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A Mariastella Gelmini, ministro dell’istruzione



A Mariastella Gelmini, ministro dell’istruzione.

Un tempo l’avvocato era oratore,
retorica sapea  e Cicerone;
in foro era un abil  parlatore
che pronunciar sapea la sua orazione.

Gelmini or avvocato Mariastella
quando apre bocca ha lingua claudicante
che par tra onde incerta navicella
e tra fonemi e regole è ondeggiante.


Perciò più che mandarla in tribunale,
meglio è farla ministro d’istruzione
per evitar ai rei qualche penale.

In fondo a scuola un po’  fa confusione
<> tra studio e apprendistato:
son pari cosa per l’analfabeta.

Il piano è ampiamente preparato:
svuotato il piatto della conoscenza,
liberamente al giovin è negato
capir se sceglie cògito o ignoranza.

Del zappator ai campi torni il figlio,
nella bottega al fabbro il bel rampollo,
al privilegio eterno torni il giglio,
all’umil  torni il giogo sovra il collo!

Non più è necesse ad esser candidato
a governar regione federata
saper di leggi o di affar di stato:
ministro è tal di gente analfabeta.


Franco Pedatella - Cleto, 10 settembre 2010

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