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Visualizzazione dei post con l'etichetta TEMESA

Camminando tra natura e storia, sulle tracce del passato

Album fotografico (100 scatti) Escursione del gruppo " Jamu a Caminare 2015 " del 27 settembre 2015 - Tappa Passamorrone - Varbàra; distanza (A/R) 7,63 km -  tempo in movimento 3:09:34 - altitudine min. 377 - max 631 Link alla mappa QUI Vedi post precedente sull'argomento Tra natura e storia. "Jamu a caminare", escursioni tra amici 2015

Temesa. Altri siti archeologici nel territorio di Serra D'Aiello (Cs)

SERRA D’AIELLO – È una zona archeologicamente ricca, quella che comprende i territori di Serra D’Aiello e dintorni. Il suolo che si calpesta può nascondere tesori del passato, che a volte vengono alla luce. D’altronde, le recenti campagne scavi, in particolar modo a Serra e Campora San Giovanni di Amantea, dove sono state rinvenute necropoli di grande interesse scientifico, ci hanno restituito rilevanti vestigia di quella che gli studiosi hanno individuato essere l’antica Temesa. Quella Temesa, con i suoi reperti, parte dei quali restaurati ed esposti nell’Antiquarium di Serra D’Aiello; con i suoi resti di un antico abitato sulla collinetta di Cozzo Piano Grande, sede del Parco archeologico. Ora, da qualche giorno, c’è un nuovo sito “attenzionato” nei pressi dell’Olivo. È del 21 marzo scorso, l’ordinanza del comune di Serra d’Aiello, a firma del vice sindaco Fabio Innocenti, che ordina «la sospensione in forma cautelativa» di alcuni lavori di piantumazione in un fondo agricolo in

Archeologia. La saga degli Ausoni, Lipari e Temesa

di Salvatore Perri (Gruppo Archeologico Alybas - Serra D'Aiello) Un mio lontano parente emigrato in America diceva che la terra dove ognuno di noi nasce rimarrà per sempre attaccata sotto la pianta dei piedi e, per quanto mi riguarda, credo che ha avuto perfettamente ragione. Da piccolo non badi più di tanto a cose di una certa importanza: si bada al gioco, insomma, a cose magari più attinenti a quella età. Da giovani ancora peggio, si cazzeggia e si pensa a cose e questioni intimamente personali. Ma tutto questo ha poco importanza. È da grande e con la maturità che si cominciano ad apprezzare le cose belle del territorio e tutto quello che esso possiede, il mare, le montagne, insomma tutto, compreso il più piccolo filo di erba accarezzato da quell’alito di vento che la mitologia chiama Eolo. Ora, parlando di Eolo e delle Isole Eolie è impossibile scinderlo da una leggenda arrivata fino noi dagli storici antichi e ripre

Cosenza Preziosa. Arte orafa in mostra dal 21 dicembre al 30 gennaio. Sarà in esposizione anche il Pendente aureo di Temesa

Itinerari di studio. La Valle del Savuto e S. Lucerna, tra storia, cultura e leggenda

AUDIO su Box.net Intervento Trumper (Toponimi) Intervento Givigliano (Reggio Capuam)  Intervento Cinzia Ossequio (Temesa) Intervento Osso (misteriosi insediamenti di S. Lucerna) Intervento Saccomanno (storie e leggende di Grimaldo) Intervento Chiatto (presenze ecclesiali a S. Lucerna) Intervento Vecchione (il parco marino montano) AUDIO INTEGRALE (BY FRANCESCO SACCOMANNO) Aggiornamento 9.12.2012 Audio convegno  prima parte Audio convegno  seconda parte Audio convegno  terza parte AGGIORNAMENTO 22.12.2012 Quei pulcini d'oro di #SantaLucerna Da Il Quotidiano della Calabria del 22.12.2012

Archeologia. Il pendente aureo di Temesa, il più antico gioiello in oro calabrese, sarà esposto a Cosenza

Il pendente aureo, trovato nella Tomba 14 della necropoli di Temesa - a Serra D'Aiello (Cs) - sarà esposto alla Mostra sulle Oreficerie che si terrà prossimamente (probabilmente dal 20 dicembre al 20 febbraio 2013) al Museo di Arti e Mestieri di Cosenza . Si tratta - come ha riferito il presidente del gruppo Alybas, Francesco Froio - del più antico (inizi dell'VIII sec. a. C.) gioiello in oro della Calabria. Per info: Gruppo Archeologico Alybas Serra D'Aiello O per maggiori dettagli su Temesa utilizzare la casella ricerca del Blog e digitare "Temesa", selezionando la voce I Blog del Tillesino .

Giornate Europee del Patrimonio 2010. Appuntamento domenica 26 settembre a Serra D’Aiello (Cs) per i tesori di Temesa

SERRA D'AIELLO (Cs) - Tra gli eventi previsti per le Giornate Europee del Patrimonio, edizione 2010, ideate nel 1991 dal Consiglio d'Europa, ci sarà - per quanto riguarda il comprensorio del basso Tirreno cosentino - anche un appuntamento di indubbio interesse culturale che avrà luogo a Serra D'Aiello (Cs). La giornata di domenica 26, dedicata alla antica città di Temesa, è organizzata dalla Provincia di Cosenza, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, il Comune di Serra ed il Gruppo archeologico Alybas. Il programma prevede, come ci ha anticipato l'ing. Francesco Froio, presidente di Alybas, una visita guidata, in mattinata, nel centro storico di Serra delle chiese e dell'Antiquarium, e del Parco Archeologico. Non si terrà, come inizialmente annunciato, la mostra dei reperti provenienti dal tempio di Imbelli. L'esposizione dei reperti, già restaurati e a disposizione del gruppo Alybas, avverrà invece nei pross

Amantea incontra Temesa. Martedì 15 dicembre saranno presentati due volumi sull'argomento

Fonte: Amantea.Net Amantea incontra la antichissima e notissima Temesa. Temesa quella Ausone, omerica, greca, romana. Tante Temesa, tutte avvolte nel mistero. Un mistero che la paziente ricerca di storici ed archeologi sta man mano dissolvendo. E domani sarà una altra occasione, forse la più preziosa. L’occasione sarà offerta dal convegno di presentazione dei due volumi: “Dall’Oliva al Savuto. Studi e ricerche sul territorio della antica Temesa”, a cura di Gioacchino Francesco La Torre, e “Il parco archeologico di Cozzo Piano Grande di Serra di Aiello, a cura di Rossella Agostino e Fabrizio Mollo. L’incontro si terrà nei saloni del Mediterraneo Palace Hotel con inizio alle ore 17.30. Tra gli altri saranno presenti l’archeologo Pietro Giovanni Guzzo, già Soprintendente di Napoli e Pompei ed il prof Gianfranco Maddoli, professore di storia Greca dell’Università di Perugia. Mentore il Prof. Gioacchino Francesco La Torre Professore docente di Archeologia Classica nell’Università di Mes

Cozzo Piano Grande aperto al pubblico. Secondo tassello, dopo l'Antiquarium, dell'offerta archeologica serrese

SERRA D'AIELLO (CS), 31 agosto '09 – Su Cozzo Piano Grande, dove sono visibili le vestigia di un abitato del IV secolo a.C., si respira entusiasmo per il secondo importante tassello che congiuntamente ed ognuno per il proprio ruolo, il gruppo Alybas, il comune di Serra, la Soprintendenza archeologica per la Calabria e, la regione Calabria e la Comunità Europea per le risorse erogate, hanno aggiunto alla buona politica di valorizzazione archeologica, culturale e turistica dell'area di Temesa, mitica città menzionata dell'Odissea e ricordata nella Geografia di Strabone. Domenica sera, all'imbrunire, sul pianoro c'erano tanti "Temesani", soprattutto serresi, ma anche dei paesi vicini, per assistere all'inaugurazione del parco di Cozzo Piano Grande, uno dei tre siti assieme a Cozzo Carmineantonio e Chiane, dove nel corso del tempo sono stati riportati alla luce necropoli e corredi funerari di notevole interesse scientifico. La soddisfazione

Parco archeologico di Cozzo Piano Grande (Serra D'Aiello, Cs). Domenica 30 agosto l'inaugurazione

SERRA D'AIELLO – Secondo taglio di nastro per la piccola cittadina di Serra D'Aiello. Dopo l'apertura, lo scorso 25 luglio, di una nuova ala dell'Antiquarium archeologico, domenica 30 agosto toccherà al Parco di Cozzo Piano Grande, una area estesa per circa 3 ettari a 380 metri slm, che presenta - assieme agli altri siti serresi di Chiane e Cozzo Carminenatonio – interessanti e numerose testimonianze di quella mitica città cantata da Omero conosciuta come Temesa. Abbiamo avuto l'opportunità - grazie ad Alybas, l'apprezzata associazione presieduta dall'ingegnere Francesco Froio, che ha in gestione il Parco e l'Antiquarium - di ammirare in anteprima questo luogo magico denso di storia. Cozzo Piano Grande, posto tra Imbelli ad ovest e Chiane ad est, e tra i fiumi Olivo e Ribes a Nord e Sud, a circa 3000 metri di distanza dalla linea di costa, gode di una particolare posizione panoramica da cui esercitare il controllo di una lunga fasci

Studenti dell’università di Messina alla ricerca di Temesa

Fonte: Il Quotidiano della Calabria 10 giugno 2008, pag. 30 (di Salvatore Muoio) SERRA D'AIELLO - Quando si sale lassù, sull’altipiano di cozzo Piano Grande (nella foto), si percepisce in tutta evidenza la saggezza di chi è venuto prima di noi. Quello che si apre alla vista del visitatore è lo spettacolo meraviglioso del mar Tirreno, tempestato centralmente all’orizzonte dalle sagome delle Eolie e di Stromboli in particolare. Quando il cielo è terso, il vulcano sembra davvero ad un tiro di schioppo dal litorale camporese. A sinistra tutto il golfo di Sant’Eufemia, ma l’occhio riesce ad arrivare benissimo fino al viadotto dell’Angitola e alla rocca di Pizzo Calabro. A valle del promontorio, appunto, Campora San Giovanni, distesa sul grande pianoro che da Corica arriva fino al confine catanzarese di Nocera Terinese ed oltre. Poco più in la, Pian della Tirena, se vogliamo il colle gemello. Da qui tutto è chiarissimo. Temesa, l’antica città mineraria cantata da Omero, ricca e con

Temesa, co-protagonista di un convegno all’Unical

RENDE - Le emergenze archeologiche di Serra Aiello hanno avuto una vetrina d’eccezione durante un convegno di studi organizzato dalla prof.ssa Giovanna De Sensi Sestito e tenutosi all’Unical in data 11 e 12 giugno. L’importante rendez-vouz culturale, a cui hanno partecipato tanti studiosi provenienti da tutta Italia, ha fotografato l’attuale situazione archeologica calabrese, puntando l’attenzione sui popoli degli Enotri e dei Brettii. In tale contesto, il Tirreno cosentino (ed in particolare l’area di Serra Aiello e Campora San Giovanni), è stato oggetto di alcune relazioni di Marco Pacciarelli, docente alla Federico II di Napoli che nel 2003 aveva guidato la ricognizione nel territorio di Serra, il quale ha parlato della Calabria tirrenica nella Protostoria; di Luigi La Rocca, già funzionario di zona della Soprintendenza che aveva diretto gli scavi della Necropoli di Chiane di cui ha illustrato nel dettaglio i risultati scientifici; Gioacchino Francesco La Torre che ha relazionato s

L'Antiquarium Archeologico di Serra D'Aiello (Cs) è una realtà

SERRA D’AIELLO – L’Antiquarium di Serra Aiello, aperto il 30 maggio scorso, finalmente, è una realtà di cui essere orgogliosi. Un passo importante verso la conoscenza e la divulgazione di quel patrimonio archeologico venuto alla luce, in particolare, durante le recenti campagne scavi. È certamente un esempio virtuoso che ogni piccolo o grande centro della nostra Calabria deve seguire. L’inaugurazione del piccolo ma molto interessante museo comunale di Serra, questo paesino sinora conosciuto più per la vicenda del Papa Giovanni che per altro, è preceduta da una breve cerimonia di saluti e dalla presentazione del catalogo della mostra. Al tavolo dei relatori, mancano per impegni sopravvenuti, gli annunciati Stefania Covello, assessore alla Cultura della provincia di Cosenza, l’assessore regionale Sandro Principe ed il Soprintendente Guzzo. Ma non mancano il sindaco Cuglietta, emozionato ed orgoglioso di questa tappa importante della sua Amministrazione; Franco Froio, presidente del gru

Il 30 maggio apre l’Antiquarium di Serra d’Aiello. Ricominciati i lavori al Parco archeologico di Cozzo Piano Grande

SERRA D’AIELLO – La Principessa di Temesa è la protagonista principale dell’Antiquarium archeologico che sarà inaugurato nel pomeriggio di mercoledì 30 maggio. Ben quattro le teche che sfoggiano il suo corredo funerario ritrovato durante gli scavi nella tomba numero 6. Una delle 26 sepolture a fossa semplice o segnate da cordoli in ciottoli di fiume, riconducibili al periodo tra la fine del IX sec. e gli inizi del VII sec. a.C., scoperte in località Chiane durante le campagne scavi del 2004 e 2005, ed eseguite dal gruppo archeologico Alybas e dalla Sovrintendenza archeologica della Calabria. Centinaia e centinaia i reperti che erano stati rinvenuti nella Necropoli dell'età del Ferro proprio nel centro abitato del paese, e testimonianza di quella mitica Temesa, la città cantata da Omero, che oramai dopo i continui ritrovamenti può essere individuata tra la foce dei fiumi Savuto e Oliva, ed in particolare nei territori di Campora e Serra. Ora, tutti quei reperti, oggetti di armament