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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Morto Carmine Fusca, il partigiano calabrese a cui Gianni Agnelli preparò il caffé

Il partigiano Fusca, a sx. Ė morto il partigiano calabrese a cui Gianni Agnelli preparò il caffè. Carmine Fusca, uno degli ultimi combattenti per la libertà, si è spento il giorno di Natale all’età di 94 anni, era nato il 24 novembre 1923. A darne notizia è Pantaleone Sergi, presidente dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, che esprime cordoglio e vicinanza ai familiari. «”Zio Carmine”, come lo chiamavano a S. Nicola de Legistis, minuscola frazione di Limbadi dove è vissuto coltivando la sua campagna – prosegue Sergi – era orgoglioso del suo “diploma” di partigiano e soprattutto di quanto, assieme a tanti giovani come lui, aveva fatto nella lotta contro il nazifascismo durante la guerra di liberazione. Arruolato nel 1943 e inquadrato nel 228/mo reggimento fanteria, dopo l’8 settembre Carmine Fusca si trovava in Val di Susa e decise di entrare, col nome di battaglia di “Carmine”, nella 17/ma Brigata Garibaldi per poi passare alla 113/ma

Il veleno della mafia. Anteprima nazionale a Reggio Calabria, tra gli organizzatori il Comitato civico Natale De Grazia di Amantea

AMANTEA, Cs - Il comitato De Grazia di Amantea insieme a Legambiente Reggio Calabria e con l’adesione di varie associazioni per l’ambiente e la legalità sono i promotori della proiezione in anteprima nazionale del docufilm “Il veleno della mafia e la legge europea del silenzio”, già andato in onda nelle scorse settimane sul canale francese Arte (non più disponibile online). L'iniziativa - che si svolge questo pomeriggio (12 dicembre 2017) a Reggio Calabria presso il Cineteatro Metropolitano del Dopolavoro Ferroviario alle 17.30 - è dedicata al capitano Natale De Grazia del quale ricorre l'anniversario della morte avvenuta nel 1995, mentre stava indagando sulle cosiddette navi dei veleni. Una morte quella dell'ufficiale non naturale, ma dovuta a cause tossiche come hanno accertato le inchieste della commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Centenario della #GrandeGuerra. La storia del maggiore #GiuseppeBelmonte morto sul #Sabotino, il 2 novembre 1915, nella terza battaglia dell’Isonzo

Il maggiore G. Belmonte Il monte Sabotino non è una cima molto alta, è poco più di 6oo metri. Sulla sua cresta passa il confine attuale tra Italia e Slovenia, mentre a valle scorre il fiume Isonzo e poco più in là si estende la città di Gorizia. Nel corso della Grande Guerra , è stato un campo di battaglia sul quale hanno perso la vita tanti italiani e austro-ungarici. Ora è meta di escursionisti, di appassionati di storia e di trincee militari, dichiarato nel 1922 monumento nazionale italiano e sede di un parco transfrontaliero della Pace. Nella terza battaglia dell'Isonzo , il primo e due novembre 1915, i due reggimenti della Brigata Marche muovono all'assalto del Sabotino (che sarà conquistato solo nella sesta battaglia dell’Isonzo il 6 agosto 1916 dalla seconda Armata), ma dall'altra parte del fronte il fuoco nemico è micidiale. Sul campo, secondo i dati che riporta una scheda relativa alla Brigata Marche, resteranno più di 200 morti, 14 ufficiali e oltre 11

La diatriba sulla chiesetta di Cleto. Il Consiglio di Stato annulla l’esproprio del comune, che però annuncia l’avvio di un nuovo procedimento per “restituire alla cittadinanza un bene inestimabile per valore storico e religioso”

CLETO, CS - Avevamo lasciato, mesi fa, la questione riguardante la proprietà contesa della chiesetta del Santissimo Rosario di Cleto, pendente al Consiglio di Stato, il quale ora si è espresso, come aveva già fatto il Tar Calabria, per l’annullamento dell'esproprio da parte del comune. Dunque, il bene di grande valenza storica ritorna all'artista olandese Roel Van Hoolwerff che l’aveva acquistato dalla parrocchia di S. Maria Assunta per 10 mila euro. Come si ricorderà, la compravendita era stata perfezionata tra giugno e ottobre del 2015, in un periodo in cui l’Ente municipale era commissariato. Da allora, la singolare diatriba non si è mai placata. Soprattutto perché sulla chiesetta era attivo in parte un finanziamento di 300 mila euro (ora revocato), i cui lavori erano stati appaltati prima che l’ex luogo di culto venisse venduto. E anche perché il Comune di Cleto non aveva potuto esercitare il diritto di prelazione, così come prescrive il codice dei beni culturali, dato

Mamma è il primo nome che s'incontra

di Franco Pedatella Il brano viene concepito appena apprendo che Ginevra, la mia nipotina, dopo aver prodotto per alcuni giorni il suono “mmmmmmm”, pronuncia per la prima volta in modo chiaro il nome “mamma”. “Mamma” è il primo nome che s’incontra appena nati o forse concepiti, ed unico rimane nella vita e fermo e caro e indistrutto in cuore. Oggi Ginevra mia l’ha conquistato, chiaro l’ha pronunciato, ha detto: ”Mamma”.