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Sulla luna a recuperar il cervello proprio e di gran parte dei cervelli umani

Quivi ebbe Astolfo doppia meraviglia: che quel paese appresso era sì grande, il quale a un picciol tondo rassimiglia a noi che lo miriam da queste bande.. Vedi anche: L'eterna follia ne l'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto

Chiesetta di Cleto. Per il comune era inalienabile

Longo, Morcavallo, Filice e Montuoro CLETO, Cs – “Quello che appartiene al popolo, deve tornare al popolo”. Non usa mezzi termini il sindaco Giuseppe Longo quando parla della chiesetta del Santissimo Rosario, nel corso dell’incontro con la cittadinanza convocato per spiegare la singolare diatriba - che alimenta peraltro lo scontro con l’opposizione politica - tra il comune e l’imprenditore olandese che aveva acquistato l’ex luogo di culto per 10 mila euro dalla parrocchia di S. Maria Assunta. Una compravendita perfezionata tra luglio e ottobre 2015, contestata dal comune perché avvenuta nel mentre il municipio era commissariato (a seguito della caduta della precedente amministrazione Longo), e perché ha poi determinato la non eseguibilità dei lavori già finanziati per 300 mila euro e appaltati prima che la chiesa venisse venduta, ed altre conseguenze quali la perdita del finanziamento stesso, e l’impossibilità di rendere agibile la via d’accesso al castello normanno posto pro

Perché il mito non finisce, letteratura ed un anniversario

di Carmelina Sicar i - direttrice di Calabria Sconosciuta Nell'annunciare l'apparizione dell'ennesimo testo di #Tolkien, postumo, # BerenAndLuthien, M ichele Mari su Repubblica con stupore constata che la saga di Tolkien, ormai è diventata cantiere infinito. A chiosare ulteriormente l'affermazione esasperata, il critico aggiunge che lo stesso è accaduto a Pascoli, a Nietzsche giacché l'ennesimo testo esce a cura del figlio di Tolkien così come è accaduto per i testi di Nietzsche e di Pascoli curati, dopo la morte dei loro autori, dalle rispettive sorelle, sacerdotesse non sempre per la verità fedeli. Ma per Tolkien la durata della saga ha a mio giudizio una ragione speciale: Il mito non può morire.

L'#Icsaic rinnova gli organi sociali

L’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (Icsaic) è tornato nel pieno delle proprie attività pianificando le prossime ricerche e rinnovando i propri organismi. Presidente è stato riconfermato Pantaleone Sergi, mentre Vittorio Cappelli è subentrato come direttore a Giuseppe Masi, dimessosi dopo più di trenta anni di attività. Vice presidenti sono stati nominati Enrico Esposito e Franco Spingola. Del nuovo consiglio direttivo fanno parte anche Luigi Ambrosi, Antonio Bagnato, Giuseppe Ferraro, Giuseppe Masi, Bruno Pino, Francesca Rennis, Vittorio Cappelli, Maria Cristina Tamburi. Durante l’assemblea sono state pianificate le varie attività di ricerca e promozione culturale da svolgere durante il 2017, tra cui la messa a disposizione degli studiosi di nuovi fondi archivistici riordinati grazie alla collaborazione della Regione Calabria, ed è stata ribadita l’intenzione di radicare ancora di più l’attività dell’Istituto nelle scuole calabresi.  h

Il castello e la chiesa castellense di Cleto. Il comune convoca un incontro con la cittadinanza per parlare dell'inalienabilità del patrimonio storico

CLETO, Cs – Una chiesa dell’antica Pietramala che dopo l’Unità d’Italia muta nome in Cleto, è da tempo oggetto di una contesa tra un imprenditore olandese che l’ha acquistata per 10 mila euro dalla parrocchia di S. Maria Assunta, per farne un centro d’arte internazionale, e l’Amministrazione comunale che quale simbolo identitario del paese la rivendica come bene comune.  Il “collabente”, pericolante edificio religioso detto del Santissimo Rosario, luogo di unione e comunione per la popolazione, almeno sino a quando non viene danneggiato dal terremoto del 1905, è ora divenuto anche terreno di contrapposizione. Tra le ragioni che hanno inasprito la querelle, c’è il progetto per la messa in sicurezza della chiesa e delle aree fruibili del castello normanno posto poco più in alto, finanziato nel 2014 con fondi Por dalla regione per 300 mila euro, parte dei quali destinati all’ex luogo di culto.

Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Francesco Graziano” 2017. I premiati

Fonte ilfilorosso VI Edizione – 2017 La giuria presieduta da Annalisa Saccà, docente di letteratura italiana presso la St. John’s University di New York, e composta da: Luigina Guarasci, direttore de ilfilorosso di Cosenza, Vincenzo Ferraro, dirigente scolastico e critico letterario di Cosenza, Salvatore Jemma, poeta e saggista di Bologna, Maria Lenti, poeta e saggista di Urbino, Giuseppe Sassano, docente e promotore culturale di Cosenza, Mariangela Chiarello, segretario del premio di Cosenza ha deciso di premiare:

Nel mondo grande e terribile, il docufilm su Antonio Gramsci a Cosenza

Da Francesco Campolongo e Francesco Saccomanno, segretari cittadino e provinciale di Cosenza di Rifondazione Comunista riceviamo e postiamo E’ da qualche settimana uscito l’atteso docufilm sulla vita ed il pensiero di # AntonioGramsci , ad ottant’anni dalla morte del più grande politico ed intellettuale italiano del Novecento, fondatore del Partito Comunista Italia, secondo l’Unesco il saggista italiano più letto, studiato, commentato e citato nel mondo dopo Machiavelli. La vita ed il pensiero di Antonio Gramsci sono narrati attraverso le parole delle Lettere e dei Quaderni scritti in carcere negli ultimi dieci anni della sua vita. Un carcere duplice: materiale, concreto ma anche intangibile, immaginario. Anni durissimi di una esistenza già faticosa. Ciononostante le sue riflessioni hanno lasciato una traccia indelebile nel pensiero filosofico e politico contemporaneo.