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L'Armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943

Alle 19.42 dell’8 settembre 1943, dai microfoni dell’Eiar, il maresciallo Badoglio annunciava all’Italia la resa firmata a Cassibile il precedente 3 settembre.   Da Wikipedia, l’enciclopedia libera Antefatti Nella prima metà del 1943, in una situazione generale di grave preoccupazione indotta dall'opinione sempre più condivisa che la guerra fosse ormai perduta e che stesse apportando insopportabili danni al Paese, Benito Mussolini, capo del fascismo, operò una serie di avvicendamenti che investì alcuni dei più significativi centri di potere e delle alte cariche dello Stato, rimuovendo, tra l'altro, alcuni personaggi che reputava ostili alla prosecuzione del conflitto accanto alla Germania o più fedeli al Re che non al regime. Secondo alcuni studiosi, fu a seguito a tali sostituzioni, reputate come atte a rafforzare il regime in crisi di consenso se non apertamente ostili al Quirinale (dal quale giungevano da tempo segnali critici occulti nei confronti del governo), che Vittorio

Beirut 2 settembre 1980. Spariscono nel nulla Italo Toni e Graziella De Palo, due giornalisti italiani

Dal sito www.toni-depalo.it La mattina del 2 settembre 1980 Italo Toni e Graziella De Palo, due giornalisti che sono da 10 giorni a Beirut per documentare le condizioni di vita dei profughi palestinesi e la situazione politico-militare della sfortunata nazione, escono dal loro albergo per recarsi, con una jeep del Fronte Democratico Popolare per la Liberazione della Palestina, nei pressi del castello di Beaufort, su una delle linee di fuoco che li oppone agli israeliani ed ai loro alleati. Lui è un professionista di lunga esperienza, profondo conoscitore dei problemi del Medio Oriente e redattore dei “Diari”, una catena di giornali regionali che l'editore Parretti in quegli anni sta lanciando in Italia; lei una giovane e coraggiosa collaboratrice di “Paese Sera” e de “L'Astrolabio”, la testata fondata e diretta da Ferruccio Parri, dalle cui colonne denuncia e documenta i traffici internazionali d'armi che avvengono in violazione degli embargo sanciti dall'Onu contro naz

Il 23 agosto 1927 venivano giustiziati gli italiani Sacco e Vanzetti

Il 23 agosto del 1927 venivano giustiziati sulla sedia elettrica, nel Massachusetts, gli anarchici italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Erano giunti negli Stati Uniti giusto un secolo fa, nel 1908. I due vennero arrestati, processati e giustiziati con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill». Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagionava i due. Nel 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti. da Wikipedia, l’enciclopedia libera Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 – Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Charlestown, 23 agosto 1927) furono due anarchici italiani. Sacco di professione faceva l'operaio in una

12 agosto 1944. L’Eccidio di S. Anna di Stazzema

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera I primi di agosto 1944, Sant’Anna di Stazzema era stata qualificata dal comando tedesco “zona bianca”, ossia una località adatta ad accogliere sfollati: per questo la popolazione in quell’estate aveva superato le mille unità. Inoltre, sempre in quei giorni, i partigiani avevano abbandonato la zona senza aver svolto operazioni militari di particolare entità contro i tedeschi. Nonostante ciò all’alba del 12 agosto ’44, tre reparti di SS salirono a Sant’Anna, mentre un quarto chiudeva ogni via di fuga a valle, sopra il paese di Valdicastello. Alle sette il paese era circondato. Quando le SS giunsero a Sant’Anna, accompagnati da fascisti collaborazionisti che fecero da guide, gli uomini del paese si rifugiarono nei boschi per non essere deportati, mentre donne vecchi e bambini, sicuri che nulla sarebbe capitato loro, in quanto civili inermi, restarono nelle loro case. In poco più di tre ore vennero massacrati 560 innocenti, in gran parte bambini, don

Caso "Provincia Cosentina". Il Sindacato dei giornalisti calabresi chiede chiarezza sulla vicenda e sul destino dei lavoratori

Comunicato Stampa FNSI-SGC COSENZA – Sempre più drammatica la situazione al quotidiano “La Provincia Cosentina”, da mercoledì scorso assente dalle edicole. L’ultima notizia sarebbe la revoca dell’esercizio provvisorio che il giudice fallimentare del Tribunale di Cosenza, Giuseppe Greco, aveva affidato alla curatrice Maria Luisa Campise, coadiuvata dai consulenti Pisani e Sposato. Ad avanzare, al presidente del Tribunale di Cosenza, Antonio Madeo, formale richiesta di nomina di un amministratore giudiziario, era stato l’amministratore unico della società editrice “Il Mezzogiorno srl”, Pietro D’Anello, portando i libri societari in Tribunale. Decisione, questa, motivata da D’Anello “al fine di evitare il probabile fallimento della società il Mezzogiorno srl come conseguenza dello stato di crisi finanziaria derivante dalla manifesta impossibilità dei soci alla ricapitalizzazione dell’impresa ed alla mancata volontà di cedere le quote di capitale sociale alle condizioni proposte dai vari

Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria insedia un Dipartimento per monitorare la regione. Uffici Stampa, occasione da non perdere

COMUNICATO STAMPA della FNSI-SGC REGGIO CALABRIA - Insediato il Dipartimento Uffici Stampa del Sindacato dei Giornalisti della Calabria. Presieduto dal segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente la Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, e coordinato dalla vicesegretaria regionale Tiziana Murgia, il dipartimento è composto da consiglieri regionali e nazionali degli istituti di categoria e giornalisti che operano negli uffici stampa. L'insediamento del dipartimento rappresenta l'avvio di un'attività di supporto per tutti i giornalisti che operano nel settore dell'informazione delle pubbliche amministrazioni, l'importante tappa di un percorso intrapreso nel campo della tutela dei lavoratori che operano in un settore specifico e delicato. In particolare, il dipartimento si occuperà, in una prima fase, del censimento del territorio calabrese, al fine di sensibilizzazione delle amministrazioni pubbliche

SGC-FNSI: in ferie dal 4 al 26 agosto

Riceviamo e pubblichiamo Comunicato SGC-FNSI Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria comunica che i propri uffici e quelli dell’Inpgi e della Casagit, ospitati presso la Sede di Via Biagio Camagna 28 a Reggio Calabria, resteranno chiusi per ferie estive da Lunedì 4 Agosto a Martedì 26 Agosto. Tutte le attività riprenderanno Mercoledì 27 Agosto.

Il Sindacato dei Giornalisti Calabresi solidale con Pantano

Riceviamo e pubblichiamo Comunicato stampa SGC-FNSI REGGIO CALABRIA – “Sempre più spesso, in Calabria, gli operatori dell’informazione vengono presi di mira col chiaro intento di voler mettere loro il bavaglio”. Nell’esprimere la piena solidarietà dei giornalisti calabresi ad Agostino Pantano, responsabile della redazione di Gioia Tauro del quotidiano “Calabria Ora”, il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, condanna, così, “l’ennesima intimidazione di chiaro stampo mafioso nei confronti della stampa”. L’intimidazione ad Agostino Pantano, cui ignoti hanno squarciato le gomme dell’autovettura parcheggiata nei pressi della redazione del giornale, aggrava infatti il pesante clima nel quale sono costretti a lavorare gli operatori dell’informazione calabrese. Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria rivolge un pressante appello alle forze di polizia affinché, al più presto, “si faccia piena luce su questo nuovo atto intimidatorio, perpetrato ai danni di un

Caso licenziamenti Telespazio Calabria. Interviene il Sindacato Giornalisti Calabria

Riceviamo e pubblichiamo Comunicato stampa della Federazione Nazionale Stampa Italiana - SINDACATO DEI GIORNALISTI DELLA CALABRIA - REGGIO CALABRIA REGGIO CALABRIA – Una televisione senza giornalisti non può pensare di continuare a fare informazione o beneficiare di contributi o concessioni pubbliche. Il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, richiama l’attenzione del presidente del Corecom Calabria, Francesco Crifò Gasparro e del presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Giuseppe Bova, sull’emittente televisiva “Telespazio”, che ha licenziato collettivamente 16 degli ultimi 24 lavoratori rimasti. Tra i destinatari dei licenziamenti figurano, infatti, gli ultimi due giornalisti che vanno ad aggiungersi ai sei licenziati lo scorso anno. Tra i redattori, l’unico non licenziato rimane, in pratica, lo stesso presidente del Consiglio d’Amministrazione, il pubblicista Tony Boemi, che ha firmato i licenziamenti e risulta assunto a tempo pieno come dir

25 luglio 1943. L'arresto di Mussolini ed il nuovo Governo Badoglio

Fonte: Roma Civica Lo sbarco in Sicilia del 10 luglio esauriva le scarse possibilità che restavano all'Italia di vincere la guerra, anche se in realtà la situazione era per l'Asse già gravemente compromessa da diverso tempo: la sconfitta di El Alamein nel novembre del 1942, contemporanea allo sbarco delle forze americane in Marocco e Algeria, aveva portato alla definitiva sconfitta in Africa, e con la perdita dell'Africa, si apriva la concreta possibilità, per le forze alleate, di aprire un fronte diretto contro l'Italia, l'alleato debole della Germania. Una situazione militare ormai allo sfascio, unita alle posizioni ormai contrarie al Duce del Fascismo della Casa Savoia, trovò uno sbocco naturale nel Gran consiglio fascista del 24 luglio, in cui - alle 3 del mattino del 25 luglio - venne approvato l'ordine del giorno Grandi (con 19 voti su 28). Il nocciolo della proposta Grandi era la richiesta per "l'immediato ripristino di tutte le funzioni statali&