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19 luglio Via D'Amelio Strage di Stato. Il programma delle manifestazioni 2010 delle Agende Rosse

http://www.19luglio1992.it/

14 luglio 1970. I fatti di Reggio Calabria

LINK: I FATTI DI REGGIO (WIKIPEDIA)

"Nove dimissioni e mezzo", l'ultimo libro della giornalista Adele Cambria, edito da Donzelli

di  Gaetanina Sicari Ruffo    Un gradito ritorno quello di A. Cambria nella città natale di Reggio Calabria per presentare il suo saggio a carattere autobiografico e discorrere con tanti amici venuti a salutarla. Racconta Nuccio Barillà di Legambiente, che introduce il dibattito, le sue tante battaglie su numerosissimi giornali: Paese Sera, L'Espresso, Effe, Noi Donne, L'Unità in difesa della libertà individuale  e di tante altre cause importanti socialmente e storicamente in anni difficili di trasformazione. Lei sempre in frontiera a costruire e diffondere idee anticonformistiche che servissero a svecchiare il paese e ad avviarlo verso traguardi aperti ed ampi. L'ufficio che s'adatta alla sua immagine  è della guastafeste proprio per provocare risposte diverse dal consueto ed mantenere un dibattito vivace e progressista. La sua collocazione dunque non è stata mai definitivamente acquisita e durevole, tanto che  più volte sono state necessarie, come dal titolo del li

Non ci metterete il bavaglio! In Italia oltre il 90 per cento di adesioni allo sciopero della Fnsi

Fonte FNSI La giornata del silenzio dell’informazione è stata fragorosa. La protesta per un disegno di legge, quello sulle intercettazioni, che penalizza e vanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e notiziari (new media inclusi) di dare informazioni sulle inchieste giudiziarie, comprese quelle della grande criminalità degli affari sporchi, oggi più di ieri non può essere ignorata dal Governo e dal Parlamento. La straordinaria adesione, ben oltre il 90 per cento, allo sciopero indetto dalla Fnsi ha dimostrato che c’è un problema enorme posto dal ddl, fatto di censura preventiva attraverso carcere per i giornalisti e pesanti multe per gli editori, che va ben oltre qualsiasi considerazione di natura corporativa. Pochissimi giornali erano in edicola ma tutti, nei loro commenti sulle motivazioni dello sciopero, hanno ammesso che il testo di legge Alfano è sbagliato. Le ragioni del no al ddl risultano, dunque, unificanti per la professione giornalistica e assai allarmanti per

9 luglio 2010: silenzio stampa

Da Giornalisti Calabria ROMA – Se il governo ha deciso di ingranare la marcia per giungere all’approvazione del decreto legge sulle intercettazioni, fissandone la discussione in aula alla Camera per il prossimo 29 luglio (senza, dunque, aspettare settembre, come inizialmente preventivato), i giornalisti italiani non  hanno nessuna intenzione di mollare la presa. Anzi. Dopo il bagno di folla di piazza Navona, in quella che il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ha definito, a pieno titolo, “la giornata della resistenza civile del XXI secolo”, la stampa italiana ha proclamato, per il 9 luglio, la giornata del silenzio dell’informazione. “E’ un modo concreto – sottolinea Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva della Fnsi e segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria – per levare alta, ancora una volta, la protesta contro il disegno di legge Alfano che limita pesantemente la libertà di stampa e prevede sanzioni spropositate contro editori e giornalisti che danno conto

“Non sarà il crimine ad imbavagliare la stampa”. Il commento di Carlo Parisi dopo le minacce di morte al collega Pietro Comito

Fonte Giornalisti Calabria Pietro Comito REGGIO CALABRIA – Ancora un giornalista minacciato. Questa volta con una telefonata. E il “solito”, agghiacciante, avvertimento.  Al centro dell’episodio di intimidazione, l’ennesimo in Calabria – ma non solo – negli ultimi mesi, il giornalista Pietro Comito, capo servizio della redazione vibonese di Calabria Ora, attorno al quale si sono subito stretti, in un sentimento di piena solidarietà, i colleghi della testata e il Sindacato dei Giornalisti della Calabria. “E’ inaccettabile – afferma Carlo Parisi, segretario del Sindacato regionale e componente della Giunta Esecutiva della Fnsi – dover continuare ad assistere ad azioni vigliacche e criminose ai danni di chi ha soltanto una “colpa”, quella di saper fare il proprio mestiere. Il giornalista. Per di più, in una terra innegabilmente difficile”. In tempi in cui si lotta per difendere la libertà di stampa “non possiamo mollare la presa – incalza Parisi – anche di fronte a minacce ben più pe

Le Parole della Politica. "Un modo nuovo di discutere con i cittadini l'attuale situazione"

di  Gaetanina Sicari Ruffo ROMA - È stato indetto per il 9 c. m. un nuovo sciopero della categoria dei giornalisti contro il decreto delle limitazioni di stampa. Intanto a Roma, ogni giovedì, nel cortile della Provincia, a partire dalle ore 20.30, a cura del giornale La Repubblica e della nota casa editrice Laterza, risuoneranno Le parole della Politica, un modo nuovo di discutere con i cittadini l'attuale situazione politica e cercare il vero senso da dare alle parole che oggi si usano talvolta in difformità del loro consueto significato: democrazia, istituzioni, saperi, poteri, censura, amici, nemici ecc. Ho assistito alla prima serata d'inaugurazione. A parlare si sono alternati il prof. Galli dell'Università di Bologna sul tema: Politica - Antipolitica ed il prof. Canfora dell'Università di Bari su: Premier e Popolo. M'è sembrato un modo civile e moderato di esprimere giudizi e considerazioni calzanti su un argomento oggi fin troppo urlato che rischia di travisa

Iacopino il nuovo presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti

Fonte: Giornalisti Calabria ROMA – E’ Enzo Iacopino il nuovo presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Ad eleggerlo, un’ora fa, nella Sala del centro congressi “Roma eventi – Fontana di Trevi”, sono stati 79 dei 147 consiglieri nazionali presenti. Questi, in dettaglio, i risultati delle operazioni di voto (stiamo parlando del secondo turno, dopo che la prima tranche si era chiusa, in tarda mattinata, con un nulla di fatto): 79 voti – come dicevamo – per Iacopino (dunque, la maggioranza assoluta dei votanti), 58 voti per Giorgio Balzoni (giornalista politico di Rai 1), 7 voti per Stefano Sieni (giornalista de La Nazione di Firenze), 1 voto per Fiorenza Sarzanini. Due le schede bianche. Segretario uscente dell’Esecutivo nazionale dell’Odg nella “reggenza” Del Boca, Enzo Iacopino, 61 anni, calabrese d’origine (è stata Reggio Calabria a dargli i natali), romano d’adozione, è giornalista dal 1971 ed ha al suo attivo un’altra presidenza, quella dell’Associazione della stampa parlamen

Il vulcano sommerso di Capo Vaticano. «Chiamiamolo “furioso”». La proposta di Gaetanina Sicari Ruffo

di Gaetanina Sicari Ruffo   Si cerca un nome per il vulcano sommerso di quasi un   milione d'anni fa in Calabria, a 120 metri di profondità, a largo di Capo Vaticano, scoperto da una sofisticata tecnica aeromagnetica dall'Istituto   Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che ha pubblicato la notizia su Journal of Geophysical Research. Io proporrei il nome “Furioso” per il fatto che, sembra, quando era attivo, fossero   molto violente le sue eruzioni. Nessun testimone ovvio, ma le sue pietre pomici sono state trovate a circa 100 km di distanza dalla sua posizione. Sembra una favola, ma il merito va all'altissima tecnologia che oggi è più mirata che mai a definire la morfologia d'un territorio. Ci chiediamo come sia stato possibile scoprirlo. Più facile che scattare una fotografia. Il direttore del gruppo di ricerca, Massimo Chiappini ha riferito che dalle carte magnetiche dell'Italia risultava nella zona suddetta un alto livello di magnetizzazione.   Dai riscontri

Addio Saramago, Nobel scomodo

Il Quotidiano della Calabria 19.06.2010 Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere