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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

La mancata nuova disfida di Barletta

di Franco Pedatella La mancata nuova disfida di Barletta Il testo è nato per la rabbia suscitata in me dall’atteggiamento di derisione tenuto nei confronti del   Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, ed attraverso di lui nei confronti di tutto il popolo italiano, da parte dei Presidenti francese e tedesco davanti alle telecamere, in immagini che hanno fatto il giro del mondo ed hanno suscitato in modo palese (ma succedeva di già da quando quest’uomo ridicolo fa il Presidente del Consiglio) l’ilarità di tutte le Nazioni del mondo. Subito ho pensato alla disfida di Barletta, quella vera, ed alla miseria materiale e morale degli Italiani di oggi e di colui che dovrebbe essere il difensore della dignità nazionale ed invece è la causa prima del suo declino in una comunità, quella europea, di cui l’Italia è membro fondatore.

A Mariastella Gelmini, ministro dell’istruzione

di Franco Pedatella A Mariastella Gelmini, ministro dell’istruzione. Un tempo l’avvocato era oratore, retorica sapea   e Cicerone; in foro era un abil   parlatore che pronunciar sapea la sua orazione. Gelmini or avvocato Mariastella quando apre bocca ha lingua claudicante che par tra onde incerta navicella e tra fonemi e regole è ondeggiante.

Freelance: un primo passo verso l’equo compenso. La Fnsi soddisfatta per il primo via libera della Commissione Cultura della Camera: “La legge freni gli abusi”

Fonte Giornalisti Calabria ROMA – E’ una buona notizia il primo via libera della Commissione Cultura della Camera alla proposta di legge per l’equo compenso dei giornalisti freelance. L’iniziativa della professione per il riconoscimento della dignità del lavoro giornalistico, e per definire corretti pagamenti, si muove secondo il principio costituzionale per il quale ogni lavoratore ha diritto a una remunerazione proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro svolto.

Professione giornalistica. Un'analisi di Franco Abruzzo sulla legge 148/2011

Fonte Sito web Franco Abruzzo La legge 148/2011 condanna  i pubblicisti all’estinzione.  il Consiglio nazionale dell’Ordine  ha prospettato al Ministero  della Giustizia l’individuazione  di un “percorso formativo p rofessionalizzante”, che, comunque,  non può prescindere dall’esame  di Stato (art. 33, V comma, della  Costituzione). La Cassazione ha scritto  più volte che i pubblicisti non  possono lavorare nelle redazioni. La Costituzione, con il suo articolo 33 (V comma), taglia la strada  a soluzioni che, per aiutare i pubblicisti a rimanere iscritti nell’Albo,  prescindono dall’esame di Stato.  Ben vengano i “percorsi formativi professionalizzanti” di cui parla il Cnog: c’è bisogno, però,  di una legge che individui questi percorsi e che preveda alla loro conclusione il rilascio di un titolo universitario che abiliti chi ne è  in possesso ad esercitare la professione di giornalista. L’esame di laurea in sostanza equivale anche all’esame di Stato per l’accesso alle professioni i

“Il segreto professionale anche per i pubblicisti”. L’appello dell’Assostampa Sicilia per modificare la norma che prevede il segreto solo per i giornalisti professionisti

Fonte Giornalisti Calabria PALERMO – L’Assostampa Sicilia lancia un appello per modificare la norma del codice di procedura penale che prevede il segreto professionale solo per i giornalisti professionisti. Il Consiglio regionale del sindacato ha approvato all’unanimità un documento che sarà inviato ai Presidenti del Senato e della Camera, al Segretario nazionale della Fnsi, e ai Presidenti nazionale e regionale dell’Ordine dei giornalisti, per un’iniziativa che punti a modificare l’articolo 200, comma 3, del Codice di procedura penale, nella parte che prevede la possibilità solo per i giornalisti professionisti, e non anche per i pubblicisti, il diritto a mantenere il segreto professionale.L’Assostampa siciliana intende così intervenire per far correggere una norma ormai anacronistica e discriminatoria, per la quale proprio negli scorsi giorni ad Enna la giornalista Giulia Martorana, pubblicista, è stata condannata a 20 giorni di carcere con l’accusa di favoreggiamento nei confro

Convegno "Unità multiple – Centocinquant’anni? Unità? Italia?". 26-27-28 Ottobre 2011 - UniCal

Prenderà il via domani il Convegno internazionale "Unità multiple – Centocinquant’anni? Unità? Italia?". La manifestazione si svolgerà all’Università della Calabria ed il 28 (ultimo giorno) nel salone degli Specchi della Provincia di Cosenza.  Un’iniziativa che si distingue dalla gran parte delle celebrazioni tenute per il 150 anniversario dell’Unità d’Italia per la interdisciplinarietà dei contributi, la qualità dei relatori e, soprattutto, per gli obiettivi di carattere storico, politico e culturale che si prefigge di raggiungere. Info

La settima delle Fondazioni. La Cultura al centro dell'interesse dei cittadini

L'Assessorato alla Cultura della Regione Calabria promuove l'importante evento intitolato "La Settimana delle Fondazioni", per mettere la Cultura al centro dell'interesse dei cittadini. Sarà un'inedita serie di appuntamenti particolarmente interessanti anche per la valorizzazione e promozione delle risorse culturali del nostro territorio. L’Assessorato la invita pertanto a partecipare. Per eventuali informazioni contattare info@imescatanzaro.it o telefonare al 3288824129. Scarica il programma completo QUI

Premio Calabria 2011 del Circolo di cultura e di relazioni internazionali di Villa S. Giovanni

di  Gaetanina Sicari Ruffo Oggi, 21 Ottobre , nella sede dell'Hotel de la Ville di Villa S. Giovanni, alle ore 17, avrà inizio, preceduta da una tavola rotonda, la cerimonia di consegna dei premi, com'è consuetudine annuale di questo sodalizio di cui è Presidente il Prof. Giuseppe Morabito, da circa 50 anni. Saranno premiati per l'occasione eminenti studiosi, provenienti da varie città italiane, giornalisti e critici, tra cui il ben noto filologo classico, storico e saggista, oltre che editorialista del Corriere della Sera, Luciano Canfora, cui si deve l'appassionante studio “del papiro detto di Artemidoro”, dal nome del geografo di Efeso del I sec. a.C., la cui opera però è andata perduta.

Kafka per il nostro tempo. Un viaggio di scoperta dello scrittore praghese nel libro di Michael Major

Kafka per il nostro tempo. Viaggio di scoperta. Ovvero, Kafka… for our time: Journeys of discovery . Si tratta di un libro su Franz Kafka (1883 - 1924), pubblicato la scorsa estate, che porta la firma di Michael Major , autore inglese autodidatta. È una rilettura dei racconti dello scrittore praghese, che nasce quasi per caso, durante una discussione con un amico su “Davanti alla legge”. Da quel momento, Major rimane coinvolto dall’intrigante stile kafkiano e decide di cimentarsi in un viaggio di scoperta. Il volume raccoglie 24 racconti scelti – tra questi, oltre “Davanti alla Legge”, per citarne qualcuno: la Metamorfosi, Prometeo, Poseidone, L’esame ecc. ecc. – e tradotti dal tedesco in inglese da Azadeh Medaglia, scrittrice e studiosa, calabrese d’adozione ( vedi post precedente ) .

Sotto le stelle, l'ultimo libro di Gae Sicari Ruffo. Racconti brevi, che trattano varie tematiche

L'ultima raccolta di racconti di Gaetanina Sicari Ruffo : Sotto le stelle ( Lulu.com/libri ) prende titolo dalla prima storia ed è uno spazio libero, memoriale ed inventato, per sollecitare ed introdurre risposte alle domande più insistenti del momento: il tradimento, l'ingiustizia, la pena di morte, il degrado ambientale, il futuro, la libertà, l'amore, il diritto alla conoscenza e così via.  C'è un mancato rapporto tra intelligenza umana ed energia naturale? L'autrice crede di sì ed indaga, attraverso svariate situazioni individuali, come si possa ovviare a tale grave squilibrio per recuperare trasparenza, armonia e spontaneità nei rapporti umani. Un incipit: Il percorso di Walter attraverso il quartiere che è la meta del suo viaggio è quanto mai accidentato, tra vetture che s'incrociano in tutti i sensi, urla di venditori, ragazzini che s'infilano di corsa tra la gente. La strada corre in un cunicolo in cui s'affacciano altre strette viuzze

Carta di Firenze.“Non è la via giusta punire il ‘capo’ che utilizza collaboratori sottopagati. Il collaboratore perde il lavoro, mentre i giornali si indeboliscono”. Lettera di Francesca Canino - pubblicista calabrese

Fonte  F. Abruzzo CARTA DI FIRENZE. “Non è la via giusta punire il ‘capo’ che utilizza collaboratori sottopagati. Il collaboratore perde il la... Published with Blogger-droid v1.7.4

Il Duomo di Cosenza diventerà patrimonio per la pace dell'Unesco

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Giornalisti precari ed autonomi. Carta di Firenze: dopo due giorni di lavoro nasce la bozza della nuova carta deontologica

Fonte Abruzzo (da www.odg.it) Roma, 10 ottobre 2011. La bozza della Carta di Firenze c’è. Arrivata dopo due giorni (7 e 8 ottobre) di lavori di quasi quattrocento giornalisti giunti al teatro Odeon per la manifestazione «Giornalismi e giornalisti: libera stampa liberi tutti». La due giorni, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, in collaborazione con Fnsi, Assostampa Toscana e Odg Toscana, ha visto collegati oltre 4000 utenti unici anche nella diretta streaming organizzata da Intoscana.it. Al termine della manifestazione, i giornalisti provenienti da tutta Italia hanno approvato per acclamazione la bozza della nuova carta deontologica che dovrà disciplinare forme di lealtà e collaborazione tra colleghi per porre un primo argine allo sfruttamento indiscriminato.

Combatti, compagno, combatti!

di Franco Pedatella (La nostra gloriosa bandiera) È uno dei testi più antichi, composto quando all’azione politica ed alla volontà di riscatto dei più deboli e diseredati, degli sfruttati, in qualunque dimensione geografica vivessero, accompagnavo, oltre che la mia lotta, anche, nei momenti di pausa della battaglia politica, il mio sentire e, quindi, i miei versi. L’ho ritrovato, insieme a tanti altri che cercavo, perché ricordavo di averli composti, e ad altri di cui avevo perso completamente la memoria, mettendo a posto vecchie carte e vecchi fascicoli, per dare un po’ di ordine alla sistemazione dei miei libri e del materiale didattico e culturale utilizzato nel corso della mia lunga carriera scolastica. Allora l’ardore giovanile di schierarci al fianco di quanti nel mondo si battevano per la libertà degli uomini e per l’autodeterminazione dei popoli infervorava noi giovani e ci spingeva all’impegno politico attivo per l’emancipazione dei popoli, per l’affrancamento dal colo

Giornalisti precari. L'Ordine punta sulla Carta di Firenze che prevede paghe dignitose

Da Franco Abruzzo  Gli iscritti all'Ordine con ruoli di coordinamento nelle testate non potranno utilizzare colleghi le cui condizioni lavorative prevedano compensi inadeguati o far finta di non vedere che un giornalista pensionato sia di nuovo impiegato come autonomo per fare il lavoro che faceva prima. In caso di violazione di queste regole, una volta che la Carta sarà approvata dal Consiglio nazionale dell'Ordine, scatterà l'avvio di un procedimento disciplinare...  Leggi tutti QUI

Una visita illustre alla Certosa di Serra S. Bruno

di Gaetanina Sicari Ruffo   Il 9 ottobre è la data dell'attesa visita del Papa Benedetto XVI alla Certosa delle Serre per un omaggio che il Pontefice intende rivolgere al fondatore   Bruno di Colonia, venuto in Calabria nel 1091 ed il cui culto è in vigore fin dal 1514, per autorizzazione di Leone X. Non è la prima visita d'un papa alla Certosa calabrese. Il giorno 5 ottobre 1984 ,vigilia della festa di S. Bruno, Giovanni Paolo II commemorò in questa sede   il   IX centenario della fondazione dell'Ordine certosino. Fu una cerimonia memorabile che mise in evidenza la funzione della vita contemplativa, volta alla preghiera ed alla meditazione,fuori dalle insidie del mondo. Mi piace qui ricordare inoltre, come anticipazione di una prossima auspicabile   integrazione   religiosa, la venuta del patriarca ecumenico Bartolomeo I di Costantinopoli, primate del Cristianesimo ortodosso, dal 19 al 23 marzo del 2001, che, in ricordo della sua visita, offrì in dono alla comuni

“Il ddl intercettazioni devasta l’immagine dell’Italia”. Dopo la manifestazione di ieri, a Roma, nuovo appuntamento il 12 ottobre sempre al Pantheon

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DDL intercettazioni e comma 29. Wikipedia si autosospende

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Per il Magna Graecia Teatro Festival. Una riflessione in versi di Franco Pedatella

Per il Magna Graecia Teatro Festival Calabria di Franco Pedatella Invitato dal dott. Armando Pagliaro, dirigente regionale presso l’Assessorato alla Cultura  ed ai Beni Culturali, ad assistere agli spettacoli programmati per il Magna Graecia Teatro Festival Calabria 2011 presso alcuni siti archeologici della nostra regione, ho partecipato,  per quanto mi hanno consentito le mie necessità ed i miei impegni, ad alcuni di questi spettacoli, che ho trovato interessanti e significativi per gli echi mitologici che vi si riverberavano, soprattutto per la nostra terra e la nostra storia millenaria. Allora mi sono ripromesso di dedicare a questa edizione delle manifestazioni alcune mie riflessioni in versi, perché ho ritenuto l’argomento degno di un linguaggio più sostenuto, qual è quello della poesia. Ho promesso al dott. Pagliaro che gli avrei fatto avere il testo per ringraziarlo della cortesia dell’invito e per pregarlo di farlo avere agli uffici dell’On.le Assessorato e all’Assesso

Addio Compagno Partigiano Luigi Gandolfo "Garibaldi"

Il Compagno Partigiano Luigi Gandolfo Mezzanego (Ge) 13.06.1925 - Genova 3.10.2011 GENOVA – Luigi Gandolfo, il partigiano “Garibaldi”, è venuto a mancare nella sua Genova. Un malore, lo scorso lunedì mattina, ed il cuore di quel combattente che ha lottato per gli ideali partigiani, si è fermato. Aveva 86 primavere sulle spalle, era nato in un paesino vicino il capoluogo ligure, a Mezzanego nel giugno del 1925. Gandolfo aveva sposato una signora di Aiello, e dagli anni ’50, ininterrottamente, almeno sino a pochi anni fa, è sempre venuto in Calabria a passare le ferie estive. Amava la cittadina tirrenica, e amava parlare, soprattutto con i giovani, di quei principi e valori di giustizia, libertà, solidarietà, che lo avevano spinto ad andare sui monti per combattere il nazifascismo. Tante volte ci ha raccontato gli episodi salienti di quella attività nei boschi. Sui monti di Cichero, nell’entroterra genovese, c’era andato proprio tra settembre ed ottobre. Era il ’43, era appena

Giornalisti. In piazza contro lo sfruttamento il 7 e l'8 ottobre a Firenze

Iacopino: "Stileremo una CARTA deontologica”.  Malinconico: "Bisogna spezzare questa poco nobile sinergia tra alcuni editori disinvolti e la catena di comando di giornali e agenzie, perchè è impossibile che i direttori non sappiano che un pezzo viene pagato 2-3 euro”. Leggi tutto su Franco Abruzzo

Di nuovo in piazza per dire “No” alla legge bavaglio. Ad organizzare il presidio, il 5 ottobre in Piazza del Pantheon, il Comitato per il diritto all’informazione

Fonte Giornalisti Calabria ROMA – Dopodomani, mercoledì 5 ottobre, dalle 17 alle 19, nuovo presidio in Piazza del Pantheon, a Roma, contro il ddl intercettazioni – che proprio quel giorno andrà in discussione in aula alla Camera – organizzato dal “Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo”. “Sarà l’occasione – spiega il Comitato – per dire un nuovo ‘No’ al reiterato tentativo del governo di imbavagliare l’informazione con una legge sulle intercettazioni: ‘No’ al bavaglio. Ci eravamo presi l’impegno a riconvocarci in Piazza del Pantheon quando la legge fosse andata in aula, per riaffermare la volontà di sconfiggere questo disegno scellerato contro il diritto dell’opinione pubblica ad essere correttamente informata e contro la volontà di insabbiare i meccanismi della giustizia. Poi, se costretti dalla protervia del governo, – incalza il Comitato – continueremo una mobilitazione nelle tante altre piazze d’Italia, fino ad una manifestazione na

Dimenticati di Stato. Il sergente Luca Longo presto in Patria. Intanto il Consiglio dei Ministri gli ha conferito la medaglia d'onore per gli internati nei lager

T ra le migliaia di soldati morti, che erano partiti per l’ultima guerra e che non sono mai ritornati, ci sono tantissimi nostri conterranei che ancora aspettano di essere rimpatriati da qualche cimitero di guerra lontano. Ne abbiamo letto i nominativi negli elenchi dei “Dimenticati di Stato” curati dal blogger Roberto Zamboni ( http://dimenticatidistato. altervista.org ) di cui ci siamo occupati tempo addietro. Un elenco lungo, e spesso le famiglie, oramai dopo decenni di oblio, hanno perso la speranza di poterne riavere le spoglie. A volte, però, basta la determinazione e l’affetto di un familiare per ritrovarli. È il caso di Alessandra Ianni, di Campora San Giovanni (Amantea, Cs), che per caso ha rintracciato lo zio Luca Longo. «Mentre facevo delle ricerche per i miei studi sui monumenti celebrativi in Calabria, qualche tempo fa, mi sono imbattuta nella banca dati del ministero della difesa, dove è possibile cercare notizie sulle sepolture dei nostri caduti. Così, non ho esita