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Visualizzazione dei post con l'etichetta LIBRI

Le radici popolari della fiaba calabrese

di Carmelina Sicari - direttrice di Calabria Sconosciuta Ha a lungo indagato sulla fiaba calabrese Saverio Strati che ha anche raccolto molti racconti popolari e soprattutto ci ha lasciato quella stupenda fiaba che è Tibi e Tascia . In quel racconto la cornice è l'adolescenza di per sé fiabesca, dove i sogni vaghi e le speranze si uniscono a formare per l'appunto la dimensione della fiaba. Un orizzonte impreciso in cui forze bizzarre si rivelano e si ergono a contrastare la formazione ed a costituire il destino. Lo scenario del racconto di Strati è l'estrema difficoltà costituita dalla natura. Acque, acque. I ragazzi si muovono scalzi e giocano mentre i genitori vanno a giornata nei campi. Uno scenario di estrema povertà e di estrema leggerezza perché i due ragazzi, ignari ancora si configurano un vago avvenire.

16 giugno, il BloomsDay

di Carmelina Sicari - Direttrice di Calabria Sconosciuta Il 16 giugno si festeggia ormai dovunque e non solo a Dublino o a Trieste dove Leopold Bloom è nato. Naturalmente parlo del protagonista di Ulisse e di Joyce il suo autore dublinese ma vissuto a Trieste dove scrisse l'opera destinata a rivoluzionare la letteratura novecentesca. Qui oltre che la data che è la giornata vissuta e spiegata ai lettori di Leopold Bloom, volevo fare un parallelo tra Proust che alla memoria affida la strabiliante costruzione della sua scrittura e il flusso di coscienza di Bloom altrettanto rivoluzionario. Per spiegarmi in termini geometrici si tratta di una scrittura orizzontale, quella di Proust e di una verticale, quella di Joyce. Ma in entrambi esplodono nelle epifanie, nelle numerose apparizioni, le cose.

Perché il mito non finisce, letteratura ed un anniversario

di Carmelina Sicar i - direttrice di Calabria Sconosciuta Nell'annunciare l'apparizione dell'ennesimo testo di #Tolkien, postumo, # BerenAndLuthien, M ichele Mari su Repubblica con stupore constata che la saga di Tolkien, ormai è diventata cantiere infinito. A chiosare ulteriormente l'affermazione esasperata, il critico aggiunge che lo stesso è accaduto a Pascoli, a Nietzsche giacché l'ennesimo testo esce a cura del figlio di Tolkien così come è accaduto per i testi di Nietzsche e di Pascoli curati, dopo la morte dei loro autori, dalle rispettive sorelle, sacerdotesse non sempre per la verità fedeli. Ma per Tolkien la durata della saga ha a mio giudizio una ragione speciale: Il mito non può morire.

Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Francesco Graziano” 2017. I premiati

Fonte ilfilorosso VI Edizione – 2017 La giuria presieduta da Annalisa Saccà, docente di letteratura italiana presso la St. John’s University di New York, e composta da: Luigina Guarasci, direttore de ilfilorosso di Cosenza, Vincenzo Ferraro, dirigente scolastico e critico letterario di Cosenza, Salvatore Jemma, poeta e saggista di Bologna, Maria Lenti, poeta e saggista di Urbino, Giuseppe Sassano, docente e promotore culturale di Cosenza, Mariangela Chiarello, segretario del premio di Cosenza ha deciso di premiare:

D'Annunzio e Rastignac

D'Annunzio (courtesy of AltriItaliani.net) di Carmelina Sicari – direttrice di Calabria Sconosciuta Che l'aspetto della trasmigrazione di interi brani da autori francesi in D'Annunzio sia un dato incontrovertibile, è stato ampiamente dimostrato da Mario Praz in La carne la morte il diavolo nella letteratura romantica , specie nella parte riferita al poeta pescarese con il titolo D'Annunzio e l'amore sensuale della parola. La stagione de Le Cronache bizantine è quella in cui l'influsso del decadentismo francese è dominante ed è stata oggetto di numerosi studi. Vincenzo Morello compagno nelle scorribande letterarie di D'Annunzio, che poi come giornalista scriveva con lo pseudonimo di Rastignac. di origine calabrese, propone un interessante confronto tra poeti quindicenni, D'Annunzio dell'ode sabauda ad Umberto I del 1879, Rimbaud de Le mal, del 1871 e Victor Hugo, tutti poeti quindicenni precoci. Gabriele D'Annunzio aveva come modell

Libri. #LiberandisDòmini al presidente della Repubblica Mattarella

A Montevideo per presentare il suo romanzo “Liberandisdòmini” nella sede del quotidiano italiano “La Gente d’Italia”, Pantaleone Sergi ha avuto modo di fare una passeggiata con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita di Stato. Lungo la via 25 de Mayo, all’uscita della Casa di Garibaldi, Sergi ha avuto un breve colloquio con il Presidente accompagnandolo verso il Mercato del Porto nella Ciudad Vieja, consegnando poi alla figlia Laura il suo romanzo nella Casa degli Italiani dove Mattarella è stato accolto dalla collettività italiana. Montevideo 14 maggio 2017 Vedi anche: http://brunopino.blogspot.it/2017/01/liberandisdomini-primo-romanzo-di.html

Il nord incontra il sud. Il romanzo storico "Alle soglie dell'ultimo giorno" di Sergio Ruggiero, il 5 maggio, al castello di Bornato (Bs)

Nell'ambito della rassegna 25ª "Primavera Culturale di Franciacorta e Sebino", il Centro Culturale Artistico di Franciacorta e Sebino, ospiterà lo scrittore Sergio Ruggiero, autore del romanzo storico "Alle soglie dell'ultimo giorno" edito da Mannarino editore (BS). Il romanzo, già vincitore di prestigiosi premi letterari, è stato scelto tra i venti romanzi italiani recentemente fregiati del "Marchio Microeditoria di qualità 2016" nel Premio nazionale della Piccola e Media editoria di Chiari "Città del libro". Ultimo riconoscimento al Galarte 2017 di Rende "Per aver divulgato, attraverso i suoi romanzi, la storia della Calabria in tutta Italia".

La festa del libro 2017

di Carmelina Sicari – direttrice di Calabria Sconosciuta Ogni anno si celebra la festa del libro e non solo nelle fiere di Milano o nel salone del libro di Torino, encomiabili iniziative certo, ma anche per così dire a livello individuale. L'associazione Nuovo Umanesimo aderendo all'invito dell'Unesco per la manifestazione Una rosa per S. Giorgio, ha organizzato come ormai da dieci anni, una festa singolare con il dono di libri ai convenuti. Una rosa per S. Giorgio è nata a Barcellona. S. Giorgio uccide il drago ma dal sangue di quest'ultimo nascono rose, i libri. Una nave ogni anno per il 21 di aprile riunisce gli innamorati del libro e li porta a Barcellona, dove ancora trascorre l'ombra filiforme di don Chisciotte impazzito per le troppe letture dei libri della cavalleria.

La coscienza

di Carmelina Sicari – direttrice di Calabria Sconosciuta In un convegno dell'associazione Nuovo Umanesimo si è trattato di un argomento desueto e particolarmente ostico ai nostri giorni: la coscienza. Vien fatto di obiettare alla sola pronuncia del termine: - Ma che cos'è costei? - tanto è lontana l'eco di siffatta problematica considerata ottocentesca, romantica e comunque sorpassata dalla cosiddetta post verità. A trattare il tema il costituzionalista Antonino Spadaro, professore all'università Mediterranea e direttore dell'Istituto di studi politici “Mons. Antonio Lanza” di Reggio Calabria. Il convegno sembra rispondere proprio all'intenso dibattito sulla post verità ed anche a quello più recente animato dal filosofo francese Juvin sul desiderio e sulla sua definitiva metamorfosi. La post verità come tutti i post, i fatti epigonali, indica la fine della ricerca della verità sul piano gnoseologico ma anche su quello ontologico e il trionfo dell'opp

Le frontiere della critica pirandelliana

di Carmelina Sicari – direttrice di Calabria Sconosciuta A centocinquanta anni dalla nascita nel 1867, Pirandello continua a restare il protagonista assoluto del rinnovamento teatrale, di una rivoluzione espressiva davvero a livello mondiale. Dalla stroncatura di Benedetto Croce del saggio su L'umorismo del l908, sembra esser trascorso un millennio, tanta è la copia di esaltazione dell'opera pirandelliana. L'annuale convegno di studi pirandelliani organizzato per decenni ad Agrigento dall'infaticabile prof. Lauretta, ha puntualmente posto l'accento sugli studi più innovativi del settore e sulle tematiche più interne ed essenziali, dall'idea del teatro nel teatro , alla struttura del 'doppio', all'altra dello specchi o.

La tredicesima tavola... dei pingomorfi. Terza fatica letteraria di Bruno Bertolini

L’innocente sapienza di una tavola didattica per l’insegnamento dell’evoluzione biologica nasconde terribili segreti, dalle prove di un grave falso scientifico alla formula per la produzione di un potentissimo esplosivo. La decisione di pubblicare in un grande libro illustrato le bellissime tavole zoologiche ottocentesche, alla cui serie appartiene questa tredicesima tavola – apparentemente scomparsa da tutte le università e le biblioteche del mondo – e la ricerca che ne fa uno dei redattori del libro, s’intreccia con vecchie storie di difesa a ogni costo di una carriera accademica, di spionaggio, di amore e di gelosia. Storie che si concludono con assassinii, ricatti, incendi e battaglie navali...

Derek Walcott, il poeta che era tutti e nessuno, come Ulisse

di Carmelina Sicari - Direttrice di Calabria Sconosciuta Sì, ho conosciuto personalmente il grande poeta dei Caraibi morto il fatale 17 marzo del 2017, Derek Walcott , ad uno dei festival poetici in cui presentava la sua poesia pubblicata da Adelphi.  Nobel per la poesia appunto nel 1992, era stato definito l'Omero contemporaneo. Aveva scritto un poema il cui titolo era Omero ma aveva di Ulisse la passione per il mare e lo spirito di avventura di un navigatore instancabile tra le ascendenze culturali dei vari popoli. Soleva dire per la sua lingua innovativa e straordinaria che era un nero ma anche un inglese, un americano. Era tutti insomma e nessuno proprio come Ulisse. Nell'incontro non si atteggiò ad ulisside né tanto meno ad Omero.

Le parole e la musica

di Carmelina Sicari -  direttrice di Calabria Sconosciuta Emerge nel cuore del dibattito sulla buona scuola, un'iniziativa, singolare, che merita un commento. È q uella di Michele Placido che sta portando al Sistina. U n viaggio dentro la letteratura italiana in un percorso singolare: la musica che sottende le parole. L'unico modo per vincere la volgarità, l a violenza di oggi, dice Michele Placido. Da Dante a Leopardi, musica e parole . La poesia italiana con l'ascendente del mondo classico, l'eredità giambica e quella epica dell'esametro trasfuse nell'endecasillabo, ha sempre avuto al suo interno il culto del ritmo, della musica. Non solo metafore ed immagini dunque ma anche musica. La sinestesia fu la forma di fusione o di sintesi di più arti dentro la poesia ma ancor prima lo sforzo dei poeti di inserire il ritmo dentro le parole. Dalla terzina dantesca con l'endecasillabo alla canzone petrarchesca, al sonetto, la poesia si cimentò su diverse inv

First love. Prima di tutto l'amore

di Carmelina Sicari – direttrice di Calabria Sconosciuta Febbraio è il mese dell'amore. Possiamo definirlo così non solo per via dei cioccolatini e di S. Valentino ma perché è in un certo modo consacrato a   Sylvia Plath . Sylvia Plath e la tradizione poetica anglosassone . Ricorre in febbraio l'anniversario della morte della grande poetessa statunitense Sylvia Plath e rifletto sul fatto che la sua poesia ha un che di mistico, non tanto per l'elemento metafisico, la morte, insistente, quanto per il riferimento ad un colore, il rosso, metafora del sangue. La Plath è morta suicida l'11 febbraio del 1963 a Londra, punendosi per l'abbandono del marito. Febbraio è il mese della Plath e dunque della poesia. Il presagio della morte, in qualche misura una sorta di corteggiamento della stessa, è contenuto in Lady Lazarus. Confluita poi in Ariel, la raccolta postuma, la poesia ha un'intensità contagiosa. Ma il misticismo fisico della poetessa trova una prima manif

Ecce homo. Maurizio Ferraris docente di Filosofia all'Università di Torino torna a parlare di Nietzsche e del periodo torinese del filosofo

di Carmelina Sicari - Direttrice di Calabria Sconosciuta L'ho provato, ho provato l'ineffabile sensazione di comprendere dinanzi ad un'immagine. Di comprendere il senso del titolo nietzscheano Ecce homo e l'immagine era quella del Cristo alla colonna. Ineffabile dicevo. La gioia di avere compreso fino in fondo il senso che il filosofo voleva comunicarci. La fine dell'uomo, il suo crollo in una barbarie sanguinolenta, più violenta di quella dei tempi andati della fionda e dell'attacco delle belve. Mi trovavo ad Acireale per il carnevale, uno dei più celebri in terra di Sicilia. Non so come capitai in una chiesa e lì l'incontro con il busto del Cristo. Il suo volto coperto di sangue era l'icona della sofferenza. Ma c'era qualcosa di più di una semplice visualizzazione del dolore. C'era la denuncia dei persecutori, della loro ferocia, del progetto sadico per eccellenza di voler togliere dignità a chi era in loro balia. Tutto questo denunci

"In punta d'ago" di Caterina Pontrandolfo, edito da ilfilorosso. Presentazione a Cosenza il 17 febbraio

Presentazione del volume In punta d’ago di Caterina Pontrandolfo Venerdì 17 febbraio ore 18:00 Libreria Mondadori, Piazza 11 Settembre, Cosenza Venerdì 17 febbraio, alle 18:00, presso la libreria Mondadori di Cosenza, verrà presentato il volume “In punta d’ago” (ilfilorosso editore, 2016) di Caterina Pontrandolfo, vincitore del Premio “F. Graziano” 2016 (Sezione – Raccolta poetica inedita). A dialogare con l’autrice ci saranno Luigina Guarasci, direttore de ilfilorosso, Pino Sassano, insegnante e attivo promotore culturale. Nel corso della serata l’autrice reciterà i suoi versi e canterà testi della tradizione popolare lucana.  Alcune note sull’opera In punta d’ago “Caterina Pontrandolfo ha l’aria di una donna antica. La sua lontananza dalla peste dell’attualità la rende una creatura preziosa. Caterina non appartiene alla pletora degli artisti per gioco o per noia. Nella sua vita tutto è pacatamente necessario. La sua è una serietà lucana, ma sgravata da po

Il fantastico Todorov

di Carmelina Sicari - direttrice di Calabria Sconosciuta Mi raggiunge nella notte la notizia della morte di Tzvetan Todorov , filosofo e antropologo bulgaro ma naturalizzato francese.  Nato a Sofia nel '39 è morto ora a Parigi. La penna non pu ò restare inerte. La sua cultura oltre che squisitamente francese, giacché era stato allievo di Roland Barthes, era soprattutto europea. Il titolo di una delle sue ultime opere, La bellezza salverà il mondo , basta a indicarlo a chiare lettere: è i nfatti la frase che il grande scrittore russo, Dostoevskij, fa dire al protagonista de L ' idiota . Ma la sua vicinanza ai russi è pi ù profonda dato che Todorov ha introdotto nella letteratura francese ed europea i temi del formalismo russo. Il formalismo russo sviluppatosi tra il '14 e il '30 a S. Pietrobu r go e Mosca, ha influito notevolmente sullo strutturalismo cercando di individuare le nuove regole nella 'forma' del racconto. A partire da Vladimir Propp, auto

Voci di Pina Oliveti. Presentazione del volume edito da ilfilorosso, il 5 febbraio a Cosenza

Domenica 5 Febbraio alle ore 11:00 presso la libreria Mondadori in Piazza 11 Settembre verrà presentato l’ultimo volume di Pina Oliveti “Voci”, edito da ilfilorosso. Insieme all’autrice interverranno Luigina Guarasci, direttore de ilfilorosso e Pino Sassano, attivo promotore culturale. Pina Oliveti vive e lavora a Rogliano, abita nel Rione Cuti dove è nata. Cura le relazioni esterne del Panificio di Cuti, si occupa di tradizioni popolari e gastronomia. Precedentemente ha pubblicato: Le donne del pane, Cuti: storie di rughe, profumi e memorie (Pellegrini, 2014). Suoi testi sono apparsi in diverse antologie: La tentazione di esistere (Linea Mentis, 2015), Tracce (Pagine, 2015), Già rimbomba il mare e lascia messaggi in bottiglie (ilfilorosso, 2015), Banktruptcy (Linea Mentis, 2016), Madri (ilfilorosso, 2016), Trenta autori per trent’anni (ilfilorosso, 2017).  Il libro di Pina Oliveti ha già un titolo emblematico: Voci. Sono le voci di dentro, le voci del profondo; sono le voci del

#LiberandisDòmini, primo romanzo di Pantaleone Sergi

La copertina del libro, con la chiesetta del S.S. Rosario di Cleto (Cs) Si chiama LiberandisDòmini , invocazione che deriva dal latino “Libera nos domine”, ovvero “Liberaci o S ignore” , ed è il primo romanzo di Pantaleone Sergi, edito per i tipi di Pellegrini, in libreria i principi di aprile prossimo. Senza eccedere in paragoni superlativi, Liberandisdòmini, è un vero e proprio “caso” letterario. a metà strada tra il Gattopardo e Cent’anni di solitudine, infatti, Pantaleone Sergi disegna, attraverso un codice lessicografico colto e intelligibile, un mondo in cui le atmosfere del realismo magico si fondono con le ambientazioni locali creando un universo parallelo insieme lontano e vicino, veritiero e incantato, dove può succedere tutto, ma lo stesso tutto può rivelarsi niente, ignoto al tempo e alle geografie terrestri e come tale destinato a scomparire per sempre. Mambrici è una “Macondo” del Meridione a cavallo tra Otto e novecento. È un paese immobile nel tempo e nello sp

Manganelli e la letteratura

di Carmelina Sicari - Direttrice di Calabria Sconosciuta Che cos'è la letteratura? All'antica domanda di Jean Paul Sartre risponde Giorgio Manganelli in un celebre saggio   La letteratura come menzogna . Ora esso è ripreso come sigla globale interpretativa da Anna Longoni in un saggio sull'intera opera del grande scrittore  Manganelli e la non ne c essità della letteratura edito da Carocci . Diciamo in premessa  che lo stesso tema è stato ripreso da Calasso l'editore dell'Adelphi. L'occasione è il premio Formenton che gli è stato assegnato dopo nientemeno che Borges. Calasso non è solo un editore, è anche un filosofo ed un critico. La letteratura ha funzione di discontinuità emozionale. Per Manganelli essa è mascheramento, copertura, un modo per sfuggire alla caccia del lettore e nello stesso tempo per attirarlo. La Longoni vede nella concezione della  letteratura l'elemento della ricerca stilistica di Manganelli, la sua ammirazione per Nabokov, il gran