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Lo strano caso di Cappuccetto rosso

di Carmelina Sicari Sembra che Cappuccetto rosso sia caduta in grave sospetto tanto che ilministro dell'Istruzione francese ha deciso di espungerla dai libri di lettura alle elementari perché gravemente diseducativa. La malattia da cui sarebbe affetta è nientemeno che il sessismo. Chi può infatti negare che Cappuccetto rosso sia una metafora dell'iniziazione sessuale sulla scia dell'interpretazione di Bruno Bettelheim? Nel classico ormai Il mondo incantat o apparso nel 2001 presso Feltrinelli, il critico leggeva così la fiaba crudele di Cappuccetto rosso in cui la vittima predestinata finisce ingoiata dal lupo cattivo che d'altra parte, ha già banchettato con la nonna e ne ha prese le sembianze per ingannare la sprovveduta ed ingenua Cappuccetto. Certo che prima ancora del gran rifiuto del ministro francese, la fiaba ha subito da Perrault (1628-1703) in poi molte metamorfosi.  Nei fratelli Grimm ad esempio. Qui la variante dice che la bambina arriva dalla no

Il re è vestito. Ancora una riflessione sulla scuola

Carmelina Sicari Troppo vestito, direi. A giudicare dal numero di interventi, dal processo di rinnovamento totale proposto e promesso, dall'ira che ha suscitato nel mondo della scuola sì da promuovere una manifestazione corale di dissenso, il re, ossia il potere ha indossato troppi vestiti, ma di carta che subito sono stati stracciati e rovinati sì da farlo apparire di nuovo nudo. Nella fiaba dei vestiti nuovi dell'imperatore un bimbo vede e denuncia la sua nudità. Qui tutto un popolo e vox populi... Ma al di là della metafora alcune riflessioni serie. Innanzitutto il fatto che la riforma della scuola presuppone una filosofia ed una pedagogia, cioè non può nascere dal nulla perchè altrimenti al nulla ritorna. Sul Messaggero del 6 maggio è apparso un intervento a cura di Giuliano Da Empoli, un economista che appartiene ad un'illustre famiglia di economisti tradizionalmente riformisti. Nell'articolo si esaltano le riforme. Ma c'è un equivoco. Di riforme il re

Ecco perché lo Sciopero della Scuola

di Franco Pedatella 5 maggio 2015 Il Ministro dell'Istruzione, che una volta era giustamente ed opportunamente Ministro della Pubblica Istruzione, non conosce la scuola e non conosce la storia. Non sa, per esempio, che quando una volta alla fine dell'anno scolastico c'era la "qualifica degli insegnanti", cioè la valutazione che il Direttore Didattico, nella scuola elementare, oggi "primaria”, attribuiva ai suoi insegnanti, davanti casa sua c'era una lunga fila di insegnanti con in mano "costosi" regali in attesa di entrare per ricevere la sospirata "qualifica"di “ottimo”. Certamente la Legge non prevedeva né permetteva simile pratica, ma era così. Ed era così, perché siamo uomini ed, in quanto uomini, sbagliamo e siamo "peccatori". E quei direttori didattici, nonostante le loro debolezze, ambizioni eccetera, anche per l'indirizzo degli studi specifici seguito, erano intellettualmente, a parte le dovute eccezioni, fi

La buona scuola

di Carmelina Sicari Ci sono innumerevoli manifestazioni contro la buona scuola, quella proposta per intenderci con la riforma ultima. Per il ministro l'idea di una buona scuola sembra coincidere con lo snellimento burocratico, con la ristrutturazione dell'edilizia, con una serie di fattori per così dire materiali. Non è un caso che ad un'intervista recente rispondevo pessimisticamente che sull'efficacia della mia attività come dirigente scolastico, ero pronta a dichiararla fallimentare. E come me tanti altri. Ma a rifletterci non è così. I ricordi di scuola ci dicono altro. Il giovane folgorato dall'Operetta leopardiana del dialogo della natura e di un islandese: Si aspettava il bonismo, il lieto fine, l'ipocrisia di un moralismo scontato ed invece il finale dell'operetta leopardiana con l'islandese che dopo averla cercata invano, incontra finalmente la natura, è strepitoso. Lui cerca la felicità, le chiede conto di questo e mentre parla u

Suona la campanella. Inizia la scuola per figli e genitori.

Oggi è iniziata la Scuola, una nuova avventura per figli, e per noi genitori.  Qui di seguito, vogliamo condividere con i Navilettori del Blog il pezzo di Roberto Grandinetti , pubblicato su Il Quotidiano della Calabria , in cui ci siamo visti e riconosciuti... A tutti gli scolari, grandi e piccini, il nostro in bocca al lupo. Il Quotidiano del 17.09.2012 - Cronaca di Cosenza