N on è semplice avere indicazioni precise su prestazioni sanitarie non canoniche, alternative, non contemplate dal Servizio Sanitario nazionale. Da tempo, unitamente agli ambientalisti calabresi che chiedono le bonifiche dei terreni inquinati, ed uno screening generale sulla popolazione, molti residenti delle diverse zone della nostra amata e martoriata Calabria, che vivono quotidianamente nella preoccupazione di possibili effetti negativi sulla salute, sarebbero interessati a sottoporsi ad esami diagnostici – nella fattispecie, il test del mineralogramma - per verificare, se e quanto siano stati “contaminati” da metalli pesanti (per esempio, piombo, cromo, mercurio, arsenico, ecc., tra quelli più pericolosi), presenti nell’ambiente circostante e/o nella dieta alimentare. Metalli altamente nocivi, responsabili, come concause, nell’insorgenza di molte malattie, anche oncologiche. Ma, come detto, non è, il mineralogramma, una prestazione a carico della Sanità pubblica. E sono pochissi...