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Visualizzazione dei post con l'etichetta LA GRANDE GUERRA

La #GrandeGuerra. Cartoline dal fronte, una mostra all'Archivio di Stato di Cosenza dal 29 novembre

A conclusione delle celebrazioni del centenario della I Guerra mondiale, l’Archivio di Stato di Cosenza ha voluto ricordare ancora una volta il terribile conflitto con una esposizione di cartoline dal fronte. Una narrazione diretta di sentimenti, lacrime e speranze racchiusi in poche e toccanti righe, scritte da soldati incerti del loro destino. La mostra sarà visitabile dal 29 novembre 2018 al 5 gennaio 2019 in orario d’ufficio.

La Grande Guerra. On line il più grande archivio digitale di testi del conflitto mondiale

Il progetto finanziato dalla Presidenza Consiglio dei Ministri è stato realizzato dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto di Linguistica Computazionale CNR, l’Università di Siena e l’Accademia della Crusca. E’ la parola pace piuttosto che vittoria a ricorrere di più nei diari e nelle lettere dei militari della Grande Guerra. E gli aggettivi che ricorrono maggiormente per descrivere i soldati sono povero, buono o stanco, mentre solo in secondo piano compaiono attributi come valoroso o prode. E’ dunque una retorica antieroica quella che si ritrova nelle parole dei soldati, tant’è che come grande assente c’è il verbo uccidere: i soldati muoiono, ma non uccidono.

Una mostra sulla Grande Guerra. Incontri, presentazioni di libri, proiezioni di film. L'inaugurazione il 20 ottobre alla Biblioteca Nazionale di Cosenza

La Biblioteca Nazionale di Cosenza in occasione del centenario della fine della 1a Guerra Mondiale (1914-1918), in collaborazione con varie associazioni, ha organizzato una mostra bibliografica e documentaria, incontri, presentazione film, concerto di musica. La rassegna si apre con l’inaugurazione della mostra “La Grande Guerra": 1914-1918, il 20 ottobre 2018 alle ore 10,00.

Il Centenario della Prima Guerra Mondiale e la storia dell'eroica Brigata Catanzaro. Il 24 agosto, un incontro ad Aiello a cura dell'Icsaic

Centenario della #GrandeGuerra. La storia del maggiore #GiuseppeBelmonte morto sul #Sabotino, il 2 novembre 1915, nella terza battaglia dell’Isonzo

Il maggiore G. Belmonte Il monte Sabotino non è una cima molto alta, è poco più di 6oo metri. Sulla sua cresta passa il confine attuale tra Italia e Slovenia, mentre a valle scorre il fiume Isonzo e poco più in là si estende la città di Gorizia. Nel corso della Grande Guerra , è stato un campo di battaglia sul quale hanno perso la vita tanti italiani e austro-ungarici. Ora è meta di escursionisti, di appassionati di storia e di trincee militari, dichiarato nel 1922 monumento nazionale italiano e sede di un parco transfrontaliero della Pace. Nella terza battaglia dell'Isonzo , il primo e due novembre 1915, i due reggimenti della Brigata Marche muovono all'assalto del Sabotino (che sarà conquistato solo nella sesta battaglia dell’Isonzo il 6 agosto 1916 dalla seconda Armata), ma dall'altra parte del fronte il fuoco nemico è micidiale. Sul campo, secondo i dati che riporta una scheda relativa alla Brigata Marche, resteranno più di 200 morti, 14 ufficiali e oltre 11

#GrandeGuerra. Il #16luglio1917 venivano fucilati 16 fanti della #BrigataCatanzaro. Il ricordo dell'#Icsaic

L'anniversario di Caporetto

Il Sacrario militare di Redipuglia di Carmelina Sicari – direttrice di Calabria Sconosciuta Ho vissuto all'ombra di Caporetto. Una vera tragedia perché mia madre che era rimasta orfana prima ancora di nascere, aveva un padre che era morto poco prima di Caporetto in una delle battaglie del Carso, di cui l'ultima fu appunto Caporetto nel '17 . Data fatale dunque questa di un centenario che non si dovrebbe commemorare tanto infausta è la memoria. Caporetto è per antonomasia non una sconfitta ma la sconfitta. Il Piave piange nella omonima canzone. Le immagini dei soldati stracciati, frustrati, umiliati che si disperdono dopo la battaglia attanagliano i cuori. La tragedia rimase e fu protagonista nella mia infanzia. Mia madre probabilmente non sapeva che le battaglie del Carso, in una delle quali suo padre era stato polverizzato alla lettera, avevano come obiettivo la liberazione di Gorizia.

Il Piave mormorò: Fuoco sulla Brigata Catanzaro. Un racconto sulla #GrandeGuerra di Mario Aloe

"Il tenente Speranza, era come loro un uomo del sud, come loro parlava la lingua delle madri e voleva anche lui ritornare ad insegnare nella sua Cosenza. Al liceo Telesio lo aspettavano le declinazioni di latino e greco. La notte avanzava e agli spari dei fucili adesso erano mischiati scariche di mitragliatrici".   La Guerra Dei Poveri Alcuni link che trattano dell'ammutinamento della Brigata Catanzaro e la sua decimazione. http://www.cimeetrincee.it/catanzaro.htm http://www.grandeguerra.ccm.it/scheda_archivio.php?goto_id=1249 http://espresso.repubblica.it/grandeguerra/index.php?page=estratto&id=655