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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

La vocazione del Sud

Parte terza di Carmelina Sicari Ora che si ĆØ consumata l'ennesima offesa al popolo meridionale, quella di essere la matrice, l'origine del male che ha infettato l'Italia intera, ora forse ĆØ possibile una piĆ¹ seria riflessione sul suo ruolo e sulla sua identitĆ . Il sud ĆØ apparso sempre o almeno ĆØ stato presentato come un problema dalla formazione dell'unitĆ  di Italia in poi. La storia non si fa con i se, ma se Garibaldi fosse riuscito nell'intento di unire l'Italia a partire dal Sud, certo tutto sarebbe stato diverso. Il celebre obbedisco di Garibaldi ha marcato la linea di confine e quella di un'ombra perenne. Zitara ha intitolato un suo celebre saggio Nascita di una colonia, riferendosi al Sud appunto e Nino Bixio intese ratificare questo giudizio con una feroce repressione dei cosiddetti briganti, i ribelli che non intendevano in alcun modo integrarsi in uno stato piemontizzato, subire la coscrizione, allontanarsi dai campi, lasciar morire di fam

Messina ricorda #MariaLuisaSpaziani

Commemorata oggi, venerdƬ 30 gennaio, nell'UniversitĆ  di Messina, la poetessa Maria Luisa Spaziani scomparsa il 30 giugno del 2014. di Gaetanina Sicari Ruffo Grande evento culturale oggi a Messina, per la commemorazione della poetessa M. L. Spaziani, nonchĆØ professoressa di Lingua e Letteratura francese, per tanti anni, docente nell'Ateneo della cittĆ . Nata a Torino nel '23 e scomparsa nel 2014, fu un'intellettuale con il dono della poesia oltre ad essere esperta e docente di Letteratura francese. Diede il suo valido contributo in questo campo anche con saggi importanti su Proust ed il teatro dal Seicento fino al Novecento. FrequentĆ² i piĆ¹ conosciuti circoli letterari e fu amica di Eugenio Montale e moglie di ElĆ©mire Zola. Numerose le sue raccolte di poesia di cui l'ultima: L'occhio del Ciclone. Messina oggi la ricorda solennemente con l'intervento speciale di Carla Fracci cui la poetessa torinese aveva dedicato una sua poesia. E con intervent

Celebrazione virtuale del Centenario di #CostantinoArlƬa #filologo per passione all'#AccademiadellaCrusca #AielloCalabro 23.08.1828 - #Firenze 18.02.1915

L'Evento celebrativo virtuale su Google Plus e su Facebook  per il 18 febbraio 2015. Qui di seguito, un articolo dello scorso anno. Qui di seguito, alcune voci riguardanti il giornalismo, tratte dal Lessico dell'infima e corrotta italianitĆ  di Costantino ArlƬa e Pietro Fantani,  Carrara editore (terza edizione), Milano 1890.

#GiornatadellaMemoria2015. All'Archivio di Stato di Cosenza presentazione del libro Il Kaddish a Ferramonti, e due mostre sulle persecuzioni razziali

In occasione della Giornata della Memoria, il 26 gennaio 2015 alle ore 10.00, nella Sala Convegni dell’Archivio di Stato di Cosenza, in collaborazione col Centro internazionale di studi giudaici di Roma, sarĆ  presentato il volume “ Il Kaddish a Ferramonti. Le anime ritrovate ”, di E. Tromba-S.N.Sinicropi-A. Sorrenti. Il libro si basa sulla raccolta del materiale documentario inerente l’internamento degli ebrei stranieri nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia (CS), conservato anche presso l’Archivio di Stato di Cosenza. SarĆ  inoltre allestita, a cura dell’Archivio di Stato, una mostra di fonti documentarie dal titolo “ Gli ebrei in provincia di Cosenza dopo le leggi razziali ”, che sarĆ  visitabile dal 26-01-2015 al 06-02- 2015 in  orario d’ufficio. Relatori: Margherita Martelli, Archivio Centrale dello Stato; Roberto Zanovello, Presidente CUS Padova; Mario Rende, UniversitĆ  degli Studi di Perugia.  Dal 27 gennaio e fino al 6 febbraio sarĆ  esposta anche, in r

Sull'attentato di Parigi

GaetaninaSicari Ruffo Nei giorni scorsi un drammatico attacco ĆØ avvenuto a Parigi nella redazione di Charlie Hebdo. Siamo stati, tutti noi occidentali, in ansia e mesti per la morte dei giornalisti e delle altre persone prese in ostaggio dai jiadisti musulmani. Abbiamo alla fine trovato la determinazione di affermare i valori dell'illuminismo francese che ci ha educati e convinti della bontĆ  della libertĆ  di parola, pensiero ed azione e della nostra scelta d'una giustizia sociale che sia eguale per tutti: donne, uomini, bambini. Molti errori sono stati compiuti in passato piĆ¹ per debolezza che per calcolo, ma non possiamo accettare che si trapianti qui da noi la sudditanza della politica alla religione, la schiavitĆ¹ o la cancellazione delle donne, l'educazione dei piccoli alla violenza, la copertura di misfatti che i video hanno da tempo evidenziato, compiuti dai tagliatori di teste. Respingiamo tutto ciĆ² e rinnoviamo  i nostri valori di uguaglianza, libertĆ  e giusti

Unificazione o separazione

Parte seconda di Carmelina Sicari Il discorso dell'unificazione o della separazione del sud merita un'aggiunta che da piĆ¹ parti mi viene richiesta. Non la semplice riflessione, ovvia in certo senso, che se l'unificazione fosse partita dal Sud, tutto sarebbe stato diverso. La storia non si fa con i se. Ma la consapevolezza che la questione meridionale possa esser letta in modo diverso. Eppure a questa storia invertita con al centro un'unificazione partita dal sud, non pochi hanno creduto: innanzitutto dicevamo i Normanni. Che strano: uomini, combattenti del Nord Europa che intendono ricostruire un regno partendo dal Sud. I Normanni si sentivano eredi dei carolingi non solo nella vocazione guerriera quanto proprio nell'intenzione unitaria del territorio. Non ĆØ un caso che proprio al Sud sorge in modo singolare l'epopea parallela a quella carolingia delle Canzoni di gesta, la Canzone d'Aspromonte, in cui la montagna diviene il fronte a Sud dell'Euro

Je suis Charlie. Una riflessione di Carmelina Sicari

di Carmelina Sicari Quella volta che Italo FalcomatĆ  mi salvĆ² dalla fatwa che pendeva sul capo dello scrittore Ruschdie, puĆ² essere un commento, accorato, al terribile misfatto di Parigi.  Esso ĆØ un misfatto di sangue e di ideali.  Ma dunque sempre sul confine della libertĆ  di espressione, mi ero riproposta di parlare di Ruschdie, per i cui V ersetti s atanici, era stata lanciata una terribile fatwa. Lo feci, un po' contando sulla perifericitĆ  della mia condizione, devo confessare, ad un'emittente locale, presso cui mi ostinavo a parlare di libri. Ho avuto sempre una passione per gli eretici, libri o idee che siano, tanto che anni dopo, ritentai l'impresa leggendo a tappe, G omorra dato che anche Saviano era stato colpito da un'altra fatwa. Non avevo finito di registrare che ecco squilla il telefono ed una voce minacciosa chiede di me. Il tecnico, sempre lo stesso in anni di collaborazione, poverino, che mi aveva saggiamente ammonito che tanto di libri nessun