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Visualizzazione dei post con l'etichetta EMIGRAZIONE

"Restare è come Viaggiare". Mostra fotografica collettiva all'Unical (DAM), dal 20 marzo

La mostra che sarà inaugurata il 20 marzo al DAM (Ed. Polifunzionale Unical, dalle ore 18.00) rappresenta l'esito finale del Laboratorio di Fotografia "Camera con Vista" (II edizione) organizzato dall'Associazione culturale Entropia e curato da Vittorio Giordano. Il laboratorio ha visto la partecipazione attiva di tanti studenti dell'Unical e non solo. Questa mostra è volta a rendere testimonianza a luoghi in cui l’identità storica sta subendo grosse trasformazioni. La metamorfosi dei centri “storici” di moltissimi paesi dell’entroterra calabrese ci ha portato a riflettere su alcune condizioni che a prima vista sembrano sfuggire a chi, con poca introspezione, è dedito a non accettare quello che autenticamente è avvenuto. Noi a differenza di molti crediamo, che è giusto restituire a questi posti ciò che un tempo gli è stato tolto, perché reputiamo il contrario un fattore controproducente per piccoli paesini che sono sull’orlo del collasso umano, sociale ed ar

La Patria di carta degli immigrati. L'ultimo libro di Pantaleone Sergi sul più grande quotidiano in lingua italiana in Argentina

Il Quotidiano del 31 dicembre 2012, pag. 32 Clicca sull'immagine per ingrandire e leggere

Presentato a Cosenza il Centro Studi sulle Migrazioni dell'Icsaic. Presente l'Ambasciatore argentino in Italia Torcuato Di Tella

Altre foto qui Comunicato Stampa Icsaic del 9 maggio 2012 sull’avvio del Centro di Ricerca sulle Migrazioni COSENZA - «Testimonianza del profondo vincolo esistente tra la nostra terra e l’Argentina, seconda patria per migliaia e migliaia di calabresi, e contributo scientifico di uno studioso di fama internazionale su un tema tanto caro a drammatico, quello dell’emigrazione». Con queste parole Pantaleone Sergi, presidente dell’Icsaic (Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea), ha commentato il doppio valore della presenza a Cosenza del professor Torcuato Di Tella, ambasciatore della Repubblica Argentina, per l’avvio del Centro di Ricerca sulle Migrazioni. «Grazie alla sinergia tra l’Icsaic e il preside della la Facoltà di Scienze Politiche, prof. Guerino D’Ignazio che ha avuto la brillante idea di invitare l’ambasciatore Di Tella all’Unical per una lezione magistrale – ha aggiunto Sergi – Cosenza ha vissuto due eventi di elevata qualità c

Emigrati calabresi. La musica di Amedeo Bazzarelli, la voce di Calabria in Australia

Con l’uscita di un nuovo album di canzoni dal titolo “Flying High”, Amedeo Bazzarelli, conosciuto come il “Mino Reitano” d’Australia, ritorna a entusiasmare i tanti ammiratori che conta nella lontana terra dei canguri, dove è emigrato dalla sua Amantea (Cs) nel ’72. “Volando alto”, dunque, questo il titolo in italiano dell’album, che peraltro si appresta anche a sbarcare su YouTube, è l’ennesima raccolta del meglio dell’attività di cantautore, che l’artista calabrese regala al pubblico degli italiani d’Australia e non solo.

Medicina. Dalla Calabria al Canada studiando la Cle

Il Quotidiano della Calabria 2 marzo 2012, pag. 58 La CLE, acronimo in lingua inglese che sta per Confocal Laser Endomicroscopy, è una nuova pratica endoscopica che permette di ottenere immagini microscopiche-istologiche in tempo reale, e di effettuare biopsie per la diagnosi precoce di malattie infiammatorie e di tumori gastrointestinali. A tale tecnica, già in sperimentazione da qualche anno, prima in Germania, successivamente in Italia e Gran Bretagna, e ora anche in Canada, nell’Alberta, presso l’Università di Calgary, si dedica con buoni e apprezzabili risultati, la ricercatrice italiana Marietta Iacucci, professore associato nella Divisione di Gastroenterologia presso la Facoltà di Medicina dell’ateneo canadese. La giovane studiosa di origini calabresi - è nata a Cosenza, ha vissuto a Castrolibero, ed è molto legata ad Aiello Calabro, paese dei nonni paterni -, non nasconde la soddisfazione per i traguardi professionali che dedica alla famiglia che l’ha seguita e so

Storia. Un progetto dell'Icsaic sulle migrazioni

Fonte Ansa COSENZA, 20 FEB - L' Icsaic , l'Istituto calabrese per la Storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, ha progettato l'organizzazione di un settore di lavoro che dovrà culminare nella costituzione di un Centro di ricerca sulle migrazioni, operante all'interno dell'Istituto come gruppo di studio.  "Senza dimenticare il suo radicamento regionale - ha spiegato il presidente, Pantaleone Sergi - l'Istituto ha gradualmente esteso il suo ambito di attività e di ricerca all'intera storia contemporanea, italiana e anche internazionale. E in questa prospettiva, ha individuato nella storia dell'emigrazione un elemento cardine della storia calabrese e più in generale della storia italiana degli ultimi 150 anni".

Colombo e la Calabria. Un incontro con la comunità italiana a Brooklyn

Fonte Il Quotidiano della Calabria del 22.11.2011, pag. 51  La scoperta dell’America, la figura di Colombo e le sue relazioni con papa Innocenzo VIII Cybo, i due marinai calabresi, Angelo Manetti e Anton Calabres, che si dice fossero imbarcati con l’Ammiraglio, e il ruolo di San Francesco di Paola. È la rilettura della vicenda colombiana, diversa da quella conosciuta sinora. Già la scorsa estate, in occasione della presentazione calabrese del volume del giornalista colombista Ruggero Marino (L’uomo che superò i confini del mondo, Sperling & Kupfer 2010), si era tenuta una conferenza di approfondimento durante la quale l’autore, che ricerca la verità storica su Colombo da oltre 20 anni, aveva ribadito quelli che sono i suoi convincimenti: «Non un marinaio sprovveduto come lo ha dipinto la storiografia ufficiale per 500 anni, ma scienziato, esperto, cosmografo; non uno qualunque, ma di rango alto, verosimilmente figlio o nipote di papa Cybo, Innocenzo VIII, vero deus ex machina del v

A 35 anni dal golpe argentino del 24 marzo 1976. I ricordi della signora Emma Cuglietta, emigrata calabrese

Sono 35 gli anni passati dal 24 marzo 1976, quando in Argentina c’è il golpe che esautora il governo di Isabel Martínez de Perón, e che fa precipitare la terra dei gauchos in una profonda notte che durerà sino al 1983. I numeri di quel periodo dittatoriale sono terribili: 30 mila desaparecidos (il 30% di origine italiana),  2.300 omicidi politici e oltre 10.000 arresti politici. Ma anche tante - 250 secondo i dati del rapporto Nunca Mas stilato dalla commissione presieduta dallo scrittore Ernesto Sabato - furono le “vite rubate”, ossia tutti quei bambini che furono portati via ai genitori desaparecidos. O forse 500, come affermano le Abuelas de Plaza de Mayo. Quegli anni sono ancora ben presenti in chi li ha vissuti in prima persona. Abbiamo ascoltato una testimone che pochi mesi prima del golpe aveva perso il marito. Una morte, quella di Nando Aloisio, militante della sinistra e sindacalista, in qualche maniera sospetta. La signora Emma Cuglietta è nativa di Aiello Calabro, c

L'Anniversario. 35 anni fa in Argentina, moriva il calabrese Nando Aloisio, responsabile dell’Inca-Cgil del Sud America

Nanduzzo Aloisio L’ANNIVERSARIO.  35 anni fa, in Argentina, moriva il calabrese Nando Aloisio, responsabile dell’Inca-Cgil del Sud America -  di Bruno Pino A seguire l'intervento  "Il Vizio della memoria" - di Francesco Saccomanno del  Comitato politico Prc-Se di Cosenza E ra stato sottoposto ad una operazione al cuore, per sostituire la valvola mitralica. Una patologia di cui soffriva già da anni. Ma quel 12 novembre del 1975, Nando Aloisio rimarrà sotto i ferri. Alfredo Bossio e Nando «La notizia – aveva scritto il compianto Peppe Verduci nel suo ultimo libro di ricordi - mi fu data per telefono dal cognato Alfredo Bossio direttamente dall’Ospedale di Buenos Aires dove Nando ancora giaceva in attesa dell’autopsia disposta dal Consolato Italiano e voluta dai fratelli Italo e Settimio dopo aver esposto alla Magistratura il fatto che i medici avevano cambiato la valvola mitralica proprio per farlo morire». Una morte forse annunciata che, ricorda ancora Verd

Un'altra Calabria è possibile sull'esempio di Riace

di Gaetanina Sicari Ruffo Riace, lo stesso paese della fascia ionica,vicino Locri, da dove provengono i Bronzi magnogreci,è in questi giorni oggetto di analisi da parte della stampa nazionale ed internazionale. Cosa è successo di così importante da sorprendere? Pur essendo povero ed arroccato il paese, notoriamente lontano dai grandi traffici e dalle istituzioni, è un territorio calabrese semplicemente in controtendenza, quello da cui si potrebbe partire per un'alternativa valida per tutta la regione. In breve ecco l'antefatto. Nel luglio del '98, il sindaco Domenico Lucano ha accolto nel suo comune 300 immigrati di varie etnie che vi erano sbarcati e li ha ospitati, donando loro le abitazioni abbandonate  ed ha pensato d'insegnare loro pure i mestieri tradizionali del luogo e farli partecipi a pieno titolo della cittadinanza. Insomma ha rivitalizzato un paese che sembrava destinato a sparire come tanti altri. Tutto il contrario di quello che è successo con gli immigrat

ANTEPRIMA NAZIONALE DEL FILM "EMIGRANTI" DI MARCO OTTAVIO GRAZIANO

FONTE AISE Si terrà domani, mercoledì 15 aprile, alle 20.30 presso la Casa del Cinema di Roma, la proiezione in anteprima nazionale del film documentario "Emigranti" di Marco Ottavio Graziano, autore della sceneggiatura insieme a Mario Melfi. Prodotto da Davide Rizzi per E. Motion Film con il sostegno della Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comune di Amendolara e Banca di Albidona, il film sarà presentato dal critico cinematografico Steve Della Casa.  "Emigranti" tratta il grande tema dell’emigrazione dalla Calabria all’Argentina, una grande storia fatta da tante storie di uomini che sono partiti, hanno lasciato i propri affetti, la propria casa per raggiungere terre lontane oltre il mare ed un altro mare ancora.  "Ecco cosa racconta Emigranti", spiega il regista Marco Ottavio Graziano, 46 anni, milanese. "È sostanzialmente un film a soggetto, quindi con scene di finzione interpretate da attori, inserite in un contesto di testimonianze e di docu

Inmigrarte, iniziativa di un aiellese in Spagna

Si chiama Inmigrarte, de la angustia a la expresiòn, un progetto dell’Associazione spagnola Codigo Libre di cui è animatore l’aiellese Alfredito Aloisio. Aloisio - che la passione per il fenomeno dell’emigrazione l’ha ereditata dal padre Nando, responsabile dell’Inca Cgil per l’America Latina e organizzatore nel 1975 della prima conferenza internazionale sul tema – vive e lavora come ricercatore dell’Università a Barcellona in Spagna, una tra le mete – nella misura del 14% - dell’emigrazione italiana nel mondo che in terra iberica conta attualmente più di 60 mila unità. L’associazione che Aloisio gestisce assieme ad altri è impegnata da anni nel sociale, e questa volta ha voluto promuovere proprio sul fenomeno migratorio una interessante raccolta di esperienze. L’iniziativa – i cui dettagli si possono consultare sul blog http://codigo-libre.blogspot.com - consiste nello scrivere, in non più di tre pagine, esperienze di immigrazione, sia che si tratti di esperienze di persone immigrate,

Associazione Calabria Unita a Buenos Aires

L’ARGENTINA, con più di 400 mila presenze, come risulta dall’Aire (anagrafe italiani residenti all’estero), è il paese extraeuropeo che ospita il maggior numero di cittadini italiani ed è anche quello in cui la popolazione di origine italiana viene stimata intorno al 50% del totale. Almeno così evidenzia il recente rapporto degli italiani nel mondo della Fondazione Migrantes.  I calabresi, con quasi 60 mila residenti regolarmente iscritti Aire, e con oltre mezzo milione di oriundi, rappresentano la fetta più consistente. Molti di questi, si parla di migliaia di persone, sono riuniti in associazioni – se ne contano una ottantina – che aderiscono alla Faca, la Federazione Calabrese che a sua volta fa parte di Feditalia, una grandissima famiglia di istituzioni e associazioni italiane in terra argentina.  Una delle associazioni appena costituita e presentata ufficialmente a Buenos Aires è “Calabria Unita” e tra i suoi principali obiettivi, c’è la formazione dei giovani per facilitar