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A Monasterace marina dagli scavi emergono Draghi e Delfini

GaetaninaSicari Ruffo L'erosione delle coste è sempre più minacciosa specialmente in Calabria. Ma questa volta una mareggiata ha permesso che venisse alla luce, in quel di Monasterace marina, l'antica Kaulon, uno stupendo mosaico, a una ventina di metri dal mare, nella zona termale, in prossimità del tempio dorico già conosciuto fin dagli anni sessanta, quand'era Sovrintendente agli scavi l'esimio mio Prof. dell'Università di Messina, Alfonso De Franciscis a cui devo la mia passione per l'Archeologia. La scoperta è sorprendente: un tappeto mosaicato  circolare con pannelli quadrati e rettangolari con su impresso a grosse tessere un drago marino dai colori e dalle sfumature d'incredibile bellezza ( vedi foto ). Il tema del serpente non è nuovo e rappresenta una suggestiva difesa contro il male, mentre le figure dei delfini che sono nei riquadri sono il simbolo dell'amicizia e del coraggio. Mi apprestavo ad andare a vedere al più presto questa

In ricordo di Antonio Piromalli, nel decennale della morte

Gaetanina Sicari Ruffo (tratto da Calabria Sconosciuta 139-140, luglio-dicembre 2013) Sono passati dieci lunghi anni senza il Prof. Antonio Piromalli, apprezzatissimo collaboratore della presente rivista, già fondata all'epoca dal compianto primo direttore  dott. Giuseppe Polimeni. Egli aveva seguito con i suoi incoraggiamenti ed i suoi scritti il tortuoso percorso d'elaborazione per più d'un ventennio, fin dal 1978, ed i suoi contributi furono pubblicati fino a qualche anno prima della scomparsa. Originario dalla Calabria (Maropati 1920 - Polistena 2003) ha sempre rafforzato il suo legame con essa, nonostante fosse per lunghi periodi fuori, impegnato nell'insegnamento della Letteratura italiana prima all'Università di Urbino e Bologna, poi nelle Università di  Udine, Salerno, Cassino, medaglia d'oro nel 1989 dei Benemeriti della Scuola, della Cultura, dell'Arte anche per i molti importanti incarichi ministeriali che assunse per la promozione della

La giornata della memoria

di G aetanina Sicari Ruffo Oggi ricorre la tristissima data del ricordo dell'Olocausto e nuove nubi si addensano sui negazionisti. Esiste una proposta di legge, n.54 , che l'aula di palazzo Madama ha inserito nel calendario dei lavori per la prossima settimana. Prevede la reclusione fino a tre anni per chi neghi crimini di guerra evidenti e contro l'umanità secondo il dettato della Carta penale internazionale dell'Aia. Già una ventina di paesi tra cui la Svizzera, il Belgio, la Polonia, l'Austria, Israele, Argentina hanno preso provvedimenti contro questi mistificatori, pur senza arrivare alla condanna penale. Non tutti però sono d'accordo su questa decisione. La discussione forse va riportata sul piano storico ed ideologico non su quello politico e giudiziario. I motivi del negazionismo sono da condannare perché anacronistici e di parte. Conviene ignorare o negare a chi nutre ancora odio e risentimento come se niente sia accaduto di anormale, quando l