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STRAGI NAZISTE, GERMANIA CONDANNATA A RISARCIMENTO

Fonte Ansa ROMA - La Germania dovrà risarcire nove familiari delle vittime della strage consumatasi il 29 giugno 1944 a Civitella (Arezzo) sull' appennino tosco-emiliano. Lo ha stabilito la Cassazione respingendo il ricorso con il quale la Germania contestava di poter essere chiamata a risarcire danni a suo avviso già 'coperti' dal trattato del 1947 e dagli accordi di Bonn del 1961.  E' la prima volta che la Cassazione sancisce il diritto ad essere risarcite - nell' ambito di un procedimento penale - per le vittime delle stragi naziste. Finora c' erano state solo delle sentenze nelle cause civili per risarcimento danni chiesto dai cosiddetti 'schiavi di Hitler'. Nessun altro paese al mondo - ha rilevato l' avvocato della Germania, Augusto Dossena - ha mai intentato cause di risarcimento nei confronti della Germania applicando la clausola dell' immunità. GERMANIA, NON RISARCIREMO NIENTE - "La Germania non risarcirà nulla, come ha fatto finor

ADDIO VITTORIO FOA, VOCE STORICA DELLA SINISTRA

Fonte Ansa E' morto a Formia Vittorio Foa. Aveva 98 anni. Era nato a Torino il 18 settembre 1910.  Da subito antifascista, nel 1935 venne arrestato a Torino e condannato a 15 anni di reclusione (nel 1936) per attivita' antifascista. Condivise la stessa cella con Ernesto Rossi, Massimo Mila e Riccardo Bauer, e nel frattempo sposo' il liberalismo di Benedetto Croce. Dopo la Resistenza e' stato deputato alla Costituente per il Partito d'azione. Dirigente della Cgil, e' stato parlamentare socialista e poi senatore del Pds. Veltroni: ''Penso che tutto il paese senta Vittorio Foa come uno dei suoi figli migliori''. UNO SCRITTORE TRA MEMORIA E POLITICA - L'ultimo libro di Vittorio Foa è stato 'Le parole della politica', uscito per Einaudi, come molte delle sue opere, all'inizio di quest'anno. "Forse - sosteneva nel saggio, scritto con Federica Montevecchi, sua partner letteraria - il degrado della politica e delle sue parole sta

Smantellamento del ruolo e delle funzioni del segretario in tutti gli enti locali. Intervista a Carla Caruso, vice Segretario Nazionale dell’UNSCP

L’INTERA categoria dei Segretari comunali e provinciali è in stato di mobilitazione generale per contrastare il disegno di legge governativo che vuole ridimensionare il ruolo e le funzioni di questa figura chiave degli Enti locali, unificando le segreterie per tutti i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti. Attualmente, il dispositivo (disegno di legge n. 1441-bis A) , dopo essere stato approvato alla Camera il 2 ottobre scorso, è giunto al Senato per la discussione. Ma ai Segretari, e specialmente al maggior sindacato di Categoria, l’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, non piace la riforma così come è stata concepita. Vorrebbero che fosse stralciata dal disegno di legge e ridiscussa nell’ambito della nuova Carta delle Autonomie locali. Tuttavia, alcuni segnali positivi sulla questione si sono già registrati, come l’annuncio di stralcio in Senato da parte del sottosegretario Davico; o come l’ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale calabrese che ha chiesto

I Segretari comunali contro lo smantellamento del ruolo e delle funzioni negli Enti locali

CATANZARO – La Segreteria unificata nei piccoli comuni, dopo l’approvazione dell’art. 30 del d.d.l. n. 1441-bis da parte della Camera dei Deputati, costituisce una aggressione senza precedenti alla categoria dei segretari comunali e provinciali.  A sostenerlo è l’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali della Calabria. «È questo l’inizio di un più articolato disegno – è scritto in una nota del maggior Sindacato di categoria - che traspare in tutta la sua evidenza e che persegue pervicacemente un vero e proprio processo di smantellamento del ruolo e delle funzioni del segretario in tutti gli enti locali, piccoli e grandi, riportando la categoria ad un passato ancora più buio rispetto a quanto accaduto nel 1996».  Sulla questione, i segretari incassano la solidarietà del mondo politico regionale che nell’ultima seduta del Consiglio regionale hanno approvato alla unanimità un ordine del giorno proposto da Salvatore Magarò (PS), e sottoscritto in maniera bipartisan dai consiglieri

Giornalista minacciata in Consiglio comunale: solidarietà della Fnsi

FNSI e SGC Comunicato Roma, 9 ottobre 2008 “Il Segretario Generale della Fnsi, Franco Siddi ed il Segretario Regionale del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, esprimono la loro solidarietà alla collega Francesca Caiazzo, costretta da uno scorretto e arrogante comportamento da parte di esponenti dell’Istituzione comunale di Isola Capo Rizzuto, ad adire alle vie legali. E’ opportuno ricordare, alla luce di un episodio che non fa onore al mondo politico ed istituzionale, che il lavoro dei giornalisti è meritevole di rispetto e tutela, da minacce e aggressioni, come ha avuto modo di ribadire ieri l’altro con autorevolezza il Consiglio d’Europa, con una risoluzione chiara e netta a difesa dei giornalisti”.

Fnsi: "Corretta l'azione del Sindacato in Calabria"

Federazione Nazionale della Stampa Italiana Comunicato Roma, 9 ottobre 2008 La Giunta Esecutiva della Federazione della Stampa, riunita oggi a Roma, ha espresso piena e convinta solidarietà all'assemblea dei giornalisti del "Il Quotidiano della Calabria", che ha proclamato lo stato di agitazione, dopo aver respinto il piano industriale di risanamento economico dell'azienda con ricorso agli ammortizzatori sociali proposto dall'editore e dal direttore editoriale. La Giunta Esecutiva, nel condividere la correttezza dell'azione sindacale a sostegno dei colleghi messa in atto dal Segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e dal Consigliere Regionale Gianfranco De Franco, ha deciso di chiedere alla Federazione degli Editori che il contenzioso in atto sia esaminato in sede nazionale, alla luce delle procedure previste dal Contratto Collettivo".

Il Cdr del Quotidiano interviene sui toni e sul merito del comunicato del Sindacato

Fonte: Il Quotidiano della Calabria del 8 ottobre '08, pag. 10 IL comitato di redazione del Quotidiano della Calabria, prende le distanze dalle dichiarazioni rese il 6/10/2008 dal segretario regionale del sindacato dei giornalisti, Carlo Parisi, sul confronto in corso con l'editore. In particolare, il Cdr respinge il tono e il merito del comunicato diramato, che parla di una "drammatica vertenza in atto", lontano dalla reale situazione dei fatti, che vedono impegnato il corpo redazionale rappresentato dal Cdr in un tavolo permanente di confronto per rilanciare l'azienda e rafforzare i dati estremamente positivi in termini di vendita registrati negli ultimi tre anni, in netta controtendenza con quando sta accadendo in Italia e facilmente verificabili da dati ufficiali di istituti terzi come Ads e Audipress. Appare paradossale che proprio il sindacato, peraltro senza consultare i giornalisti del Quotidiano iscritti allo stesso né il Cdr, sottolinei che in Calabria l