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#Icsaic. Si rinnovano le cariche sociali

Si veste di nuovo l’ Istituto Calabrese per  la storia   dell’antifascismo   e dell’Italia contemporanea che ha sede nella Biblioteca “E.  Tarantelli” dell’Università  della  Calabria. Nonostante, come si rileva in una nota  dell’istituto,  «le  difficoltà finanziarie e la situazione di crisi in cui è costretto a operare da qualche tempo  per  l’azzeramento  dei contributi da parte della Regione», l’Icsaic – con annesso il Centro di Ricerca sulle Migrazioni – si rinnova nel suo  assetto  organizzativo partendo da un’esigenza fondamentale: coinvolgere i giovani per un necessario ricambio  generazionale  che possa garantire l’apporto di nuove energie alla ricerca e agli studi storici. Pantaleone Sergi e Giuseppe Masi, sono stati confermati rispettivamente presidente e direttore  dell’Istituto.  Ulteriore conferma  per i  vice presidenti Luigi Intrieri ed Enrico Esposito. Nel consiglio direttivo invece i soci hanno votato   all’unanimità   l’ingresso di Giuseppe Ferraro e Teresa

Benvenuta ad Anne Vitchen da Parigi ospite in controtendenza a Reggio Calabria

Gaetanina Sicari Ruffo La notizia è stata riportata ieri dal Corriere della Sera, a firma di Andrea Galli e m'è sembrata il segnale che aspettavo, cioè il segnale della possibilità della rinascita della città commissariata, per tanto tempo capitale della 'ndrangheta, che può rialzare la testa con la collaborazione degli onesti e rifarsi una fedina pulita. Ma chi è Anne Vitchen e perchè a Reggio Calabria? Leggiamo che viene da Marais, nel cuore di Parigi, e che non è una turista qualunque in cerca di forti sensazioni, piuttosto una decoratrice floreale che lavora per Louis Vuitton, Cartier, il Louvre, Versailles  e collabora con l'architetto Philippe Starck. Nella città dello Stretto  ha aperto uno studio, l'Espace, con l'intenzione di fare impresa  in compagnia di tre soci che l'aiutano a curare  architettura, scenografia e design. Particolare non da poco:  ha scelto per il suo esperimento il Roof Garden, un luogo che è stato abbandonato alcuni anni fa

Archeologia & Turismo. Dal 14 al 17 novembre, la XVI edizione della Borsa di Paestum

Archivistica & Storia. "Le carte non si scartano mai". Presentato alla stampa, presso l'Archivio di Stato di Cosenza, il Fondo Campoliti

Archivistica. Recuperato patrimonio documentale, donato all'Icsaic

Il prossimo mercoledì 9 ottobre , alle ore 10,30, presso l’Archivio di Stato di Cosenza, sarà presentato alla stampa il Fondo Familiare Privato “Pietro Campoliti – Giuseppina Lo Bello” di Siderno. Si tratta di un patrimonio documentale che rischiava di andare perduto, visto il recupero accidentale dell’archivio rinvenuto nei pressi del letto di un fiume e consegnato all’Istituto calabrese per la st oria dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (Icsaic) al fine di garantirne la conservazione e la fruizione pubblica. Ordinato dall’Archivio di Stato di Cosenza, con la collaborazione dalla Sezione di Castrovillari, il fondo contiene una serie di preziosi documenti sulla storia amministrativa della famiglia, tra le più importanti della Locride, tra cui testamenti, atti notarili, sentenze civili, perizie, quaderni e registri di contabilità relativamente al periodo 1876-1955. Particolarmente interessante è la corrispondenza epistolare che dà contezza del vasto patrimonio terriero

Nessun Festival di cultura per la Calabria

http://portale.festivaldellamente.it/it/home di  Gaetanina Sicari Ruffo Leggo oggi sul “Corriere della sera” che l'editore Giuseppe Laterza di Bari  si compiace d'aver ideato e realizzato dei festivals culturali in diverse città italiane tra  cui  Sarzana, Mantova, Modena e ultimamente Piacenza, che oltre ad incrementare il turismo sollecitano una partecipazione di massa ad una conoscenza che è “ un'esperienza preziosa nell'epoca della solitudine televisiva e delle relazioni virtuali in rete... Quella dei festival è una reazione fisica: si lascia a casa lo schermo tv e quello del computer per incontrare gli autori  e altre persone in carne e ossa, persone simili, selezionate dai propri interessi che leggono libri, ma anche giornali, vanno alle mostre e ai cinema”. Naturalmente questi incontri si traducono in altrettanti stimoli che servono per aggiornarsi, seguire le tematiche attuali, leggere, scambiarsi opinioni e comunicare in modo diretto ed altamente forma

Festa dei Nonni 2013. Le nonne "Franca & Franca" viste da Marta

... e un pensiero ai nonni in cielo Giovanni Battista & Egidio

Storia. Aperta la mostra documentale "Il filo del ricordo" curata dall'Archivio di Stato di Cosenza

#GiornateEuropeedelPatrimonio2013 Mostra documentale "Il filo del ricordo dalla Prima alla Seconda guerra mondiale. Voci e volti dal fronte". Archivio di Stato di Cosenza 28 settembre - 26 ottobre 2013 ALTRE FOTO QUI

Presentato il Docufilm sulla Chanson d'Aspremont alla Provincia reggina

di Gaetanina Sicari Ruffo Ieri, 27 settembre, nel salone della Provincia di Reggio Calabria, alle ore 17,30, è stato presentato il docufilm di Matteo e Giovanni Scarfò sulla Chanson d'Aspremont , tratto dal saggio omonimo di Carmelina Sicari, edito dall'editrice Città del Sole di Reggio Calabria, nel corrente anno. Illustra i luoghi calabresi del poemetto medievale di gesta che vanno dalla Chiesa di San Giorgio al Corso che conserva, nella cripta, tracce di sepolture di cavalieri normanni, fino a Pietra Cappa e ad altri interessanti itinerari aspromontani che hanno naturalmente oggi un nome diverso, ma di cui si riconoscono i legami che li avvicinano alla storia leggendaria di Orlandino venuto in Aspromonte per fare le sue prime prove di valore. I rilievi, le tormentate forre aspromontane, compresa la fauna e la flora del luogo   fanno da sfondo ad una storia di amore e di contrasto agli Infedeli. La Canzone sarà attentamente studiata e diffusa nelle scuole, accanto ad

Archeologia. La saga degli Ausoni, Lipari e Temesa

di Salvatore Perri (Gruppo Archeologico Alybas - Serra D'Aiello) Un mio lontano parente emigrato in America diceva che la terra dove ognuno di noi nasce rimarrà per sempre attaccata sotto la pianta dei piedi e, per quanto mi riguarda, credo che ha avuto perfettamente ragione. Da piccolo non badi più di tanto a cose di una certa importanza: si bada al gioco, insomma, a cose magari più attinenti a quella età. Da giovani ancora peggio, si cazzeggia e si pensa a cose e questioni intimamente personali. Ma tutto questo ha poco importanza. È da grande e con la maturità che si cominciano ad apprezzare le cose belle del territorio e tutto quello che esso possiede, il mare, le montagne, insomma tutto, compreso il più piccolo filo di erba accarezzato da quell’alito di vento che la mitologia chiama Eolo. Ora, parlando di Eolo e delle Isole Eolie è impossibile scinderlo da una leggenda arrivata fino noi dagli storici antichi e ripre