di Gaetanina Sicari Ruffo
Il 9 ottobre è la data dell'attesa visita
del Papa Benedetto XVI alla Certosa delle Serre per un omaggio che il Pontefice
intende rivolgere al fondatore Bruno di
Colonia, venuto in Calabria nel 1091 ed il cui culto è in vigore fin dal 1514,
per autorizzazione di Leone X.
Non è la prima visita d'un papa alla
Certosa calabrese. Il giorno 5 ottobre 1984 ,vigilia della festa di S. Bruno, Giovanni
Paolo II commemorò in questa sede
il IX centenario della fondazione
dell'Ordine certosino. Fu una cerimonia memorabile che mise in evidenza la
funzione della vita contemplativa, volta alla preghiera ed alla
meditazione,fuori dalle insidie del mondo.
Mi piace qui ricordare inoltre, come
anticipazione di una prossima auspicabile
integrazione religiosa, la venuta
del patriarca ecumenico Bartolomeo I di Costantinopoli, primate del
Cristianesimo ortodosso, dal 19 al 23 marzo del 2001, che, in ricordo della sua
visita, offrì in dono alla comunità una
simbolica lampada votiva che si conserva sul posto, nella Cappella delle
reliquie.
Questo per dire che la Certosa si può ritenere giustamente un ponte di congiunzione della spiritualità
dell'Occidente e dell'Oriente, custode preziosa d'una fede che appare come
rifugio delle anime tormentate e deluse dalle vicende mondane.
La
vita claustrale infatti assicura l'anonimato
e quel silenzio che invita alla rigenerazione dello spirito.
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