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Il Consiglio d'Italia. Se n'è parlato a Belsito in un convegno pubblico

GALLERIA FOTO AUDIO INTERVENTI Interessante convegno a Belsito (Cs), lo scorso 13 ottobre, sul Consiglio d'Italia (vedi una scheda su Wikipedia ),   " l' organo collegiale  dei  regni spagnoli  ( Castiglia ,  Aragona ,  Navarra ), con sede a  Madrid , competente per il governo degli stati italiani uniti dinasticamente alla  Corona d'Aragona : i Regni di  Sicilia  e di  Napoli , all'epoca governati da un  viceré , cui si aggiunse successivamente il  Ducato di Milano , entrato nella sfera  asburgica  fin dall'epoca di  Carlo V " . Hanno preso parte all'appuntamento culturale, organizzato dal Comune, il sindaco Basile; la prof.ssa Marta Petrusewicz, e il prof. Fausto Cozzetto, docenti di Storia dell'Università della Calabria;  il prof. Giuseppe Abruzzo, della Fondazione Padula; e la dott.ssa Rossana Sicilia, che ha relazionato sull'argomento, oggetto della sua attuale ricerca storica.

La Santa Teresa d'Avila di Aloisio

Prendiamo spunto dalla ricorrenza religiosa di oggi, per postare l'immagine di una opera del pittore ottocentesco Raffaele Aloisio, e una breve descrizione a cura dello studioso Raffaele Borretti. “ ESTASI DI S. TERESA D’AVILA " - Olio su tela, misura cm. 250 x 150. Si trova nella Chiesa della SS. Trinità di Castrovillari. Di Raffaele Borretti Probabilmente l’ultima opera di Aloisio, è certamente fra le più belle e meglio riuscite: non solo le due grandi figure sono tratteggiate stupendamente, ma tutto l’impianto ed i particolari del tavolo marmoreo e di tutta la scena denotano una mano ormai esperta. L’angelo, in volo, sta per scoccare il dardo dorato che colpirà il cuore della santa, in ginocchio:  anche per quest’opera l’autore si rifà ad esperienze del passato, e in particolare l’angelo è ricalcato su una figura consimile del Guercino, nell’Oratorio di S. Giovanni di Rimini. Il dipinto fu commissionato al pittore da Maria Baratta, madre dell’eroe garibal

Per ricordare Gaetano ed Elio Ruffo, una iniziativa culturale a Bovalino

di Gaetanina Sicari Ruffo Un evento degno di nota si è celebrato  nell'Auditorium del Liceo F. La Cava di Bovalino, il 2 ottobre scorso, alle ore 21, per iniziativa della Pro Loco, con l'intervento del Deputato di Storia patria della Calabria, Pino Macrì che è intervenuto con una sua relazione per ricordare Gaetano ed Elio Ruffo, della stessa terra e appartenenti allo stesso ceppo familiare, accomunati dal contributo che hanno dato alla loro terra: il primo per il sacrificio della vita, nel lontano 1847, quando è stato fucilato dal governo borbonico con altri quattro valorosi, per avere inneggiato alla libertà, quando ancora essa era lontana; l'altro per il suo amore all'arte, alla cinematografia, in tempi più recenti. Elio Ruffo è stato infatti un regista fantastico e generoso. Nato nel 1920, laureato in giurisprudenza a Messina, si trasferì a Roma negli anni '40 e si occupò di arte cinematografica come aiutante dei registi Simonelli e Sequi. Debuttò come r

Colombo, 520 anni fa, la scoperta delle Americhe

Colombo " ... Giovedì 11 ottobre del 1492: l'Ammiraglio navigò verso ovest-sud-ovest; ebbero il mare più tempestoso che avessero mai sperimentato durante tutto il viaggio... ". Il brano è tratto da "Cristoforo Colombo e il Papa tradito" di Ruggero Marino, edizioni RTM 1997. E dello stesso volume, aggiungiamo qualche pagina, per celebrare il 520esimo anniversario del viaggio di Colombo, che in qualche maniera è legato anche alla Calabria: ad Aiello per il marinaio Angelo Manetti che con Colombo ha navigato, e per il papa Cybo, della stessa famiglia feudataria di Ajello; ad Amantea per il marinaio Anton Calabrès; e infine a Paola per i rapporti del navigatore con S. Francesco. Per saperne di più sulla vicenda colombiana, vi consigliamo l'ultimo dei libri di Marino: " L'Uomo che superò i confini del mondo " ( vedi anche QUI ), ancora reperibile in libreria. Il volume, come si ricorderà, era stato presentato ad Aiello, nell'agos

Arte e Natura

Cos'è l'arte? Mimesi della mimesi, come dice Platone? Qui di seguito, un brano tratto da "Arti Verbali e Arti Visive" dello scrivente... Nei dialoghi platonici (Repubblica, Leggi), Socrate dice che tutte le arti sono imitazione: ma, in verità il concetto di arte in Platone prende un brutto voto: l’arte per il Nostro è un regresso a tre gradi dal mondo delle idee, dove soggiorna il bello, il buono, il vero; e atteso che l’arte imita il mondo sensibile che a sua volta, è l’imitazione del mondo delle idee, ne consegue una mimesi della mimesi, che di fatto, è un allontanamento ulteriore dal bello, dal vero, dal buono. Se Platone boccia l’arte, parimenti non fa Aristotele, per il quale nella Poetica, le arti sono certamente mimesi del mondo sensibile, il quale mondo non è -come in Platone - mondo delle apparenze, ma delle essenze. Comunque già Aristotele, pone le differenze basilari tra le arti: esse differiscono in quanto imitano con mezzi diversi, cose diverse

"Sono lontani i dí che bandierine". Poesia di Pedatella in occasione della visita in Grecia della Merkel

Premio letterario "Giovane Holden" 2012. Tra i partecipanti l'amanteano Sergio Ruggiero

VINCITORI  VI EDIZIONE  PREMIO LETTERARIO GIOVANE HOLDEN Si è svolta sabato 29 settembre a Lucca in Palazzo Ducale, Cortile Carrara n.1, sede della Provincia di Lucca la cerimonia finale della sesta edizione del Premio Letterario Giovane Holden, organizzato da Giovane Holden Edizioni di Viareggio e rivolto a quanti avevano nel cassetto una poesia, un racconto o un romanzo, tutti rigorosamente inediti oppure un’opera edita, romanzo o silloge. La cerimonia di premiazione, svoltasi davanti a  oltre 200 persone , è stata organizzata in collaborazione con l’ Associazione culturale I soliti Ignoti  e con il patrocinio della Provincia di Lucca Tra i circa  1400 partecipanti , provenienti da tutta Europa, le giurie hanno decretato i vincitori per ciascuna sezione. La giuria per le opere inedite era presieduta dalla giornalista Anna Benedetto e composta dalla scrittrice e critica letteraria  Marisa Cecchetti  e da  Gabriele Panigada , editor. La giuria per le opere edite era presieduta d