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Fortunato Seminara e Antonio Piromalli: Amicizia letteraria e impegno civile. Presentazione del libro di A. D'Elia, a Cosenza, il prossimo 25 febbraio

FORTUNATO SEMINARA E ANTONIO PIROMALLI: AMICIZIA LETTERARIA E IMPEGNO CIVILE (con lettere inedite, 1939-1981) D'ELIA Antonio* Letterature Data di pubblicazione : 2010 Prefazione a cura di Erik Pesenti Rossi Collana : Testi e Opere - Fortunato Seminara (Dal sito di Pellegrini editore ) È nello stile del dialogo, non sempre pacato, frequentato anche, ma non esclusivamente, attraverso le epistole, l'assiduo rapporto tra due importanti intellettuali del Novecento: Fortunato Seminara e Antonio Piromalli che il presente studio esamina sotto quello che potremmo definire il profilo "professionale" e "amicale", che in loro diventa un unico accento. L' "allegoresi terragna", filo conduttore dell'esame, indaga la storia, il vissuto, le scelte, gli esiti, i bisogni di un intero mondo (soprattutto quello della Calabria, ed in parte dell'Italia), abbandonato e retrivo, apparentemente pago di una tradizione, che svela, invece, le la

Ogni parola m’esce a mo’ di verso

Dedico questo brano a tutti gli innamorati, perché avvertano il loro amore come sentimento che eleva e non abbassa, perfeziona e non abbrutisce, affina e non istintualizza. Guardino essi a questo sentimento come a momento di esaltazione della loro umanità e non si lascino deviare da tanta, purtroppo invadente, pubblicità e pratica di mercificazione di questo sentimento. Franco Pedatella Ogni parola m’esce a mo’ di verso. (Il poeta) Il brano nasce da una fusione tra la figura mitologica della Musa, ispiratrice di poesia, e l’Amore che mi sta al fianco, che si fa a sua volta fonte ispiratrice di poesia. L’occasione di questo accostamento è data dall’avvicinarsi della ricorrenza di San Valentino, meglio nota come “festa degli innamorati” . Ogni parola m’esce a mo’ di verso ed il discorrer fàcesi poesia, perché Euterpe ho al fianco e il suon suo terso è soffio al labbro a me di melodia. Le piante, i fiori che con l’occhio sfioro si fan pulzelle e giovani fiorenti

La scuola, risorsa del Paese

di Franco Pedatella Qualche giorno fa, nell’articolo intitolato “ No all’abolizione del valore legale del titolo di studio ”, invitavo il popolo a respingere qualsiasi ipotesi del genere, in qualunque forma venisse presentata, come una terribile iattura ed ingiustizia per il progresso delle classi subalterne in particolare e, comunque, come un grave colpo contro il progresso in generale. In quell’occasione individuavo nelle schiere innumerevoli di maestri e professori di ogni ordine e grado, che quotidianamente fanno il loro dovere di educatori e combattono la loro battaglia di civiltà, una grande risorsa. Ora aggiungo che questa è una risorsa capace di portare il Paese fuori dalle secche, in cui l’hanno fatta incagliare quelli che ad una vera scuola non sono mai stati per frequentarla (non sarebbero così ignoranti, incapaci ed immorali, se l’avessero fatto) e porto un esempio concreto, che in questi giorni mi ha colpito particolarmente, di come il personale della scuola itali

L'Apparizione, per "meglio intendere il nostro tempo convulso"

Al Teatro Experimenta di Reggio Calabria un monologo drammatico, tratto dal romanzo dello scrittore Rocco Carbone, l' Apparizione. di Gaetanina Sicari Ruffo Recitato, diretto dal bravo attore Basilio Musolino, che si è formato al Teatro Cinque di Milano, sceneggiato da Aldo Zucco e prodotto da Gianni Barone per Kaluria Festival, s'è tenuto, nei giorni 4 e 5 febbraio, un interessante monologo nello Spazio teatro di via Aschenez. L'autore è Rocco Carbone ( nella foto ), di cui ci siamo occupati qualche anno fa, calabrese residente a Roma, scomparso prematuramente per un incidente stradale, ma bene avviato sulla via della produzione letteraria con importanti case editrici (Feltrinelli, Mondadori), acuto critico e romanziere di successo. Ora offerto al pubblico calabrese e si spera presto diffuso anche in altre regioni che amano la sperimentazione artistica  il secondo suo dramma “ L'Apparizione” , dopo “ Libera i miei nemici” d'un anno fa, viene a far discute

Neve, grande maestra!

di Franco Pedatella                                                   Non voglio dare l’impressione di essere masochista, ma se la neve che è arrivata, come del resto fa ogni anno (per chi “ha sale nel cervello”), è in quantità tale da  far capire al popolo italiano come stanno realmente le cose, mi sento di dire che, almeno per una volta, è la benvenuta. In realtà, al di là delle ridicole polemiche tra il sindaco di Roma ed il capo della Protezione Civile, il problema è al di là del disagio romano: uno Stato serio (o qualunque organismo istituzionale) si attrezza ad un livello nettamente superiore a quello che “storicamente” è il “livello di guardia” delle calamità e delle emergenze verificatesi o che si possono verificare. Così fa nel suo piccolo anche il comune padre di famiglia dotato di un minimo di buon senso. Ma, se chi governa presenta continuamente nelle parole lo Stato come un “grande ladrone che mette le mani nelle tasche dei cittadini”, allora il messaggio è quello c

No all’abolizione del valore legale del titolo di studio!

di Franco Pedatella                     Quello che il popolo non può e non deve mai accettare è l’abolizione, non importa se decisa o programmata, del valore legale del titolo di studio, perché la scuola, in particolare quella pubblica, la conquista del titolo di studio ed il suo valore legale sono stati lo strumento fondamentale del riscatto sociale e civile delle classi popolari. Attraverso lo studio, duro e serio, i “figli del popolo” hanno “conquistato”, dico conquistato perché di vera e propria conquista si è trattato, la vera pari dignità nei confronti dei “figli di papà” del tempo, che, se svogliati e decadenti, hanno perduto il passo di marcia in avanti, se volenterosi, hanno meritatamente conservato, nella scala economica e sociale, il posto ed il “grado” che loro spettavano, senza alcuna discriminazione.

Cosenza. Ufficio contenzioso, la coda inizia all'alba

COSENZA – Per disbrigare una pratica all’ufficio tributi e contenzioso di Cosenza c’è chi si alza che ancora è buio. Già alle 5 o alle 6 ci sono persone che si mettono in fila, con il classico numerino. L’apertura sarà alle 9. Tre ore sino a mezzogiorno, per chiarire la propria posizione tributaria circa gli avvisi di accertamento ricevuti. Ma non sempre, nonostante la levataccia, si riesce ad arrivare allo sportello. A mezzogiorno si chiude. È quanto prevede tassativamente una circolare. E così, anche se il prossimo è il tuo turno, si dovrà rinviare all’indomani.

Il Padre Eterno di Bagnara. Una testimonianza storica

A. Frangipane di Gaetanina Sicari Ruffo A proposito della statua marmorea del Padreterno della Chiesa del Rosario di Bagnara Calabra, che ha suscitato, ier l'altro , l'interesse e la curiosità  di appassionati cultori  dell'arte, che si chiedevano se non fosse un capolavoro trascurato, è arrivata una prima risposta , ma non ancora da analisi e da confronti attuali, bensì dalle carte  d'un antico studioso calabrese, ben noto per la sua attenzione e passione per i beni culturali, Alfonso Frangipane (Cz 1881- Rc 1970), fondatore dell'Istituto d'arte e del Museo della Magna Grecia a Reggio Calabria, nonché della gloriosa Rivista Brutium. Ancora una volta il suo lavoro di ricerca e di registrazione ha dato una risposta al quesito. Ho trovato che nel  suo Inventario degli oggetti d'arte della Calabria, da lui stesso compilato nell'anno XI dell'era fascista, corrispondente al 1933, edito dalla Libreria di Stato, la statua  è catalogata con lo stes