Passa ai contenuti principali

Post

Unità d'Italia. Al via la mappatura dei luoghi calabresi

Il Quotidiano della Calabria 8.01.2011

Tele d'autore, Pino Minìaci. La natura come valore

Mezzoeuro 8.11.2011

I Casi di Sara e Yara. Consigli alle adolescenti

di Gaetanina Sicari Ruffo I recenti episodi di cronaca delle due giovanissime Sara e Yara di cui si conosce della prima l'infausta conclusione, della seconda il mistero senza fine della scomparsa, hanno diffuso per tutta Italia un senso di angoscia e di smarrimento che non accenna a diminuire. È possibile si sono chiesti molti che non si possa più circolare liberamente senza guardie del corpo e che sia così difficile la salvaguardia dei più deboli esposti alla violenza? Non solo è possibile, ma attenzione al pericolo che si annida dappertutto, anche nei luoghi familiari e nelle ore impensate, perché i tempi sono mutati in peggio e la favola di Cappuccetto Rosso che ammoniva del lupo cattivo è una realtà spesso senza lieto fine.

Caso Marlane. Rifiutata la sala consiliare di Praia a Mare (Cs) per la presentazione del libro del giornalista Cirillo edito da Coessenza

Riceviamo e pubblichiamo   Comunicato stampa di Francesco Cirillo a proposito del rifiuto da parte del sindaco di Praia a Mare a concedere la sala consiliare per la presentazione del libro sulla Marlane. “Le comunichiamo la ns indisponibilità ad autorizzare l’utilizzo della Sala consiliare per le finalità richieste. Firmato il sindaco dott. Carlo Lomonaco”. Con queste due righe il sindaco di Praia a  Mare, ha comunicato in data odierna il rifiuto a concedere la sala consiliare. Il sindaco di Praia a Mare, Lomonaco, pensa di allontanare dal suo comune la lettura del libro “Marlane: la fabbrica dei veleni –storia e storie avvelenate “ di Francesco Cirillo e Luigi Pacchiano, con le interviste di Giulia Zanfino e la post fazione dell’avv. Bonanni, edito dalla casa editrice Coessenza. Il rifiuto della sala consiliare, per la presentazione di un libro è un atto gravissimo e comunque anche un errore politico da parte dello stesso sindaco, in questo caso in doppia veste di sindaco ed imputato

2011, la nuova Agenda dei giornalisti della Calabria. Edita, per il secondo anno, dal Sindacato regionale, è in distribuzione gratuita a tutti gli iscritti

Fonte Giornalisti Calabria REGGIO CALABRIA – Completamente rinnovata nella veste grafica e aggiornata nei contenuti, ricca di dati, riferimenti e numeri utili per chi ha fatto dell’informazione il proprio mestiere: è arrivata l’Agenda dei giornalisti della Calabria, edizione 2011, edita dal Sindacato dei Giornalisti della Calabria. Uno strumento di lavoro versatile e funzionale: sono stati ritoccati peso e spessore, per renderla ancor più maneggevole, ma senza alleggerirne il contenuto. Elenco dei giornalisti, pubblicisti, praticanti e professionisti, iscritti all’Ordine dei Giornalisti della Calabria; il Sindacato dei Giornalisti della Calabria, con tutti i suoi riferimenti e i Gruppi di specializzazione (Ucsi, Ussi, Unci, Ungp); i Circoli della stampa; le associazioni e gli istituti nazionali di categoria, ad iniziare dalla Federazione Nazionale della Stampa e dall’Inpgi, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani: nell’Agenda dei giornalisti della Calabria, targata

Uscito il n° 49/2010 de ilfilorosso, semestrale di cultura fondato da Francesco Graziano

Per info:  http://www.ilfilorosso.it/

Presentato A Reggio "O mia bella Madu'ndrina" dei giornalisti calabresi Antonino Monteleone e Felice Manti

Di Gaetanina Sicari Ruffo È stato presentato ieri nella Sala della Provincia di Reggio Calabria, alla presenza dei due autori, l'ultimo recente saggio sulla 'ndrangheta trapiantata a Milano: O mia bella Madu'ndrina di due giornalisti calabresi: Antonino Monteleone e Felice Manti, editore Aliberti. Il libro è andato letteralmente a ruba, segno di un'attenzione dell'opinione pubblica più che mai crescente verso il fenomeno non nuovo, ma, a detta del Procuratore aggiunto  Macrì che è intervenuto, ben presente nella metropoli lombarda fin dal 1993, quando fu per la prima volta acclarato. Ora si scoprono e si approfondiscono i risvolti d'una operazione di trapianto rispetto alla cellula madre che fa di Milano non certo una succursale della Calabria, ma un centro di primo piano non solo per lo smistamento della droga, ma per tutti gli altri affari di transazione e di cooptazione persino con esponenti delle istituzioni politiche.