Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta ATTUALITA'

Dirà l’Europa no a chi da oriente...? Una riflessione in versi sulla questione greca

di Franco Pedatella Dirà l’Europa no a chi da oriente venne a portarci Atena, Europa e Apollo, venne a portarci la democrazia che abbiamo su bandiere nostre iscritta? Abbiamo fatto la rivoluzione francese, alla borghesia donando la piena facoltà di stabilire la vita della gente, veglia e sonno. Il popolo rispose con l’Ottobre sovietico che aperse agli operai la strada del potere popolare. Ora Platone noi facciam tacere? La bella pace abbiam dimenticato? Facciamci guerra mentre altrui ci assale? Degli uomini il più saggio ci invitava a conoscenza avere di noi stessi. Miglior rimedio ad ogni tracotanza è aver coscienza: saper di non sapere.

Ecco perché lo Sciopero della Scuola

di Franco Pedatella 5 maggio 2015 Il Ministro dell'Istruzione, che una volta era giustamente ed opportunamente Ministro della Pubblica Istruzione, non conosce la scuola e non conosce la storia. Non sa, per esempio, che quando una volta alla fine dell'anno scolastico c'era la "qualifica degli insegnanti", cioè la valutazione che il Direttore Didattico, nella scuola elementare, oggi "primaria”, attribuiva ai suoi insegnanti, davanti casa sua c'era una lunga fila di insegnanti con in mano "costosi" regali in attesa di entrare per ricevere la sospirata "qualifica"di “ottimo”. Certamente la Legge non prevedeva né permetteva simile pratica, ma era così. Ed era così, perché siamo uomini ed, in quanto uomini, sbagliamo e siamo "peccatori". E quei direttori didattici, nonostante le loro debolezze, ambizioni eccetera, anche per l'indirizzo degli studi specifici seguito, erano intellettualmente, a parte le dovute eccezioni, fi

La buona scuola

di Carmelina Sicari Ci sono innumerevoli manifestazioni contro la buona scuola, quella proposta per intenderci con la riforma ultima. Per il ministro l'idea di una buona scuola sembra coincidere con lo snellimento burocratico, con la ristrutturazione dell'edilizia, con una serie di fattori per così dire materiali. Non è un caso che ad un'intervista recente rispondevo pessimisticamente che sull'efficacia della mia attività come dirigente scolastico, ero pronta a dichiararla fallimentare. E come me tanti altri. Ma a rifletterci non è così. I ricordi di scuola ci dicono altro. Il giovane folgorato dall'Operetta leopardiana del dialogo della natura e di un islandese: Si aspettava il bonismo, il lieto fine, l'ipocrisia di un moralismo scontato ed invece il finale dell'operetta leopardiana con l'islandese che dopo averla cercata invano, incontra finalmente la natura, è strepitoso. Lui cerca la felicità, le chiede conto di questo e mentre parla u

Aiuto per il Nepal!

Gaetanina Sicari Ruffo Si parla di paradiso perduto dopo il terremoto disastroso che ha spazzato via uno degli angoli più belli del pianeta: il Nepal, fino ad ieri meta di viaggi favolosi, culla di una civiltà millenaria, in cui gli dei erano ancora abituati a parlare agli uomini ed a raccontare la sapienza di quella parte del mondo che, attraverso Il Mahabharata, il Ramahiana, il Rihveda, testi sacri antichissimi più di quattro mila anni fa, avevano affascinato l'umanità tutta. Ora i segni di quella saggezza sono crollati come se qualcuno avesse voluto dire: È ora di svegliarsi e di tornare alla realtà. Non è più tempo di miti e di favole. S i andava in Nepal per ammirare il prodigio di quella natura che sembrava fatta proprio per l'uomo, per illuderlo e farlo compiacere dell'altezza di quella montagna, l'Everest, che sembrava proprio molto stabile e solida, fatta per toccare il cielo e far pensare che era a portata di mano. Niente di tutto questo! Come nell

25 aprile, Festa nazionale. 70° anniversario della Liberazione

► 25 aprile - Festa nazionale (tratto da Anpi News n. 160 – 21/28 aprile 2015) Mancano pochi giorni al 25 aprile, la festa più cara a tutti noi, e particolarmente cara quest’anno, che ricorre il 70° della Liberazione. Siamo da sempre contrari ad ogni tipo di ritualità; ed è certo che anche in questa occasione cercheremo di alzare il tono, rendendolo più “alto”. Prima di tutto, non dimentichiamoci che in ogni occasione di questo tipo, è doveroso il ricordo di tutti coloro che hanno combattuto per la libertà e ci hanno lasciato, allora o negli anni a seguire. A tutti loro, ed ai loro cari, un affettuoso abbraccio. In secondo luogo (e non c’è alcuna contraddizione), la memoria ci deve aiutare a ricordare la bellezza del momento della Liberazione: quel giorno e quei giorni in cui ci fu “Liberazione”, fu gioia, entusiasmo indicibile, per la fine della guerra, della dittatura, della infamia, del sopruso. Per ricordarlo, quel momento grandioso e felice, abb

Cake designers di Calabria per battere il guinness della torta più grande del globo

C ontinua l'avventura dell'Associazione Nazionale Cake Designers Italia che tra qualche mese proverà a realizzare la torta decorata più grande del mondo e battere il primato attualmente detenuto da un dolce di 120 metri quadrati realizzato in Inghilterra. Per ora, quella tenutasi negli ultimi giorni di marzo al MiCo di Milano, nell'ambito del Cake design festival, uno degli eventi di lancio di Expo 2015, è stata solo un'anteprima, una prova generale in preparazione della gara vera e propria di metà ottobre. In una maratona di due giorni, 175 cake designers coinvolti nell'iniziativa, provenienti da tutta Italia e suddivisi in team regionali, hanno proposto i loro progetti in scala mignon, poi selezionati da una giuria, e quindi assemblati in una unica miniatura di 7 metri, a base di pan di spagna, dell'intero Stivale. Solo la diciassettesima parte del mega dolce – più o meno intorno ad una tonnellata, almeno 12 mila le porzioni - che invece sarà realizzato

Come si riscatta l'economia calabrese

Gaetanina Sicari Ruffo In Calabria vige il silenzio e abbiamo dovuto apprendere dai giornali nazionali come è iniziato il riscatto dell'economia pulita e senza taglieggiamenti nella nostra regione, a partire dalla Locride, cioè da quei territori più inquinati dalla presenza della malavita, che ora probabilmente ha pensato di svernare in altri lidi più redditizi, a nord ed altrove. Abiti e tessuti in lana bio e ginestra, sono prodotti dalla azienda Cangiari (cambiare), sorta nella Locride qualche anno fa per iniziativa del vescovo Giancarlo Maria Bregantini e sostenuta dalla volontà di giovani desiderosi di riscatto. Ora fattura 4,5 milioni e dà lavoro a 100 persone. Non solo a Gioiosa, ma pure a Chiaravalle, in provincia di Catanzaro, ci sono altri laboratori che sono un miracolo: nelle coop che sono sorte si tessono negli antichi telai motivi grecanici e bizantini, a rosa greca, occhio di pernice, croce di Malta che hanno suscitato l'entusiasmo di Santo Versace. Il

Vengono dal mare

di Carmelina Sicari C'è un curioso dibattito in quest'ultima ora in cui lo spettatore impotente cerca di orientarsi per trarne, per dirla con il Manzoni, qualche sugo. Ed è se c'è pericolo dal mare, se gli eventuali aggressori vengano dall'interno delle aree metropolitane o dal mare, giacchè dal mare vengono i profughi che bisogna accogliere e accudire. Io provengo da una civiltà millenaria marinara e noi sappiamo che tutto viene dal mare. I greci riconoscendo la loro condizione dopo un viaggio interminabile nel cuore dell'Asia, all'apparire delle coste, gridarono ad una sola voce 'Thalatta, thalatta'. Noi ci riconosciamo nel rischio che vivere sulle coste comporta. La mia stessa generazione riconosce due elementi che le vengono dalla memoria collettiva, il maremoto del 1908, e le agili barche turchesche che venivano immediatamente riconosciute nelle loro scorribande sulle coste, tanto che ancora resta il grido: Mamma, li turchi. Vengono dal mare.

Oltre il quotidiano

di   Gaetanina Sicari Ruffo A Reggio Calabria, la condizione civile ristagna e non ci sono fermenti vitali d'impegno, espressioni di una volontà di rinascita e di una riproposizione in termini di rilancio occupazionale e culturale. Cosa succede allora? Si riscoprono alternative che finora erano sottaciute: le società esoteriche che evidentemente convogliano il malcontento individuale per la cosa pubblica e avviano verso altre direttive. Una fra tutte sta registrando un boom di iscrizioni: il centro Helios della Fraternità Universale in città, un ramo della scuola Raynaud de la Ferrière , che si ispira alla teoria teosofica occidentale, non orientale: questo la distingue da altri indirizzi similari. Qualche richiamo storico non guasta. Serge Raymond de la Ferrière, nato a Parigi nel 1875 e morto a Nizza nel 1962, reggente dell'Ordine di Aquarius, lascia l'Europa nel 1947 e si trasferisce nel Venuezela. A Caracas crea la Grande fraternità Universale (GFU) con il pri

Calabresi illustri. Oggi, 18 febbraio 2015, ricorre il centenario della morte di #CostantinoArlìa

Cento anni fa, il 18 febbraio 1915, a Firenze, all'età di 86 anni, moriva Costantino Arlìa, illustre filologo calabrese. Era stato magistrato e poi funzionario del Ministero di Grazia e Giustizia. Ma aveva dedicato gran parte della sua vita allo studio della lingua italiana. Una passione forte ed una competenza filologica e lessicografica, che lo avevano portato a diventare accademico della Crusca. Nato ad Aiello Calabro (Cs) nell'agosto 1828, si forma al seminario di Tropea. Dopo un periodo da autodidatta, prosegue gli studi a Napoli dove si laurea in giurisprudenza. Iniziata nel 1861 la carriera in magistratura come Procuratore del Re presso il Tribunale di Ivrea, passa come funzionario al Ministero di Grazia e Giustizia, prima a Torino, e poi a Roma. Dimessosi per motivi di salute dall’incarico ministeriale, si trasferisce agli inizi del 1891, a Firenze, dove trascorre la parte finale della vita, insieme alla moglie. Di lui si parla nell'Enciclopedia Italiana Tr

All'Expò di Milano, la torta più grande del mondo. Che parla anche calabrese

SARà la torta scolpita più grande del mondo. Un mega dolce a forma di stivale, per raccontare un po' tutta Italia, la sua cultura, i suoi monumenti più importanti, e le caratteristiche agroalimentari, regione per regione. Una sfida, ideata dall'associazione nazionale Cake Designers Italia, che peraltro ha appena ottenuto il patrocinio di Expò, per tentare di battere l'attuale primato detenuto da una torta di 120 metri quadri realizzata in Inghilterra. L'appuntamento è per il prossimo 15 ottobre nella città meneghina. La macchina organizzativa è già in movimento, e avrà la prova generale già tra qualche settimana al Cake design festival, a Milano dal 27 al 29 marzo prossimi, uno degli eventi di lancio di Expo 2015. Per la Calabria, due le squadre, provenienti da diverse località della regione. Le artiste che si cimenteranno in questa dolce prova si chiamano Emanuela Rossi, Floriana Crucitti, Mariangela Zaccaro, Alessia Saporito, Anna Alecce, Filomena Tucci, Matild

Sull'attentato di Parigi

GaetaninaSicari Ruffo Nei giorni scorsi un drammatico attacco è avvenuto a Parigi nella redazione di Charlie Hebdo. Siamo stati, tutti noi occidentali, in ansia e mesti per la morte dei giornalisti e delle altre persone prese in ostaggio dai jiadisti musulmani. Abbiamo alla fine trovato la determinazione di affermare i valori dell'illuminismo francese che ci ha educati e convinti della bontà della libertà di parola, pensiero ed azione e della nostra scelta d'una giustizia sociale che sia eguale per tutti: donne, uomini, bambini. Molti errori sono stati compiuti in passato più per debolezza che per calcolo, ma non possiamo accettare che si trapianti qui da noi la sudditanza della politica alla religione, la schiavitù o la cancellazione delle donne, l'educazione dei piccoli alla violenza, la copertura di misfatti che i video hanno da tempo evidenziato, compiuti dai tagliatori di teste. Respingiamo tutto ciò e rinnoviamo  i nostri valori di uguaglianza, libertà e giusti

Je suis Charlie. Una riflessione di Carmelina Sicari

di Carmelina Sicari Quella volta che Italo Falcomatà mi salvò dalla fatwa che pendeva sul capo dello scrittore Ruschdie, può essere un commento, accorato, al terribile misfatto di Parigi.  Esso è un misfatto di sangue e di ideali.  Ma dunque sempre sul confine della libertà di espressione, mi ero riproposta di parlare di Ruschdie, per i cui V ersetti s atanici, era stata lanciata una terribile fatwa. Lo feci, un po' contando sulla perifericità della mia condizione, devo confessare, ad un'emittente locale, presso cui mi ostinavo a parlare di libri. Ho avuto sempre una passione per gli eretici, libri o idee che siano, tanto che anni dopo, ritentai l'impresa leggendo a tappe, G omorra dato che anche Saviano era stato colpito da un'altra fatwa. Non avevo finito di registrare che ecco squilla il telefono ed una voce minacciosa chiede di me. Il tecnico, sempre lo stesso in anni di collaborazione, poverino, che mi aveva saggiamente ammonito che tanto di libri nessun

Una notizia a sorpresa

Gaetanina Sicari Ruffo Giorni scorsi, tra le valanghe di disgrazie, alluvioni ed occupazioni inquietanti di case che sembrava non dovessero più finire, mi ha sorpreso una piccola notizia economica, buttata lì per caso, una delle tante a cui si deve appena uno sguardo, prima d'immergersi nel magone che ti torna a prendere, senza darti pace, quando apprendi della scena quotidiana. L'articolo titolava: “ Un laboratorio al via per tutti quelli che credono si possa crescere anche nelle avversità”. Mi sono stropicciata gli occhi, perchè pensavo ad uno scherzo. Ma, guarda, quando nessuno ci crede più! Chi era che pensava di crescere contro tutte le avversità e di riuscirci? Ho letto bene fino in fondo. Mi veniva da ridere, ma non era uno scherzo. Il giornalista esordiva: La crisi è una ricchezza. Quello che sembra un paradosso è alla base di una nuova filosofia che sta facendo nuovi proseliti su scala globale ecc. ecc. Era come se ci fosse stato scritto: Trovato il rimedio alla

Storia. Per i 70 anni della morte del Partigiano Giacomo Ulivi

Giacomo Ulivi (foto da Wikipedia) No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto  sapere ! Da Lettera agli amici, di Giacomo Ulivi, partigiano, di cui ricorre oggi il settantesimo anniversario della morte avvenuta a Modena, in Piazza Grande, il 10 novembre 1944 . Qui la biografia di Ulivi ; Qui il testo della lettera . Il Quotidiano della Calabria 11 novembre 2014, pag. 40 70esimo anniversario della morte del giovanissimo partigiano Giacomo Ulivi «No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!». La frase è estrapolata da una lettera di Giacomo Ulivi, uno studente universitario, di soli 19 anni, assassinato dai fascisti proprio 70 anni fa. Era il 10 novembre del 1944 , quando fu fucilato nella piazza Grande di Modena, insieme ad Alfonso Piazza ed Emilio Po. Ulivi era nato il 29 ottobre de

La nuova Calabria che non c’è

di Francesca Canino  (da Il Quotidiano del Sud del 27 ottobre 2014, pag. 42) CARO direttore, sul Quotidiano di venerdì 24 ottobre scrivi che «il traguardo raggiunto dalla città dei Sassi dimostra che un altro Sud è possibile» e ti chiedi subito dopo: «la Calabria potrebbe essere, quindi, diversa da quella che è oggi? C’è un futuro per questa terra? E, soprattutto, quale potrebbe essere la chiave di volta?». Il dibattito si è aperto all’indomani della scelta di Matera come capitale europea della cultura per il 2019 e ad esso hanno già dato il proprio contributo i soliti noti intellettuali calabresi con argomentazioni “trite e ritrite”. Da decenni si parla delle bellezze della nostra terra, delle risorse, della storia, dell’arte, dei riti e finanche della cucina come possibili “volani” di sviluppo. Non c’è occasione in cui non si ripete sempre la “solita solfa”: “Povera Calabria, terra bella e ricca di risorse di ogni genere, ma disgraziata e ingrata con i suoi figli” co

Focolarini. Secondo mandato per la calabrese Maria Voce

ROMA – Maria Voce, presidente uscente dei Focolari, è stata rieletta stamattina, 12 settembre, nel corso dell'Assemblea generale del Movimento che si sta tenendo a Roma dal primo settembre e che proseguirà sino al 28 del mese. L'elezione è avvenuta al termine di tre giorni di ritiro spirituale. Maria Voce, dunque, è stata scelta per la seconda volta da circa 500 partecipanti da tutto il mondo. come guida per i prossimi 6 anni. Era stata eletta la prima volta nel luglio 2008, dopo la morte di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento, deceduta nel marzo dello stesso anno. Nata ad Aiello Calabro (Cs), nel luglio 1937, Mariella - come un po’ affettuosamente tutti la chiamano in paese - è nei Focolarini dal 1959. Da allora, la sua vita viene capovolta, e il fine diventa Dio. Dal ’64 al ’72 vive con i focolari in Sicilia; dal ’72 al ’78 lavora nella segreteria della Lubich e dal 1978, per dieci anni, vivrà a Istanbul. Prima della chiamata di Dio, si era laureata in legge ed è stata la

Quando il cannone tuona e rugge Marte...

Salute. manifesto per i diritti dei malati oncologici. Firma la petizione!

Il Manifesto per l’uguaglianza nell’assistenza  ai pazienti oncologici e contro la migrazione sanitaria Il Manifesto per i diritti dei pazienti oncologici è un documento programmatico promosso da Salute Donna onlus insieme ad altre Associazioni di pazienti oncologici all’interno della campagna di sensibilizzazione “La Salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Il Manifesto nasce con l’obiettivo di accendere i riflettori sulle difformità tra le Regioni nell’assistenza ai pazienti oncologici che alimentano il fenomeno della migrazione sanitaria dal Sud verso il Nord e, dopo l’entrata in vigore della Direttiva europea 2011/24/UE sull’assistenza transfrontaliera, anche dall’Italia verso altri Paesi europei, con gravi disagi per le famiglie. Il Manifesto è stato presentato ufficialmente in occasione di un Forum istituzionale che ha visto la partecipazione di parlamentari di maggioranza e opposizione, stampa nazionale e associazioni pazienti. Guarda il materiale dell’

A proposito della processione di Oppido Mamertina

Gaetanina   Sicari Ruffo Il problema è molto più serio di quanto non appaia, non è un'eccezione. In Calabria ci sono culti religiosi che ancora risentono d'un retroterra in cui il sacro si confonde con il pagano. Non dico tutti, ma un buon numero sono considerati espressione non d'una autentica professione di fede cristiana, allineata all'istituzione cattolica, ma una formula folkloristica di sapore locale, quasi per una vagheggiata evasione che ha il lontano colore del sentimento religioso. Nessuna meraviglia quindi che ad Oppido ci sia stato l'inchino d'un simulacro sacro al boss locale. Ci sono molti altri esempi degli anni trascorsi in cui le processioni sono state sponsorizzate dalla malavita organizzata con il beneplacito degli esponenti religiosi che confondono gli interessi personali dei mafiosi con il fervore religioso e la loro presunta conversione. Le espressioni della fede sono strumento per questi individui per accattivarsi il consenso popolar