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Per ricordare Alba Florio

di Gaetanina Sicari Ruffo La sua voce lirica, amabilissima, carica di malinconia e solitudine, classicamente temprata, alla  maniera  degli ermetici prima e poi del respiro universale che non conosce scuole e diaframmi si è spenta, a Messina, dove risiedeva. Nata a Scilla nel 1910, non ha mai conosciuto grandi successi e sconfinate pubblicità, ma lo stesso s'era fatta conoscere ed apprezzare da autorevoli critici, (mi piace qui ricordare il compianto Prof. Antonio Piromalli) e tanti estimatori che amavano i suoi versi limpidi e intensi: Quando finirà la notte della mia vita / e il vuoto in cui come baco paziente mi sono chiusa, / e la perenne solitudine/ che dagli altri mi divide, / e fuori dal tempo / come un'altra / potrò guardare al mondo dei vivi, / allora tutto sarà lontano/ semplice e chiaro/ dopo il lungo viaggio... (Dalla raccolta Come da mare a riva, 1956)

L’acqua, che pura sgorga, SÌ, io difendo

Blog, stampa clandestina?

L'argomento è molto attuale. Lo scorso 26 maggio così riportava la notizia una ansa riportata sul sito di Franco Abruzzo, in queste ore ripresa da molti blog, e testate online. *** ( da Franco Abruzzo ) STAMPA CLANDESTINA: CONDANNA BIS al BLOGGER CARLO RUTA. La Corte d’Appello di Catania ha applicato al web la legge 47/1948 sulla stampa. 

Un'emigrata in Calabria in un film di Mereghetti a Cannes: Corpo celeste

di Gaetanina Sicari Ruffo L'esordiente regista Alice Rohrwacher, l'unica italiana ammessa alla Quinzaine des realisateurs, nel suo lungometraggio Corpo celeste ( da un testo di Anna Maria Ortese ) ha rivisitato, attraverso gli occhi dell'adolescente Marta (Yle Vianello), di ritorno dalla   Svizzera, il Sud (Reggio Calabria), invertendo la storica rotta degli emigrati d'inizio secolo. Marta e la famiglia ritornano, ma non è detto perché: le problematiche socio-economiche sono sotterraneamente filtrate. In primo piano invece emerge la vicenda umana della giovanissima e il suo impatto prima d'ogni cosa con il mondo giovanile e la parrocchia che frequenta per la preparazione alla cresima. Sacro e profano si mescolano insieme in una moderna accezione negli ambienti ristretti   della scuola, della famiglia, della parrocchia. Talvolta l'istanza spirituale avvertita da Marta scava nella sua psiche un   conflitto con   la convenzionalità delle frequentazioni e degli inc

"Armato di parola". Una testimonianza di Flavio Stasi

Riceviamo e pubblichiamo una testimonianza di Flavio Stasi, uscita nei giorni scorsi sulle pagine del Quotidiano della Calabria. "Dopo l’articolo uscito sul quotidiano - scrive Stasi sul suo Blog - tanta è stata la solidarietà che ho ricevuto con gesti e parole. Era quello che mi serviva, non posso non ringraziare, eppure so che non basta.  Io credo davvero che sulle piccole e grandi omertà quotidiane si fondino le grandi mafie, per cui questa storia può avere un lato positivo solo se davvero la solidarietà si trasforma in atti concreti: sarò più forte io, saremo più forti tutti noi, saranno più deboli coloro che sulla sopraffazione costruiscono le loro fortune. Soprattutto sarà più bella la nostra terra, che lo merita". *** Armato di parola Erano lì, sedute comodamente a tavola in una pizzeria nei pressi dell'Università, le bestie che una settimana fa mi hanno massacrato per strada senza motivo, in tre. I delicatoni ordinavano un'insalata, ben pettinati, curati,