Si chiamano proprio come la parola dialettale che denota il metodo di conservazione di cibi. In questo caso, la salimora serve però a conservare suoni e ritmi (innovandoli) della tradizione musicale del sud e calabrese in particolare. Il gruppo che ha scelto di chiamarsi così è attualmente composto da Enzo Ruffolo (nella foto), ispiratore della compagine musicale, Roberto Scornaienchi, Nando Brusco, Fioravante Ciambrone, Pietrangelo Zicarelli e Fabrizio Veltri. Quello di Salimora è un viaggio alla ricerca di suoni e ritmi del sud del mondo che nel corso di migrazioni millenarie si sono piano piano modificati. «Sicuramente la tarantella – sostiene Enzo Ruffolo - viene da questo lungo percorso, ed il suo ritmo in 12/8 ne fa denominatore comune attorno al quale si sviluppano fraseggi ed evoluzione melodica». «È evidente che questa musica – dice il musicista originario di Montalto Uffugo (Cs), ma che vive da tanti anni tra Longobardi e Belmonte Calabro - si radica e si rigenera nel cen