Senza pubblicisti niente Ordine dei giornalisti. Nella “Pallacorda del pubblicismo italiano” la rivolta di una categoria che rifiuta di essere relegata al ruolo di comparsa
Da Giornalisti Calabria TORINO – In occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, i giornalisti hanno voluto riunire a Torino il Consiglio nazionale e la Consulta dei presidenti e dei vice presidenti degli ordini regionali. A margine delle riunioni ufficiali, il giornalista Ezio Ercole, vice presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e consigliere nazionale Fnsi, ha voluto riunire in seduta permanente, nella “Pallacorda del pubblicismo italiano”, i colleghi che rappresentano i pubblicisti e che hanno firmato un documento d’intenti per il massimo coinvolgimento della categoria nelle problematiche e peculiarità del pubblicismo italiano. “L’occasione – ha esordito Ezio Ercole – è propizia per una seria riflessione sul nostro ruolo e sulla nostra capacità di passare da una fase di sostanziale stasi ed assuefazione, a una navigazione in mare aperto, evitando il piccolo cabotaggio e soprattutto le sirene ammaliatrici di un canto di cui conosciamo oramai tutt