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Villa San Giovanni ricorda il prof. Antonio Piromalli

VILLA SAN GIOVANNI ricorda ANTONIO PIROMALLI Sabato 11 aprile 2015, ore 17 presso Istituto comprensivo Giovanni XXIII V.le Ammiraglio Curzon, 34 / Piazza Valsesia LINK

Calabresi illustri. Oggi, 18 febbraio 2015, ricorre il centenario della morte di #CostantinoArlìa

Cento anni fa, il 18 febbraio 1915, a Firenze, all'età di 86 anni, moriva Costantino Arlìa, illustre filologo calabrese. Era stato magistrato e poi funzionario del Ministero di Grazia e Giustizia. Ma aveva dedicato gran parte della sua vita allo studio della lingua italiana. Una passione forte ed una competenza filologica e lessicografica, che lo avevano portato a diventare accademico della Crusca. Nato ad Aiello Calabro (Cs) nell'agosto 1828, si forma al seminario di Tropea. Dopo un periodo da autodidatta, prosegue gli studi a Napoli dove si laurea in giurisprudenza. Iniziata nel 1861 la carriera in magistratura come Procuratore del Re presso il Tribunale di Ivrea, passa come funzionario al Ministero di Grazia e Giustizia, prima a Torino, e poi a Roma. Dimessosi per motivi di salute dall’incarico ministeriale, si trasferisce agli inizi del 1891, a Firenze, dove trascorre la parte finale della vita, insieme alla moglie. Di lui si parla nell'Enciclopedia Italiana Tr

Papini e Misefari. Interventismo e pacifismo nella grande guerra

Carmelina Sicari Due espressioni compiute dell'interventismo e del pacifismo nella prima guerra mondiale, due figure emblematiche ed affascinanti. L'uno, Giovanni Papini che adottò per i suoi pamphlets lo pseudonimo di Gianfalco o Gian Falco, l'altro, Bruno Misefari originario della Calabria che fu esule a lungo.  Quanto l'Oriente è lontano dall'Occidente, così può sembrare lontana la Calabria da Firenze dove nel seno delle riviste fiorentine Lacerba, Leonardo, La voce, svolse la sua opera, Gianfalco.  Eppure entrambi sono testimoni e raggrumano una tradizione opposta, la rappresentano al più alto grado.  Gianfalco, quella bellica, dell'intervento ad ogni costo che egli condusse a partire dal 1914 su Lacerba e Bruno Misefari, quella anarchica di rifiuto totale della guerra. Entrambi però sono europei, nel senso più alto e ampio del termine. La tradizione anarchica è di per sé internazionale ma Gianfalco guarda all'Europa con un'intensità inaudit

Celebrazione virtuale del Centenario di #CostantinoArlìa #filologo per passione all'#AccademiadellaCrusca #AielloCalabro 23.08.1828 - #Firenze 18.02.1915

L'Evento celebrativo virtuale su Google Plus e su Facebook  per il 18 febbraio 2015. Qui di seguito, un articolo dello scorso anno. Qui di seguito, alcune voci riguardanti il giornalismo, tratte dal Lessico dell'infima e corrotta italianità di Costantino Arlìa e Pietro Fantani,  Carrara editore (terza edizione), Milano 1890.

Anniversario del Conservatorio musicale Francesco Cilea. Cerimonia a Palmi

Gaetanina Sicari Ruffo Continuando le tradizioni che danno lustro ad una terra, il 28 novembre si celebrerà il 50° dell'anniversario della fondazione del Conservatorio F. Cilea di Reggio Calabria. Per questo evento che chiude l'anno intitolato all'illustre conterraneo, si terrà il 24 novembre , nel Comune di Palmi, alle ore 11, una conferenza stampa in collaborazione con le Poste italiane che rilasceranno un annullo ed il Conservatorio stesso che intende ricordare l'evento. La commemorazione vuole essere contemporaneamente un richiamo ad accendere la memoria dell'illustre musicista Francesco Cilea (Palmi 1866-1950 Varazze). Le sue opere: Arlesiana, Adriana, Gloria sono conosciute in tutto il mondo e il suo amore per la musica ed il teatro costituisce una pietra miliare nell'arte compositiva per indagare la sensibilità delle coscienze e la possibilità di toccare corde inedite d'espressione. La sua terra natale lo ricorda nell'immediato, ma è

Anniversari. Il 12 novembre del 1975 moriva #NandoAloisio. Uno dei più popolari dirigenti delle associazioni degli emigrati italiani in Argentina

Il ritaglio de  L'Unità  del 15 novembre 1975 in cui si annuncia la scomparsa del sindacalista Qui di seguito, due poesie, del compianto Peppe Verduci e di Franco Pedatella dedicate a Nando Aloisio (Aiello 28 aprile 1923 - Buenos Aires 12 novembre 1975). A breve, se riusciremo a terminarlo, dovrebbe essere ospitato un nostro contributo su Aloisio nel secondo volume di "Calabria Migrante" edito dal Centro Studi Migrazioni dell'Icsaic. Nando Aloisio Il fondatore del Comunismo Aiellese di Peppe Verduci D’Aiello trasmigrasti in Argentina; Pioniere nell’America Latina; Fulgida guida nel tuo paesello, Laddove tutto rosa e tutto bello A te sembrava, nella giovinezza, Ai tuoi ideali davi una certezza. E dolcemente tu ci accarezzavi Per mano, al Comunismo ci portavi. Eh ! Si ! Ti seguivamo con amore Pei tuoi dettami, stretti, dentro il cuore Che tu, con insistenza propinavi, Benessere e certezza c’inculcavi. Aiello ti seguiva per incanto Perché tu riparavi

Scompare l'ultimo grande scrittore calabrese della generazione del dopoguerra: Saverio Strati

Gaetanina Sicari Ruffo Stava per compiere novant'anni ed era nato a  Santa'Agata del Bianco (R.C.) nel 1924. Dopo la seconda guerra mondiale riprese gli studi che aveva interrotti e frequentò per alcuni anni  la facoltà di Lettere dell'Università di Messina. Fu in quest'occasione che ebbe un fortunato incontro con Giacomo de Benedetti che lo incoraggiò a scrivere. Così timidamente nacque la prima raccolta di racconti La Marchesina,  nel '56 per Mondadori, cui seguirono Tibi e Tascia, La teda e poi di seguito molti altri romanzi: Mani vuote , Noi lazzaroni , Il Selvaggio di Santa Venere , Il Diavolaro , I cari parenti , fino all'ultimo: Natale in Calabria del 2006. Nel '53 si trasferì a Firenze e poi si spostò in Svizzera con la moglie fino al '64. Ritornò di nuovo in Italia e si stabilì definitivamente a Scandicci vicino Firenze. Veniva spesso nella sua terra natale cui lo legava l'affetto per i conoscenti e  gli amici. Durante uno di questi

In ricordo di Antonio Piromalli, nel decennale della morte

Gaetanina Sicari Ruffo (tratto da Calabria Sconosciuta 139-140, luglio-dicembre 2013) Sono passati dieci lunghi anni senza il Prof. Antonio Piromalli, apprezzatissimo collaboratore della presente rivista, già fondata all'epoca dal compianto primo direttore  dott. Giuseppe Polimeni. Egli aveva seguito con i suoi incoraggiamenti ed i suoi scritti il tortuoso percorso d'elaborazione per più d'un ventennio, fin dal 1978, ed i suoi contributi furono pubblicati fino a qualche anno prima della scomparsa. Originario dalla Calabria (Maropati 1920 - Polistena 2003) ha sempre rafforzato il suo legame con essa, nonostante fosse per lunghi periodi fuori, impegnato nell'insegnamento della Letteratura italiana prima all'Università di Urbino e Bologna, poi nelle Università di  Udine, Salerno, Cassino, medaglia d'oro nel 1989 dei Benemeriti della Scuola, della Cultura, dell'Arte anche per i molti importanti incarichi ministeriali che assunse per la promozione della

Anton Calabrès, il marinaio calabrese di Cristoforo Colombo

Il marinaio - che insieme ad un altro calabrese, Angelo Manetti, prese parte alle spedizioni colombiane - è da considerarsi il primo emigrato in assoluto in terra d'America. Qui altri post sull'argomento . ***. di Giuseppe Pisano (Pubblicato su Calabria Sconosciuta N° 139-140) Fu il primo calabrese a varcare l’Oceano e a mettere piede sul quel Nuovo Mondo in cui, nei secoli successivi tanti suoi conterranei lo avrebbero seguito. Si chiamava Anton Calabrés (1), marinaio, l’uomo che assieme ad altri seguì Cristoforo Colombo nel primo viaggio alla scoperta del Nuovo Mondo a bordo della Pinta. Di lui si sa poco o niente e fino ad ora il suo nome è passato inosservato, nascosto fra le pieghe della storia, dimenticato fra le pagine dei documenti dell’epoca, confuso fra quelli dei tanti che parteciparono a quell’impresa, più di 500 anni fa. Solo nel 1982 il nome di Anton Calabrés venne strappato per un attimo alle nebbie della dimenticanza quando Antonio Quinto Pisano,

Sport singolari. In Canada, il campione del mondo di hockey su tavolo è di origini calabresi

I N tutto il Nord America, ma in particolare in Canada, nel Quebec, c’è uno sport che spopola. È l’Hockey su tavolo (da non confondere con quello “da tavolo” o anche “air hockey”), di cui esistono pure diverse varianti, a seconda della tipologia di tavolo sul quale si gioca. C’è la versione di origine svedese che utilizza tavoli Stiga Play off, ma quella più diffusa in terra canadese – che si pratica su tavoli Carleco - è una disciplina che si chiama “Quebéc Table Hockey”, della quale è campione del mondo della categoria un ragazzo di origini calabresi. Carlo Bossio , nome e cognome che indicano subito l’origine geografica, è nato nell’aprile del ’70 a Montreal, dove tuttora vive con la moglie Nancy . I genitori però sono calabresi: la madre Rosaria Guidoccio di Aiello Calabro ed il papà Fioramente Bossio di Amantea , in provincia di Cosenza, emigrati a cavallo degli anni ’60. Bossio, ora, si appresta a difendere il suo primato, conquistato per sei volte consecutive, nei ca

Il ricordo di Little Tony della biografa ufficiale, la giornalista Vittoria Siggillino

La giornalista V. Siggillino a Porta a Porta  di Vittoria Siggillino Se chiudo gli occhi e ripenso alla prima volta che ho visto Antonio Ciacci, beh, un po' sorrido. Lo so oggi non si può sorridere. Oggi ti devo salutare Tony.  Non vorrei raccontare quest'ultima pagina di quella biografia scritta insieme per quattro anni, ma ti devo tanto. Piccola, impacciata e sognatrice, agli inizi della carriera giornalistica, avevo scritto un pezzo per Il Messaggero in occasione di una festa natalizia e il ciuffo più rock era fra i vips che avevano animato una notte romana da scrivere. Il giorno dopo, Little Tony, sì proprio Little Tony, mi convoca in uno sperduto studio di registrazione. Avevo attraversato Roma cambiando mille autobus. Sconvolta per il trambusto e quasi incredula, lo trovo subito dietro la porta, perfetto alle 9 del mattino, capelli sempre folti e pettinati, semplice ed elegante, serio dietro i suoi occhiali azzurri mi dice: "Piacere, sono Tony".

Il violoncellista, divenuto una star a Roma, è calabrese

di Gaetanina Sicari Ruffo Nei giorni scorsi un attentato, proprio il giorno dell'insediamento del governo, ha fatto stare in allarme e suscitato ansia in tutti gli Italiani. Un calabrese disoccupato e disperato ha compiuto il folle gesto di sparare davanti a Montecitorio. Nessuna attenuante può mai discolparlo, neppure la povertà e la perdita del  lavoro: la vita è sacra e la violenza tutta da condannare. Ora un altro calabrese, nella stessa città eterna, fa parlare di sé, ma al contrario per il suo gesto di generosità, d'allietare i passanti con la sua musica. È stato multato per aver suonato 5 minuti in più, per un tempo più lungo di quanto gli consentiva il permesso di due ore, in un luogo autorizzato. Ora 101 violoncellisti in segno di protesta contro la multa ingiusta, perché in fondo di musica si trattava e quindi di un'offerta gradita ai passanti, non d'uno strappo alle regole che poteva causare danno, hanno ripetuto il suo gesto nello stesso luogo che l

Linguistica. Un convegno all'Unical su Ferdinand De Sausurre

Il 22 febbraio 1913, a soli 55 anni, moriva Ferdinand de Saussure, conosciuto e rimpianto in quel momento come linguista che si era occupato della storia e comparazione delle lingue indoeuropee, in particolare con il suo capolavoro, scritto a 20 anni, - il Saggio sul sistema primitivo delle vocali in indoeuropeo. Tre anni dopo, due allievi ginevrini redigono un montaggio degli appunti degli studenti dalle sue lezioni di Linguistica generale, tenute a Ginevra nel 2007-2011, e lo pubblicano a suo nome: è il Corso di linguistica generale, che cambia l’orientamento delle scienze dell’uomo nel Novecento, diventando il riferimento dello strutturalismo e del post-strutturalismo. Molte iniziative scientifiche hanno ricordato e ricorderanno questo centenario. Lo hanno fatto Ginevra e Parigi, e a Ginevra lo si farà di nuovo a luglio nel quadro del 19mo Congresso internazionale dei linguisti, e altre iniziative sono previste per l’autunno. Ora tocca all’Italia. L’Università della Calabria

Calabresi Illustri. Costantino Arlìa, magistrato di professione e filologo per passione

Qui di seguito, un articolo su Costantino Arlìa, già pubblicato su Calabria Sconosciuta nel numero 133 di gennaio-marzo 2012. CALABRESI ILLUSTRI.  Costantino Arlìa, magistrato di professione e filologo per passione. Tra le pubblicazioni più note del linguista di origini calabresi, il “Lessico dell’infima e corrotta italianità”. Nella vita aveva esercitato la professione di magistrato prima, e in seguito di funzionario del Ministero di Grazia e Giustizia. Il suo maggiore interesse, tuttavia, fu per la lingua italiana. La profonda passione, e la competenza filologica e lessicografica acquisita, nonché le numerose pubblicazioni a tema, fecero di Costantino Arlìa un autorevole linguista, tanto da essere chiamato a far parte dell’Accademia della Crusca. Si deve a lui, tanto per fare un esempio, l’introduzione nel 1902 di un termine di grande fortuna come “pubblicità” al posto del francese “recláme”. Sebbene alcune fonti riportino luogo e data di nascita diversi 1 , i regist