di Gaetanina Sicari Ruffo Sta per essere dato alle stampe dall'editore Rubbettino un saggio su Elio Ruffo, il regista cinematografico bovalinese, prematuramente scomparso, nel 1972. La sua sarebbe stata sicuramente un carriera rispettabile nella regia cinematografica, se le cose fossero andate diversamente e se non si fosse trovato a combattere in Calabria contro arretratezza, incomprensione, penuria di mezzi. Nato nel '21 a Bovalino, aveva, dopo la laurea in legge, intrapreso la carriera di giornalista, collaborando all'Umanità, a Paese Sera ed al Giornale di Calabria. Poi scoprì la vocazione di regista e fu aiuto di Equi in Monastero di S. Chiara e ne L'Isola di Montecristo . Come aiuto di Blasetti girò il documentario S.O.S. Africo . Dei suoi film, di cui alcuni già restaurati come: Il Bosco dei cavalli selvaggi , in Sardegna , andato in onda in TV, Tempo d'amarsi e Una rete piena di sabbia c'è un vivo apprezzamento, anche se all'epoca non attirarono