di Carmelina Sicar i - direttrice di Calabria Sconosciuta Nell'annunciare l'apparizione dell'ennesimo testo di #Tolkien, postumo, # BerenAndLuthien, M ichele Mari su Repubblica con stupore constata che la saga di Tolkien, ormai è diventata cantiere infinito. A chiosare ulteriormente l'affermazione esasperata, il critico aggiunge che lo stesso è accaduto a Pascoli, a Nietzsche giacché l'ennesimo testo esce a cura del figlio di Tolkien così come è accaduto per i testi di Nietzsche e di Pascoli curati, dopo la morte dei loro autori, dalle rispettive sorelle, sacerdotesse non sempre per la verità fedeli. Ma per Tolkien la durata della saga ha a mio giudizio una ragione speciale: Il mito non può morire.