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Coronavirus e quarantena: Perché abbiamo più fame stando in casa?

Da Saverio Bruni, biologo nutrizionista, riceviamo e postiamo. La quarantena legata al Coronavirus porta a trascorrere molto tempo in casa aumentando le tentazioni legate al cibo. Spesso, per spezzare la noia ed il tempo, si trascorre molto tempo in cucina cucinando cibi come dolci, pizza, pane ecc., che rappresentano delle forti tentazioni e, inoltre, si accede più frequentemente al frigo. Le limitazioni nel poter uscire ed il distanziamento sociale causano sensazioni negative come tristezza, ansia, frustrazione che si cerca di colmare attraverso il cibo. Tuttavia, utilizzare il cibo per contrastare rabbia e angoscia non funziona, anzi tende a farci avere dei sensi di colpa legati al fatto che abbiamo mangiato più del dovuto. Cosa bisognerebbe fare per evitare questi errori?

La dieta ai tempi del #coronavirus. I consigli del nutrizionista

Saverio Bruni, biologo nutrizionista, che ringraziamo per il messaggio, ci ha inviato alcuni consigli su come fronteggiare la quarantena rimanendo in salute. Buona lettura La dieta mediterranea (foto Wikipedia) In questi giorni di permanenza forzata in casa prendere chili in più è un rischio in agguato, con conseguenze non solo sulla linea, ma anche sullo stato di benessere e salute. Inoltre le misure di contenimento del nuovo coronavirus hanno un forte impatto anche sulla spesa. I prodotti alimentari nei supermercati non mancano e l’ansia e la paura dovuta alla diffusione del virus spinge molti di noi a fare acquisti in modo compulsivo e non razionale, adesso però è più importante che mai riflettere su ciò che mangiamo. Sforziamoci di utilizzare questo tempo che dobbiamo passare in casa, in modo corretto e intelligente. Innanzitutto, come suggerisce il Ministero della Salute, facendo attenzione a non ingrassare.

#RaccontiamolaResistenza Una commemorazione virtuale (e virtuosa) del #25aprile2020

Comunicato stampa - Istituto Nazionale Ferruccio Parri L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano, che da oltre 70 anni raccoglie, tutela e valorizza il patrimonio materiale e ideale della Resistenza, pur nella difficile situazione attuale causata dal Coronavirus, insieme all’Istituto Cervi e a tutti i 65 Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea sparsi sul territorio nazionale, congiuntamente alla rete di luoghi “Paesaggi della Memoria”, promuove la celebrazione del 75° anniversario della Liberazione con una voce ancor più forte, che echeggi in quelle piazze che quest’anno non si possono riempire di persone.