinvolge da molti anni uomini e donne che s'incontrano a Barcellona ad una grande fiera di libri e ricevono, ad ogni acquisto d'un libro, una rosa. Una leggenda infatti dice che dal sangue infetto del drago ucciso, che rappresenta il male, nacque una rosa, cioè l'amore. Da Civitavecchia è partita nei giorni scorsi una nave con a bordo numerosi autori, editori e lettori alla volta di Barcellona per celebrare così con una fusione di culture l'impegno di leggere di più e diffondere i libri che stanno a fondamento del sapere e della conoscenza e quindi della civiltà dei popoli. Altre iniziative come incontri, recitals, performances sono in corso dappertutto d

1 Marzo 2011 Villa San Giovanni: “Mediterraneo: un mare di Alleanze!”

Su segnalazione di Gaetanina Sicari Ruffo, riceviamo e pubblichiamo COMUNICATO STAMPA Dopo il  1 Marzo 2010 a Reggio Emilia , evento che ha rafforzato l’impegno di lotta contro l’infiltrazione della ‘ndrangheta e delle massonerie deviate al Nord, la manifestazione dell’Alleanza, giunta alla sua quarta edizione, torna in Calabria, a Villa San Giovanni (RC), con il tema “ Mediterraneo: un mare di Alleanze ” per la legalità.  Il 1 Marzo 2011 è organizzato con il supporto dell’Associazione Ponti Pialesi, in collaborazione con il Comune di Villa San Giovanni ed altri partner territoriali. La  novità di questa edizione saranno i “ Cantieri Mediterranei ”, gruppi di lavoro dove coloro che aderiscono all’Alleanza progetteranno insieme collaborazioni, accordi, iniziative, che diano concretezza e continuità al raduno di quest’anno, sempre all’insegna della costruzione di democrazia e libertà contro la ‘ndrangheta e le massonerie deviate.

Lettere dal centro del mondo

di  Gaetanina Sicari Ruffo Rubbettino dà alle stampe un carteggio tra gli scrittori Sciascia e La Cava, durato circa trent'anni, dal 1951 all'88. E' contenuto nel  libro:  Lettere dal centro del mondo  di Milly Curcio e Luigi Tassoni (pp. 492, euro 17), storicamente ed umanamente importante perché fa capire l'intensità di una amicizia e le difficoltà di due autori del Sud. Sono circa trecento scambi epistolari, cominciati con il ringraziamento di Leonardo Sciascia per il libro recapitatogli da La Cava:  Caratteri , edito da Lemonnier. Risalgono al tempo in cui Sciascia era maestro elementare, prima di abbandonare l'insegnamento per la letteratura e l'attività politica. Gli argomenti trattati sono vari, l'isolamento provinciale prima di tutto interrotto da brevi visite nella capitale, la difficoltà di reperire case editrici credibili  e i problemi ambientali e familiari. Sciascia confessa di ritirarsi spesso in campagna dove trova l'ambiente ide

Se muore il Sud

La copertina di Se muore il Sud Gaetanina Sicari Ruffo L'ultimo libro di Giannantonio Stella e Sergio Rizzo: Se muore il sud , edito da Feltrinelli, nella collana Fuochi, ci riguarda da vicino e ci sorprende anche un po'. I due coraggiosi giornalisti, domiciliati a nord, sempre pronti a cogliere le magagne di questa parte dello stivale retrogrado e bistrattato, ora vestono i panni dei misericordiosi samaritani che lasciano l'operazione della sferza, per medicare con unguenti le ferite cancrenose del malato e che malato! “Non si può lasciare che il sud affondi come la nave di Francesco Schettino all'isola del Giglio”, dicono. L'Italia non può restare inerte: “ Che razza di paese è quello che si rassegna al degrado d'un terzo abbondante del suo territorio, un terzo della sua popolazione, un terzo delle sue ricchezze culturali e paesaggistiche?” Tutti sembrano rassegnati a questo declino ad eccezione dell'anziano Presidente Giorgio Napolitano  che an