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L'Apparizione, per "meglio intendere il nostro tempo convulso"

Al Teatro Experimenta di Reggio Calabria un monologo drammatico, tratto dal romanzo dello scrittore Rocco Carbone, l' Apparizione. di Gaetanina Sicari Ruffo Recitato, diretto dal bravo attore Basilio Musolino, che si è formato al Teatro Cinque di Milano, sceneggiato da Aldo Zucco e prodotto da Gianni Barone per Kaluria Festival, s'è tenuto, nei giorni 4 e 5 febbraio, un interessante monologo nello Spazio teatro di via Aschenez. L'autore è Rocco Carbone ( nella foto ), di cui ci siamo occupati qualche anno fa, calabrese residente a Roma, scomparso prematuramente per un incidente stradale, ma bene avviato sulla via della produzione letteraria con importanti case editrici (Feltrinelli, Mondadori), acuto critico e romanziere di successo. Ora offerto al pubblico calabrese e si spera presto diffuso anche in altre regioni che amano la sperimentazione artistica  il secondo suo dramma “ L'Apparizione” , dopo “ Libera i miei nemici” d'un anno fa, viene a far discute

Neve, grande maestra!

di Franco Pedatella                                                   Non voglio dare l’impressione di essere masochista, ma se la neve che è arrivata, come del resto fa ogni anno (per chi “ha sale nel cervello”), è in quantità tale da  far capire al popolo italiano come stanno realmente le cose, mi sento di dire che, almeno per una volta, è la benvenuta. In realtà, al di là delle ridicole polemiche tra il sindaco di Roma ed il capo della Protezione Civile, il problema è al di là del disagio romano: uno Stato serio (o qualunque organismo istituzionale) si attrezza ad un livello nettamente superiore a quello che “storicamente” è il “livello di guardia” delle calamità e delle emergenze verificatesi o che si possono verificare. Così fa nel suo piccolo anche il comune padre di famiglia dotato di un minimo di buon senso. Ma, se chi governa presenta continuamente nelle parole lo Stato come un “grande ladrone che mette le mani nelle tasche dei cittadini”, allora il messaggio è quello c

No all’abolizione del valore legale del titolo di studio!

di Franco Pedatella                     Quello che il popolo non può e non deve mai accettare è l’abolizione, non importa se decisa o programmata, del valore legale del titolo di studio, perché la scuola, in particolare quella pubblica, la conquista del titolo di studio ed il suo valore legale sono stati lo strumento fondamentale del riscatto sociale e civile delle classi popolari. Attraverso lo studio, duro e serio, i “figli del popolo” hanno “conquistato”, dico conquistato perché di vera e propria conquista si è trattato, la vera pari dignità nei confronti dei “figli di papà” del tempo, che, se svogliati e decadenti, hanno perduto il passo di marcia in avanti, se volenterosi, hanno meritatamente conservato, nella scala economica e sociale, il posto ed il “grado” che loro spettavano, senza alcuna discriminazione.

Cosenza. Ufficio contenzioso, la coda inizia all'alba

COSENZA – Per disbrigare una pratica all’ufficio tributi e contenzioso di Cosenza c’è chi si alza che ancora è buio. Già alle 5 o alle 6 ci sono persone che si mettono in fila, con il classico numerino. L’apertura sarà alle 9. Tre ore sino a mezzogiorno, per chiarire la propria posizione tributaria circa gli avvisi di accertamento ricevuti. Ma non sempre, nonostante la levataccia, si riesce ad arrivare allo sportello. A mezzogiorno si chiude. È quanto prevede tassativamente una circolare. E così, anche se il prossimo è il tuo turno, si dovrà rinviare all’indomani.

Il Padre Eterno di Bagnara. Una testimonianza storica

A. Frangipane di Gaetanina Sicari Ruffo A proposito della statua marmorea del Padreterno della Chiesa del Rosario di Bagnara Calabra, che ha suscitato, ier l'altro , l'interesse e la curiosità  di appassionati cultori  dell'arte, che si chiedevano se non fosse un capolavoro trascurato, è arrivata una prima risposta , ma non ancora da analisi e da confronti attuali, bensì dalle carte  d'un antico studioso calabrese, ben noto per la sua attenzione e passione per i beni culturali, Alfonso Frangipane (Cz 1881- Rc 1970), fondatore dell'Istituto d'arte e del Museo della Magna Grecia a Reggio Calabria, nonché della gloriosa Rivista Brutium. Ancora una volta il suo lavoro di ricerca e di registrazione ha dato una risposta al quesito. Ho trovato che nel  suo Inventario degli oggetti d'arte della Calabria, da lui stesso compilato nell'anno XI dell'era fascista, corrispondente al 1933, edito dalla Libreria di Stato, la statua  è catalogata con lo stes

FAI TV, accendi la tua passione per l’arte

Tutti conoscono il detto “ il bello della diretta ”. Non tutti probabilmente sanno che il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione fu la Conferenza di pace di San Francisco del 4 settembre 1951, da cui scaturì la firma del Trattato di Pace con il Giappone. Nel nostro Paese la diretta televisiva arrivò tre anni dopo con la trasmissione del Carnevale di Viareggio. Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti, fiumi di innovazioni tecnologiche che, soprattutto grazie all’avvento di  Internet , hanno forgiato una  nuova dimensione  della diretta che ha fatto propri i concetti di  condivisione, mobilità e interattività .