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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Nuovo Umanesimo compie 6 lustri

Gaetanina Sicari Ruffo L'associazione reggina, che porta questo nome e che ha come Presidente la Prof. Carmelina Sicari, ha ricordato   il trentennale della sua Fondazione, che ricorre quest'anno, con un Convegno dal titolo: Modernità ed Umanesimo (tenutosi il 5 Marzo u.s. presso la Biblioteca Provincia di R.C.) per affermare la necessità della diffusione d'una cultura ispirata ai principi d'un umanesimo vigile e responsabile che parta dal territorio vicino e conquisti altri spazi di cooperazione e d' intesa. Lo ha ricordato il Prof. Ficarra nel suo chiaro e illuminante excursus  storico, attraverso le iniziative ricorrenti volte ora a favorirlo, ora a scalzarlo, quasi secondo un eterno ritorno. Il ritmo incalzante del tempo, la scarsa considerazione della persona e della sua dignità, il disinteresse, l'avidità, l'impiego della violenza che appare nel tempo corrente  unica risoluzione conclusiva, l'indifferenza, l'egoismo, il disagio d'un

Anniversari. Settanta anni fa, moriva il giornalista "Gioso"

GIOVANNI Solimena, di cui ricorrono settanta anni dalla morte, avvenuta il 30 marzo del 1944 , tanto ha rappresentato per la crescita della cultura calabrese e della legislazione notarile italiana. Nato ad Aiello Calabro (Cs) il 7 settembre del 1869, il notaio Giovanni Solimena si laurea in legge giovanissimo nel 1893, e due anni dopo inizia l’attività notarile che esercita per oltre 40 anni, facendo parte del Consiglio direttivo della federazione notarile italiana. L’attività professionale di Solimena peraltro trova riscontri anche all’estero dove è definito a ragione “Maestro del Diritto notarile italiano”. “Dove lo metteremo – ebbe a dire Luigi Patroni nell’Omaggio dei Notari d’Italia e della Stampa Giuridica a Giovanni Solimena; in Bollettino Notarile, anno XLVI, n° 8 – Tivoli, 1931 – tra i giuristi, fra i letterati, fra i cultori di storia calabrese, fra gli intenditori di diplomatica e di araldica, fra gli studiosi di problemi economici-sociali, tra i professionisti?” La

“Epidemiologia e prevenzione nella lotta contro i tumori”. Un convegno a Rosarno su danni ambientali e registro tumori

"> tuo browser non supporta gli iframe </ iframe></span></font></p> <ul> <li><u style="color: rgb(51, 51, 51); font-weight: bold;"><font face="Georgia, Times New Roman, serif"><a href="http://www.pianainforma.it/tg-della-piana/la-lavorato-ora-spinge-per-le-bonifiche-dei-siti-inquinati" class="contentpagetitle" style="color: rgb(51, 51, 51); background-color: rgb(255, 255, 255);">La "Lavorato" ora spinge per le bonifiche dei siti inquinati</a> (PianaInforma)</font></u></li> <li><u style="color: rgb(51, 51, 51); font-weight: bold;"><font face="Geo

La Grande Guerra. Convegno Internazionale sul conflitto del '14-'18

Un centenario che si comincia a ricordare da quest'anno, perché è a carattere internazionale, dato che l'Italia entrò in guerra solo nel '15, ma che promette d'essere solenne. Gli Istituti coinvolti sono numerosi e gloriosi: Luce Cinecittà, il Museo storico della Guardia di Finanza, quello storico dell'Arma dei Carabinieri, il Corpo Infermiere della Croce Rossa, l'Archivio Centrale di Stato, Il Centro servizi educativi del Museo e del territorio (Sed). L'on. Franco Marini sarà presente quale Direttore del Comitato storico-scientifico. Sarà tenuta la conferenza: La grande Guerra nelle raccolte nazionali ed europee: materiali, immagini e testimonianze. Alla raccolta sono confluiti pure documenti rari, selezionati tra 8 paesi europei, circa 400.000, raccolti da Europeana Collection e 250.000 immagini del sito italiano. Organizzato da ICCU, in collaborazione con l'Istituto di Storia del Risorgimento italiano e del Museo Centrale del Risorgimento,

Temesa. Altri siti archeologici nel territorio di Serra D'Aiello (Cs)

SERRA D’AIELLO – È una zona archeologicamente ricca, quella che comprende i territori di Serra D’Aiello e dintorni. Il suolo che si calpesta può nascondere tesori del passato, che a volte vengono alla luce. D’altronde, le recenti campagne scavi, in particolar modo a Serra e Campora San Giovanni di Amantea, dove sono state rinvenute necropoli di grande interesse scientifico, ci hanno restituito rilevanti vestigia di quella che gli studiosi hanno individuato essere l’antica Temesa. Quella Temesa, con i suoi reperti, parte dei quali restaurati ed esposti nell’Antiquarium di Serra D’Aiello; con i suoi resti di un antico abitato sulla collinetta di Cozzo Piano Grande, sede del Parco archeologico. Ora, da qualche giorno, c’è un nuovo sito “attenzionato” nei pressi dell’Olivo. È del 21 marzo scorso, l’ordinanza del comune di Serra d’Aiello, a firma del vice sindaco Fabio Innocenti, che ordina «la sospensione in forma cautelativa» di alcuni lavori di piantumazione in un fondo agricolo in

La prima seduta del “Parco Principessa di Scilla” con gli amministratori della cittadina tirrenica

Il 18 marzo, si è tenuto l'incontro con gli Amministratori di Scilla, per concorda iniziative che riguardano lo sviluppo del Parco Principessa di Scilla, già costituito durante l'estate e che quanto prima sarà inaugurato   ufficialmente. Il presidente, Prof. Giuseppe Caridi ha introdotto i lavori e chiamato a presentare proposte i vari esponenti del Comitato scientifico. Numerose e ben promettenti sono state le relazioni in merito agli approfondimenti culturali che ora si dovranno tradurre concretamente a beneficio del turismo di Scilla. Innanzi tutto far conoscere l'identità della persona cui il Parco è dedicato, attraverso pubbliche conferenze e mappe dei luoghi dalla stessa frequentati. Si sa che Giovanna III dei Ruffo fece costruire nel rione Gornelle un ospedale per i poveri e gli infermi nel luogo detto di S. Nicola della Chiesa omonima, un conservatorio per giovinette, il convento degli Osservanti nella piazza S. Rocco. Fondò inoltre il convento e la chiesa dei

#20marzo Il ventennale dell'omicidio #IlariaAlpi e #MiranHrovatin

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Marta e Sara: "Auguri paPino"

Disegni e poesia di Sara La poesia di Marta

Dimenticati di Stato. I Caduti sepolti nei cimiteri militari italiani d'onore in Germania, Austria e Polonia. Il libro di Zamboni nell'edizione aggiornata a marzo 2014

Dal sito Dimenticati di Stato In tutte le guerre ci sono genitori che perdono figli e figli che perdono padri, ma la cosa che più tormenta è quella di non sapere che fine abbia fatto un figlio o un padre. «Disperso». Al suono di questa parola il pensiero va subito ai Caduti in Russia, a quei poveri giovani inghiottiti dal ghiaccio e dalla neve durante la tragica ritirata. Ma nel secondo conflitto mondiale ci furono altri dispersi, su altri fronti. Dalla guerra nei deserti del Nord Africa, alla Jugoslavia, all'Albania, fino alla Grecia. Dispersi in battaglia. Nel dopoguerra si aggiunsero a questo lungo stuolo di Caduti senza tomba anche i dispersi in prigionia: internati militari e deportati civili dei quali si era persa ogni traccia. Migliaia di questi sventurati però non erano affatto dei dispersi. Il Ministero della Difesa si era infatti premurato di ricercarli e di riunirli in cimiteri militari d'onore. Migliaia d'italiani caduti per cause di guerra (preva