Oggi ricorre la tristissima data del
ricordo dell'Olocausto e nuove nubi si addensano sui negazionisti. Esiste una
proposta di legge, n.54, che l'aula di palazzo Madama ha inserito nel
calendario dei lavori per la prossima settimana. Prevede la reclusione fino a
tre anni per chi neghi crimini di guerra evidenti e contro l'umanità secondo il
dettato della Carta penale internazionale dell'Aia.
Già una ventina di paesi tra cui la
Svizzera, il Belgio, la Polonia, l'Austria, Israele, Argentina hanno preso
provvedimenti contro questi mistificatori, pur senza arrivare alla condanna
penale.
Non tutti però sono d'accordo su questa
decisione. La discussione forse va riportata sul piano storico ed ideologico
non su quello politico e giudiziario.
I motivi del negazionismo sono da condannare perché anacronistici e di parte. Conviene ignorare o negare a chi nutre ancora odio e risentimento come se niente sia accaduto di anormale, quando le testimonianze dei fatti sono sotto gli occhi di tutti.
I motivi del negazionismo sono da condannare perché anacronistici e di parte. Conviene ignorare o negare a chi nutre ancora odio e risentimento come se niente sia accaduto di anormale, quando le testimonianze dei fatti sono sotto gli occhi di tutti.
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