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Freelance: un primo passo verso l’equo compenso. La Fnsi soddisfatta per il primo via libera della Commissione Cultura della Camera: “La legge freni gli abusi”



ROMA – E’ una buona notizia il primo via libera della Commissione Cultura della Camera alla proposta di legge per l’equo compenso dei giornalisti freelance. L’iniziativa della professione per il riconoscimento della dignità del lavoro giornalistico, e per definire corretti pagamenti, si muove secondo il principio costituzionale per il quale ogni lavoratore ha diritto a una remunerazione proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro svolto.
La legge appare lo strumento indifferibile per frenare abusi e soprusi, come ad esempio articoli pagati pochi euro; un binario legislativo perché gli editori capiscano l’importanza (sin qui negata) di opportune intese negoziali e perché comunque ci sia una garanzia del giusto compenso della professione giornalistica, soprattutto laddove esso non sia riconosciuto.
Lo Stato attraverso gli strumenti della legge potrà assumere una funzione di tutela e garanzia del lavoro e nello stesso tempo delle condizioni indispensabili di autonomia e indipendenza per il corretto esercizio della professione giornalistica.
Il bene informazione è molto delicato e non deve essere devastato da pressioni improprie fatte anche di pagamenti miseri e non corrispondenti (come invece già stabilisce il Codice Civile, art. 2233) all’importanza dell’opera e al decoro della professione.
La Fnsi sollecita ora, anche con l’attività e il contributo della sua commissione del Lavoro autonomo, che la proposta di legge sia affinata, abbia i pareri delle altre Commissioni e sia approvata il più rapidamente possibile.
La soluzione del voto in sede legislativa, che vede convergenze vaste (dal primo firmatario Moffa, al relatore Carra, al deputato Giulietti, alla dichiarazione di sostegno del Sottosegretario Bonaiuti qualche settimana fa) va percorsa con serietà e determinazione.
La Fnsi il prossimo 4 novembre dedicherà alla lotta al lavoro precario e alla dignità di tutti i giornalisti, a partire dai più deboli, la manifestazione nazionale nel quadro della giornata europea (Stand Up for journalism) della dignità e per il decoro del giornalismo e della libertà dell’informazione.

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