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Visualizzazione dei post con l'etichetta STORIA DELLA LINGUA

Parole di giornalismo in Costantino Arlìa

Qui di seguito, alcune parole del gergo giornalistico, quali "reportage", "reporter", "resocontista" e "canard", l'odierna "fake news", tratte dal dizionario de L'infima e corrotta italianità di Pietro Fanfani e Costantino Arlìa , linguista e accademico della Crusca, di origine calabrese. Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere.

La Grande Guerra. On line il più grande archivio digitale di testi del conflitto mondiale

Il progetto finanziato dalla Presidenza Consiglio dei Ministri è stato realizzato dall’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto di Linguistica Computazionale CNR, l’Università di Siena e l’Accademia della Crusca. E’ la parola pace piuttosto che vittoria a ricorrere di più nei diari e nelle lettere dei militari della Grande Guerra. E gli aggettivi che ricorrono maggiormente per descrivere i soldati sono povero, buono o stanco, mentre solo in secondo piano compaiono attributi come valoroso o prode. E’ dunque una retorica antieroica quella che si ritrova nelle parole dei soldati, tant’è che come grande assente c’è il verbo uccidere: i soldati muoiono, ma non uccidono.

#LibriRicevuti Dizionario dei cognomi italiani di origine araba di G. Staccioli e M. Cassar

( Dalla quarta di copertina ) L'insieme dei cognomi italiani non contiene esclusivamente cognomi di origine italiana, ma anche cognomi di altre provenienze in particolare germanica, francese, spagnola, slava, albanese e perfino araba. Questi apporti sono dovuti all'occupazione o alla temporanea dominazione o al passaggio di popoli oppure alla accoglienza concessa su territori della penisola per es. alle popolazioni albanesi, etc. Per quanto riguarda gli arabi, essi hanno occupato e governato la Sicilia per più di due secoli dall'827 al 1091, anno in cui furono spodestati dai normanni. La società multietnica creata dai vincitori non ebbe successo e la frazione araba, ridotta in servitù, dopo vari tentativi di rivolta, fu mandata in esilio in Puglia, a Lucera, e infine dispersa nel 1300 con la loro vendita come schiavi.

Storico accordo tra la casa editrice UTET Grandi Opere e l’Accademia della Crusca. Sul web il “monumentale” dizionario della lingua italiana fondato da Salvatore Battaglia

Il 12 settembre 2017, alle ore 12, presso l’Accademia della Crusca, Firenze, Villa medicea di Castello, sarà firmato uno storico accordo che consentirà la consultazione gratuita via web di un’opera lessicografica monumentale e di fondamentale importanza per lo studio e la conoscenza della lingua italiana: il Grande Dizionario della Lingua Italiana UTET, noto agli studiosi di tutto il mondo come dizionario “Battaglia”, dal nome del suo fondatore. UTET Grandi Opere, rinunciando a qualsiasi genere di compenso, si mostra sensibile, come è suo costume, alle esigenze della cultura della nazione, e si mette al servizio di un grande progetto che dunque potrà contare sulle forze unite di un’azienda editoriale privata (oggi parte del gruppo Cose Belle d’Italia) e di un’istituzione statale nota per il suo prestigio nel campo degli studi linguistici.

#Tramvia o #Tranvia?

A #Cosenza è l'argomento preferito di questi giorni. Si discute se la metro leggera tra la città dei Bruzi, Rende e l'Università della Calabria sia utile o no, se debba passare da Viale Parco oppure no, o se debba invece utilizzare le rotaie che già esistono, se l'impatto ambientale sia forte, o invece no, se i costi di gestione, dopo la sua realizzazione (160 milioni di euro), siano sostenibili. Tanti interrogativi.  Tra questi, dopo la denominazione del progetto in # MetroTramvia , qualcuno sul web - in questo periodo #petaloso per la #AccademiadellaCrusca - si è chiesto quale fosse la parola corretta per indicare il mezzo di trasporto. Ecco quello che scriveva il Nostro (nel senso di calabrese) #CostantinoArlìa nella terza edizione del #Lessico dell'Infima e corrotta italianità (Editore Carrara, Milano, 1890).

Ricordando #CostantinoArlìa, filologo e magistrato calabrese, letterato della #Crusca

Il #18febbraio1915, a #Firenze, moriva il calabrese #CostantinoArlìa. Era nato ad #AielloCalabro il 23 agosto 1828. Nella vita era stato magistrato di professione e filologo per passione. Tra le sue pubblicazioni più note, il “ Lessico dell’infima e corrotta italianità ” che scrisse insieme a Pietro Fanfani. La competenza filologica e lessicografica acquisita, nonché le numerose pubblicazioni a tema, fecero dell’Arlìa un autorevole linguista, tanto da essere chiamato a far parte dell’Accademia della Crusca. A lui, per esempio, si deve l’introduzione, nel 1902, di un termine di grande fortuna come “pubblicità” al posto del francese “recláme”. Qui di seguito, alcune pagine della prefazione al Lessico della corrotta italianità. Qui giù, una rassegna dei post contenuti nel blog. 18 febbraio 2015 -  Calabresi illustri. Oggi, 18 febbraio 2015, ricorre il centenario della morte di #CostantinoArlìa 18 febbraio 2014 -  Per l’anniversario della morte di Costan

#GiornataDelDialetto 2016. Le iniziative dell'Unpli

Fonte Adnkrnos - In Italia si parlano tra i 6mila e gli 8mila dialetti, quasi uno per ogni Comune, ma  sono le lingue locali di 2.800 borghi piccolissimi quelle più a rischio : lo spopolamento demografico si sta portando via un autentico patrimonio culturale. E' un vero e proprio allarme quello lanciato dall'Unione nazionale delle Pro loco d'Italia (Unpli) che proprio  il 17 gennaio celebra la IV edizione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali , ideata insieme a Legautonomie Lazio, per sensibilizzare i comuni italiani alla salvaguardia e alla valorizzazione delle lingue locali. " Ci sono  2.800 borghi più piccoli - afferma all'Adnkronos il presidente dell'Unpli Claudio Nardocci -  che  rischiano lo spopolamento, anche culturale.  E' un vero campanello di allarme per tutto quel patrimonio culturale definito immateriale e dell'umanità dall'Unesco. Un patrimonio che un tempo veniva tramandato oralmente, da nonni ai figli

La settimana della lingua italiana

di Carmelina Sicari Che si abbia bisogno per parlare dei problemi della lingua in una settimana a lei espressamente dedicata, è abbastanza inconsueto se non paradossale. Sta di fatto che siamo nel cuore della settimana dedicata alla lingua e nessuno ricorda il contributo che il Sud ha dato alla sua formazione e questo è altrettanto singolare. Che tutti abbiano perso la memoria? E che le università del Sud non compiano più il loro dovere tutte prese dai problemi della globalizzazione? Quest'ultima ipotesi è abbastanza attendibile dato che in un recente articolo si ricordava il gran numero, esorbitante per non dire osceno, di parole inglesi di cui si fa uso quotidiano. Più che una moda è divenuto un'ossessione, non solo una tendenza tanto che i conduttori più avveduti delle rubriche televisive, stavo per dire i talk show, sono obbligati a tradurre. E dire che la nostra lingua è davvero ricca, ricca di sinonimi, con gamme di colori e di musicalità davvero straordinarie.

Il 750° anniversario della nascita di #DanteAlighieri. Recuperato un codice dantesco che si riteneva perduto

Il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri è stato solennemente rievocato in un importante Convegno Internazionale , a Roma, a Villa Altieri, nel Centro Studi Pio Rayna, nelle giornate dal 27 settembre al 1 Ottobre. Gaetanina Sicari Ruffo Si sono alternati a discutere i vari temi relativi alla formazione intellettuale del Poeta, alla produzione, alla tradizione ed all'interpretazione delle opere validi studiosi di numerose università italiane. Ha aperto le giornate di studio con un lungimirante discorso il Prof. Luciano Canfora, emerito dell'Università di Bari, sull'ardore della conoscenza in Dante ed ha concluso il Cardinale Ravasi con il suggestivo: Il Messaggio ai posteri. In quest'occasione s'è appreso che è stato acquisito in un' asta di Cristie's del 2013, da un privato, un giurista ed avvocato milanese Guido Rossi che ha autorizzato la riproduzione, un piccolo codice (che si riteneva perduto) e che sarà pubblicato verso No

Villa San Giovanni ricorda il prof. Antonio Piromalli

VILLA SAN GIOVANNI ricorda ANTONIO PIROMALLI Sabato 11 aprile 2015, ore 17 presso Istituto comprensivo Giovanni XXIII V.le Ammiraglio Curzon, 34 / Piazza Valsesia LINK

#dilloinitaliano. Una petizione per invitare il governo italiano, le amministrazioni pubbliche, i media, le imprese a parlare un po’ di più in italiano

Leggi la petizione di Annamaria Testa  su Change.org Leggi anche:  Calabresi illustri. Oggi, 18 febbraio 2015, ricorre il centenario della morte di #CostantinoArlìa Aggiornamento del 10 marzo L’Accademia della Crusca  – lo scrive il suo Presidente – accoglie il nostro invito a farsi portavoce e autorevole testimone della richiesta  collettiva e amplissima  di privilegiare , ove possibile,  l’impiego di termini italiani nelle leggi, negli articoli dei giornali, nella comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni e delle imprese.  È il sostegno di tutti noi a dare visibilità, importanza, forza e positiva energia a questa istanza che, peraltro, già nel momento in cui è stata resa pubblica ha raccolto un grande consenso da parte di tutti i mezzi di comunicazione.  Qui la rassegna-stampa. È così ampia che è stato necessario dividerla in tre parti:  http://nuovoeutile.it/wp- content/uploads/2015/03/Rass_ stampa_petizione_Crusca-1.pdf http://nuovoeutile.it/wp-

Calabresi illustri. Oggi, 18 febbraio 2015, ricorre il centenario della morte di #CostantinoArlìa

Cento anni fa, il 18 febbraio 1915, a Firenze, all'età di 86 anni, moriva Costantino Arlìa, illustre filologo calabrese. Era stato magistrato e poi funzionario del Ministero di Grazia e Giustizia. Ma aveva dedicato gran parte della sua vita allo studio della lingua italiana. Una passione forte ed una competenza filologica e lessicografica, che lo avevano portato a diventare accademico della Crusca. Nato ad Aiello Calabro (Cs) nell'agosto 1828, si forma al seminario di Tropea. Dopo un periodo da autodidatta, prosegue gli studi a Napoli dove si laurea in giurisprudenza. Iniziata nel 1861 la carriera in magistratura come Procuratore del Re presso il Tribunale di Ivrea, passa come funzionario al Ministero di Grazia e Giustizia, prima a Torino, e poi a Roma. Dimessosi per motivi di salute dall’incarico ministeriale, si trasferisce agli inizi del 1891, a Firenze, dove trascorre la parte finale della vita, insieme alla moglie. Di lui si parla nell'Enciclopedia Italiana Tr

Celebrazione virtuale del Centenario di #CostantinoArlìa #filologo per passione all'#AccademiadellaCrusca #AielloCalabro 23.08.1828 - #Firenze 18.02.1915

L'Evento celebrativo virtuale su Google Plus e su Facebook  per il 18 febbraio 2015. Qui di seguito, un articolo dello scorso anno. Qui di seguito, alcune voci riguardanti il giornalismo, tratte dal Lessico dell'infima e corrotta italianità di Costantino Arlìa e Pietro Fantani,  Carrara editore (terza edizione), Milano 1890.

Quattordicesima settimana della lingua italiana nel mondo

Dal sito dell' Accademia della Crusca Link: Quattordicesima settimana della lingua italiana nel mondo:  Scrivere la nuova Europa: editoria italiana, autori e lettori nell’era digitale 20 - 25 ottobre 2014 Stati generali della lingua italiana nel mondo  L'italiano nel mondo che cambia Firenze,  21 - 22 ottobre 2014 Conferenza  Ripercussioni sintattiche dell'introduzione dell'articolo in semitico Firenze,  21 ottobre 2014

In ricordo di Antonio Piromalli, nel decennale della morte

Gaetanina Sicari Ruffo (tratto da Calabria Sconosciuta 139-140, luglio-dicembre 2013) Sono passati dieci lunghi anni senza il Prof. Antonio Piromalli, apprezzatissimo collaboratore della presente rivista, già fondata all'epoca dal compianto primo direttore  dott. Giuseppe Polimeni. Egli aveva seguito con i suoi incoraggiamenti ed i suoi scritti il tortuoso percorso d'elaborazione per più d'un ventennio, fin dal 1978, ed i suoi contributi furono pubblicati fino a qualche anno prima della scomparsa. Originario dalla Calabria (Maropati 1920 - Polistena 2003) ha sempre rafforzato il suo legame con essa, nonostante fosse per lunghi periodi fuori, impegnato nell'insegnamento della Letteratura italiana prima all'Università di Urbino e Bologna, poi nelle Università di  Udine, Salerno, Cassino, medaglia d'oro nel 1989 dei Benemeriti della Scuola, della Cultura, dell'Arte anche per i molti importanti incarichi ministeriali che assunse per la promozione della

Giornata Nazionale del Dialetto. La seconda edizione il 17 gennaio curata dall'Unpli

A fondo pagina,  uno studio del 2004, curato dall'Unical Laboratorio di Fonetica, in collaborazione con il Comune di Aiello Calabro (Cs), e l'Istituto Comprensivo di Aiello Calabro . #giornatanazionaledeldialetto2014   #AielloCalabro   #Unpli   #ProLoco Fonte Unpli Il 17 Gennaio 2014 si svolgerà la seconda edizione della Giornata nazionale del Dialetto. La prima edizione ha riscontrato una partecipazione che è andata oltre ogni previsione, segno di una grande attenzione da parte della società civile verso queste tematiche. Tutte le Pro Loco e le associazioni che hanno aderito alla prima Giornata del dialetto e delle lingue locali hanno organizzato un evento dedicato oppure inserito nelle manifestazioni già in programma un momento di riflessione sui dialetti e le lingue locali. Sono state diverse centinaia le adesioni a questa iniziativa.  La stampa nazionale ha seguito con molto interesse l’iniziativa che è stata riportata su quasi tutti i media nazionali e locali

Linguistica. Un convegno all'Unical su Ferdinand De Sausurre

Il 22 febbraio 1913, a soli 55 anni, moriva Ferdinand de Saussure, conosciuto e rimpianto in quel momento come linguista che si era occupato della storia e comparazione delle lingue indoeuropee, in particolare con il suo capolavoro, scritto a 20 anni, - il Saggio sul sistema primitivo delle vocali in indoeuropeo. Tre anni dopo, due allievi ginevrini redigono un montaggio degli appunti degli studenti dalle sue lezioni di Linguistica generale, tenute a Ginevra nel 2007-2011, e lo pubblicano a suo nome: è il Corso di linguistica generale, che cambia l’orientamento delle scienze dell’uomo nel Novecento, diventando il riferimento dello strutturalismo e del post-strutturalismo. Molte iniziative scientifiche hanno ricordato e ricorderanno questo centenario. Lo hanno fatto Ginevra e Parigi, e a Ginevra lo si farà di nuovo a luglio nel quadro del 19mo Congresso internazionale dei linguisti, e altre iniziative sono previste per l’autunno. Ora tocca all’Italia. L’Università della Calabria

L'arabo nel dialetto calabrese. Toponimi e parole di uso comune

Riproponiamo un articolo - rivisto - già pubblicato su Il Quotidiano della Calabria del 16 marzo 2004 che tratta di una ricerca sui toponimi arabi nel circondario di Amantea.   A seguire, lo studio di Giuseppe Staccioli. Courtesy of Blog Lucera Amantea - Nel IX secolo le armate arabe venute dalla Tunisia iniziarono la conquista della Sicilia e allo stesso tempo attaccarono in maniera più decisa il Tema di Calabria per saggiare la resistenza della “Grande Terra” (l’Italia). Amantea fu conquistata nell’839, un decennio dopo lo sbarco di Mazara (827), e per la sua importanza strategica, Cincimo vi creò un Emirato durato fino all’886, quando ci fu la liberazione da parte di Niceforo Foca che iniziò un’opera di bonifica e di grecizzazione di quanto ricordava il periodo arabo. Durante la seconda dominazione del 985, dato che il territorio servì solo da scalo fortificato e non vi fu ripristinato l’Emirato, l’obiettivo dell’arabizzazione divenne secondario. L’avvento dei Normanni e il

17 gennaio. Giornata del Dialetto e delle lingue locali

Il 17 Gennaio 2013 la Giornata del Dialetto e delle lingue locali. Aderisci anche tu con la tua Pro Loco a questa iniziativa nazionale. Per segnalare la propria adesione ed il tipo di attività scelta scarica la scheda di adesione qui ed inviala a giornatadeldialetto@unpli.info o inviare un fax allo 06.99223348 (indicando il luogo e fornendo massimo 2 righe di descrizione). Le Pro Loco sono da sempre impegnate in questa attività di recupero e tutela di saperi e tradizioni che oggi più che mai rischiano di scomparire. Tutte le Pro Loco che vorranno aderire alla Giornata del dialetto e delle lingue locali potranno farlo organizzando un evento dedicato oppure inserendo nelle manifestazioni già in programma un momento di riflessione sui dialetti e le lingue locali.  Ad esempio si potrebbero prevedere alcune delle seguenti attività: raccolta di libri in e sui dialetti, di testimonianze video ed audio, convegni, rappresentazioni teatrali, letture pubbliche di poesia o proverbi, g