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Il Giornalista Monteleone ha rischiato il linciaggio. Il commento di Gaetanina Sicari Ruffo

di Gaetanina Sicari Ruffo Una nota dell'agenzia giornalistica della Calabria denunzia un tentato linciaggio a danno del giornalista Nino Monteleone avvenuto a Milano, al Palasharp, durante la Convention berlusconiana per la rielezione della Moratti. Sembra che il giornalista, che lavora per Exit a “La7”, volesse intervistare un contestatore di Berlusconi, ma è stato scambiato egli stesso per un disturbatore, circondato dagli astanti inferociti e buttato letteralmente fuori, mentre Berlusconi si congratulava con i suoi fans e parlava di libertà. Bella libertà quella di infagottare i cronisti e scaraventarli fuori! Il fatto ormai sensibile a tutti è che quel bavaglio alla stampa di cui si parlava qualche tempo fa in modo scandaloso è divenuto realtà e viene applicato anche con mezzi violenti. Tutto nel silenzio generale della collettività. LINK: Il giornalista Antonino Monteleone ha rischiato il linciaggio - Fonte Giornalisti Calabria

Peppino Impastato, una vita contro la mafia

Ricordando Peppino Impastato

Uomini siete, se...

In occasione della Festa dei Lavoratori, una poesia di Franco Pedatella .

Anniversari dell'Unità: tre stili e tre indicazioni di contenuti

di Gaetanina Sicari Ruffo Sono ormai diffuse dappertutto le commemorazioni dell'Unità d'Italia, arrivate al 150esimo anniversario. Ieri in quest'ambito, per conto dell'Associazione Nuovo Umanesimo di Reggio Calabria, nella sede dell'Agenzia Libraria Gangemi, s'è discusso davanti ad un folto pubblico il tema dei tre giubilei italiani celebrativi  finora ogni cinquantenario. A relazionare il prof. Antonino Romeo, già docente dell'Istituto tecnico Piria, della città e studioso di Storia. Nel vasto repertorio che la questione apriva, le tre tappe fin qui segnate sono state dallo studioso contraddistinte ognuna per una caratteristica che le ha identificate. Nella prima, del 1911, l'accento è stato posto soprattutto per definire il ruolo ed il contributo della Casa Savoia, com'era ovvio d'altronde, data la vicinanza degli eventi che era considerazione comune si fossero verificati  per sollecitazione della Monarchia. Il secondo cinquantennio invece del

Per la morte di Vittorio Arrigoni

Dal prof. Franco Pedatella riceviamo e pubblichiamo. Q uesto ed altro, in italiano, in dialetto ed  in latino, su   francopedatella.com Per la morte di Vittorio Arrigoni Tu, Israel, mobilitasti il mondo ed affliggesti tutti pei tuoi guai che a te diè il miserabile immondo che all’uomo seppe  provocar sol guai. Ora che fai? Sterminator diventi di quelli che compianser la tua gente ed alla vita d’innocente attenti, che tuttodiè di sé  e per sé niente volle? Ei libertà che a te fu cara per te difese, ma tu or sei sordo all’urlo che di vita in gola more a lui silente ed io con lui m’accordo.

Appello dell'Anpi per il 25 aprile 2011

Fonte: ANPI “Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà” . Giordano Cavestro (“Mirko"), 18 anni, studente di Parma, medaglia d’oro al valor militare, scrisse questa lettera appena prima di essere fucilato dai nazifascisti il 4 maggio 1944.