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No all’abolizione dell’Ordine dei giornalisti. Una petizione, lanciata da colleghi professionisti e pubblicisti, a salvaguardia della professione

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Pubblica amministrazione e siti web: i nodi irrisolti. Leggi, linee guida e vademecum si scontrano spesso con un apparato burocratico di stampo ottocentesco

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Molotov al Quotidiano: “Ennesima vigliaccata”. La solidarietà del Sindacato dei giornalisti: “Condanna piena alla violenza che, però, non fermerà l’informazione”

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Un docufilm sui cinque Martiri di Gerace

di Gaetanina Sicari Ruffo Nell'ambito della Rassegna del CIS “Autori ed Artisti della Calabria”, è stato presentato ieri sera, nel Chiostro di S. Giorgio al Corso di Reggio Calabria, il docufilm sulla vicenda dei cinque martiri di Gerace, prodotto da Mimmo Raffa attore, regista e presidente del Blu Sky Cabaret, un'associazione artistica composta da artisti calabresi e siciliani che collaborano alla promozione del teatro.

Ordine dei Giornalisti. "Ridateci Lorenzo Del Boca". Iacopino, in affanno, interviene a gamba tesa e sconfina. Silenzio sui pubblicisti che rischiano il colpo di spugna

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Accadde oggi. La guerra civile spagnola

Il Blog di Bruno Pino: PILLOLE DI STORIA - La Guerra civile spagnola Published with Blogger-droid v1.7.2

ACCADDE OGGI. 25 anni fa, era il 14 luglio 1986. Ovvero quando Francesco Magli dipinse i panettoni della Scala a Milano

Fonte:   Il Blo g di Francesco Magli “Nel tram mi tremavano le gambe” racconta. “Ma era qualcosa che andava fatta. Portai con me dei pennelli e dei colori e decisi di colpire nel bel mezzo di Milano. Alla Scala. Così cominciai a colorare la città grigia”.Era il 14 luglio del 1986 quando Francesco Magli dipinse quei blocchi di cemento arrotondato (i panettoni spartitraffico) che a ogni angolo di Milano segnano un divieto o una proibizione. Blocchi che possono trasformarsi nelle mani di un artista in uno strumento di libera creatività, “come chiodi sul muro della città a cui appendere la propria rivolta” e “combattere la costrizione della legge con la libertà del colore”. Una data storica (la presa della Bastiglia) che l’artista calabrese scelse per celebrare la rivolta popolare per eccellenza.

Tu, operaio

Tu, operaio - di Franco Pedatella (Testo scritto dopo l’accordo tra Confindustria, Cgil, Cisl, Uil e le proteste della Fiom) Tu, operaio del duemila e undici, sei solo a vender te merce a ribasso, la dignità, il diritto tuo al lavoro, persin la libertà del tuo pensare. Resister devi ancora all’invasore che importi vuol la legge del profitto ch’egli persegue a suon di norme e botte, di cui tu sei paziente oggetto e zitto.