Un parco storico come ponte tra passato e presente per rinnovare la memoria di quanto è stato fatto bene
di Gaetanina Sicari Ruffo Nei giorni scorsi è rimbalzata sui giornali italiani la notizia della prossima abdicazione degli attuali sovrani del Belgio a favore del figlio Filippo ed, in concomitanza, s’è profilata una sorta di rivisitazione dell'esperienza di Paola Ruffo di Calabria del ramo dei principi di Scilla. Esperienza senza dubbio positiva e di grande compiacimento, dopo le prove abbastanza difficili dell'inizio. Paola è stata una sovrana ben accetta, dedita ad opere di beneficenza, ottima educatrice dei suoi figli, compagna amorevole e paziente, aperta alla cultura, curiosa delle scoperte ed attenta alle novità. Che dire più? Come tutti gli esseri umani non ha raggiunto la felicità, ma è stata all'altezza dei suoi doveri ed ha cercato di amare le sue due patrie con dedizione e slancio. Sarebbe opportuno, qui in Calabria, in suo onore intitolare un parco storico ad una sua antenata che tanto le somiglia, Giovanna, III principessa di Scilla, vissuta nel Se