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A proposito di Meridionalismo

di Gaetanina Sicari Ruffo Ritorna il dibattito sulla questione meridionale, richiamato dal programma d'uno dei cinque punti del Governo e dal federalismo che sarà prossimamente varato. Di tutto c'è bisogno tranne che di ulteriori chiacchiere che facciano pensare che tutto si risolverà facilmente e che una nuova stagione felice è alle porte. Proprio per prepararsi ad affrontare una tematica così spinosa e malvista, per conto dell'Editore Rubbettino, nella duplice circostanza del decennale della morte del suo fondatore Rosario e della ricorrenza dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia, ha avuto inizio oggi, all'Università Luiss di Roma e continuerà domani, nella sede di Soveria Mannelli, un convegno dal titolo: La prospettiva del meridionalismo liberale. Politica, Istituzioni, Economia e Storia a cui prenderanno parte studiosi noti e meno noti che si occupano di politica e di programmazione. L'auspicio è che non ci si fermi solo a riassumere i temi, tante

Difendi l'Italia del tuo Cuore. Dal 4 al 31 ottobre 2010 un sms per sostenere la campagna nazionale di raccolta fondi

DIFENDI CON IL FAI L'ITALIA DEL TUO CUORE “ L’Italia è il Paese più bello del mondo ”. Quante volte abbiamo sentito urlare al mondo questa frase da persone e in occasioni diverse? Eppure ogni giorno assistiamo a esempi clamorosi di  speculazione edilizia , e  abusivismo edilizio , la reiterazione di  proposte di legge  nel tentativo di smontare il sistema normativo italiano sulla tutela del patrimonio culturale e ambientale,  tagli ai fondi  destinati alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, casi di  cementificazione selvaggia , progetti per  faraoniche opere pubbliche  di grande impatto mediatico che fagocitano le risorse e i fondi necessari alle opere strategiche su piccola scala. E questo me lo chiami amore? Dimostra nel concreto di amare il tuo Paese, sostieni la nostra campagna nazionale di raccolta fondi.  Difendi insieme a noi l’Italia del tuo cuore . Dal 4 al 31 ottobre 2010 invia un SMS  del valore di  2 euro  al numero 45504 da ogni cellulare personale Tim, Vodafon

Nicola Zitara. Rassegna stampa sulla morte del giornalista e scrittore meridionalista

Il Quotidiano 3.10.2010 Venerdì scorso è morto un tale che, quando Bossi neppure esisteva, aveva già le idee chiare sull’Unità d’Italia: è stata un danno, ma per il Sud. Il punto di vista è azzardato ma, si badi, ha dalla sua scuole di pensiero di antico lignaggio e di robusta bibliografia. Per dire, in breve, che quel punto di vista della nostra storia non è suffragato, per quanto opinabile, dal nulla cosmico su cui, invece, poggiano le tesi (?) di Bossi e soci che, ciò nondimeno, imperversano sui quotidiani nazionali e in tutte le televisioni. Addirittura, Zitara sosteneva, documenti (non ciance) alla mano, che l’Unità d’Italia “è stata la causa principale dei mali che affliggono il Meridione”. Insomma se Bossi (e dietro a lui molti dei cosiddetti poteri forti) oggi disdegna il Sud e sostiene che senza il Sud l’Italia ci guadagna, al Sud non mancano meridionalisti temprati e colti che, a parti rovesciate, sostengono l’esatto contrario. Questi ultimi però restano, assieme alla loro

E' morto Nicola Zitara, studioso meridionalista

Nicola Zitara Ieri sera, venerdì 1 ottobre, intorno alle 19, dopo una lunga malattia, è morto Nicola Zitara, meridionalista, scrittore e giornalista, zio dello storico dell'arte Gianfrancesco Solferino.  Qui di seguito, tratto dal gruppo FB su Zitara, una nota biografica. *** Studioso meridionalista, autore di numerosi saggi tra cui "L'Unità d'Italia: nascita di una colonia" e "Memorie di quand'ero italiano". È uno dei principali esponenti della classe culturale meridionalista che vede nella rinascita di uno Stato duosiciliano indipendente l'unica alternativa efficace alla risoluzione dei problemi del Sud. Nato a Siderno (Reggio Calabria) da Vincenzo, oriundo amalfitano, e da Grazia Spadaro, di famiglia siciliana, compie gli studi classici a Locri e quelli universitari a Napoli. Dopo la laurea in giurisprudenza lavora per molti anni nell’azienda commerciale del padre per poi trasferirsi a Cremona quale insegnante di diritto ed economia. Rientr

"Il voto alle donne" della scrittrice Sicari Ruffo, tra i premiati del concorso letterario internazionale Archè

Sabato 25 settembre presso il Museo Storico dell'Aeronautica Militare alle ore 15,30 si è tenuta la Cerimonia conclusiva della VIII Edizione del Concorso Letterario Internazionale Archè “Anguillara Sabazia Città d’Arte 2010”. Tra i vincitori del Premio Selezione Saggistica Edita, c’è la scrittrice e giornalista Gaetanina Sicari Ruffo (collaboratrice di questo Blog), per il libro “Il voto alle donne” La lunga lotta per il suffragio femminile tra Ottocento e Novecento (Mond&Editori). Un importante riconoscimento Nella motivazione, che riportiamo integralmente,   “La Giuria ha inteso conferire questo riconoscimento che intende premiare gli autori distintisi per l’alto interesse culturale, forza narrativa e comunicativa. Una valida testimonianza della vitalità della odierna saggistica italiana” . Leggi i post precedenti: http://brunopino.blogspot.com/2010/02/il-voto-alle-donne-il-25-febbraio.html http://brunopino.blogspot.com/2010/02/il-voto-alle-donne-un-viaggio.html Link: Il

Giornate Europee del Patrimonio 2010. Gli appuntamenti di sabato 25 e domenica 26 settembre in Calabria

Il Quotidiano della Calabria 24.09.2010 Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere

Un'altra Calabria è possibile sull'esempio di Riace

di Gaetanina Sicari Ruffo Riace, lo stesso paese della fascia ionica,vicino Locri, da dove provengono i Bronzi magnogreci,è in questi giorni oggetto di analisi da parte della stampa nazionale ed internazionale. Cosa è successo di così importante da sorprendere? Pur essendo povero ed arroccato il paese, notoriamente lontano dai grandi traffici e dalle istituzioni, è un territorio calabrese semplicemente in controtendenza, quello da cui si potrebbe partire per un'alternativa valida per tutta la regione. In breve ecco l'antefatto. Nel luglio del '98, il sindaco Domenico Lucano ha accolto nel suo comune 300 immigrati di varie etnie che vi erano sbarcati e li ha ospitati, donando loro le abitazioni abbandonate  ed ha pensato d'insegnare loro pure i mestieri tradizionali del luogo e farli partecipi a pieno titolo della cittadinanza. Insomma ha rivitalizzato un paese che sembrava destinato a sparire come tanti altri. Tutto il contrario di quello che è successo con gli immigrat

Giornate Europee del Patrimonio 2010. Appuntamento domenica 26 settembre a Serra D’Aiello (Cs) per i tesori di Temesa

SERRA D'AIELLO (Cs) - Tra gli eventi previsti per le Giornate Europee del Patrimonio, edizione 2010, ideate nel 1991 dal Consiglio d'Europa, ci sarà - per quanto riguarda il comprensorio del basso Tirreno cosentino - anche un appuntamento di indubbio interesse culturale che avrà luogo a Serra D'Aiello (Cs). La giornata di domenica 26, dedicata alla antica città di Temesa, è organizzata dalla Provincia di Cosenza, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, il Comune di Serra ed il Gruppo archeologico Alybas. Il programma prevede, come ci ha anticipato l'ing. Francesco Froio, presidente di Alybas, una visita guidata, in mattinata, nel centro storico di Serra delle chiese e dell'Antiquarium, e del Parco Archeologico. Non si terrà, come inizialmente annunciato, la mostra dei reperti provenienti dal tempio di Imbelli. L'esposizione dei reperti, già restaurati e a disposizione del gruppo Alybas, avverrà invece nei pross

Mauro De Mauro: son passati 40 anni. A "La Storia siamo noi" (Raidue) la misteriosa scomparsa del cronista avvenuta a Palermo il 16 settembre 1970

da Giornalisti Calabria Mauro De Mauro “La Storia siamo noi” presenta oggi, alle 23.30 su Rai2, “Sparire a Palermo. Il caso De Mauro” di Cristina Fratelloni. 16 settembre 1970, Palermo: il giornalista Mauro De Mauro, sparisce. “Un affare di Stato”: dietro la scomparsa del  cronista di punta del quotidiano L’Ora di Palermo, c’è un intrigo e un mistero. Ma non si tratta del solito caso di “lupara bianca”, come tanti nella storia della Mafia. A quarant’anni dalla scomparsa, “La Storia siamo noi” di Giovanni Minoli ricostruisce un giallo che si snoda per quattro decenni, e che tocca alcuni dei più inquietanti misteri d’Italia. Un mistero che vede protagonista Mauro De Mauro: 49 anni, giornalista notissimo a Palermo, dove, con il suo giornale, è da sempre in prima linea contro la mafia. Mauro De Mauro, nato a Foggia il 6 settembre 1921, è stato probabilmente assassinato dalla mafia in seguito alle sue inchieste sulla morte del presidente dell’Eni, Enrico Mattei, una trama che si è intre

Minacce, 'ndrangheta e giornalismo in terra di Calabria

Riceviamo e pubblichiamo di Ferdinando Piccolo "Taniche di benzina sul balcone di casa, auto fatte saltare in aria o crivellate di proiettili, intimidazioni via citofono, foto di figli nel passeggino accompagnate da lettere di avvertimento. È difficile per chi non vive e lavora in Calabria farsi un’idea di cosa voglia dire essere cronisti (e magistrati, carabinieri, poliziotti) in una regione dove quello che sarebbe inaccettabile per qualunque giornalista diventa la quotidianità. Ma anche chi vorrebbe leggere di questa realtà e documentarsi fa molta fatica, perché le notizie calabresi raramente escono dai confini regionali. Agostino Pantano, Ferdinando Piccolo. Giuseppe Baglivo, Michele Albanese, Gianluca Albanese, Antonino Monteleone, Angela Corica, Agostino Urso, Lucio Musolino, Riccardo Giacoia, Saverio Puccio, Giovanni Verduci, Michele Inserra, Giuseppe Baldessarro, Guido Scarpino, Pietro Comito, Leonardo Rizzo, Filippo Cutrupi: Sono solo alcuni dei giornalisti e dei blogger c