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I Segretari comunali contro lo smantellamento del ruolo e delle funzioni negli Enti locali

CATANZARO – La Segreteria unificata nei piccoli comuni, dopo l’approvazione dell’art. 30 del d.d.l. n. 1441-bis da parte della Camera dei Deputati, costituisce una aggressione senza precedenti alla categoria dei segretari comunali e provinciali. 
A sostenerlo è l’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali della Calabria. «È questo l’inizio di un più articolato disegno – è scritto in una nota del maggior Sindacato di categoria - che traspare in tutta la sua evidenza e che persegue pervicacemente un vero e proprio processo di smantellamento del ruolo e delle funzioni del segretario in tutti gli enti locali, piccoli e grandi, riportando la categoria ad un passato ancora più buio rispetto a quanto accaduto nel 1996». 
Sulla questione, i segretari incassano la solidarietà del mondo politico regionale che nell’ultima seduta del Consiglio regionale hanno approvato alla unanimità un ordine del giorno proposto da Salvatore Magarò (PS), e sottoscritto in maniera bipartisan dai consiglieri Pacenza (PD), Pizzini (FI), Trematerra (Udc), Morelli (An), Galati (Nuovo PSI), De Gaetano (PRC), Tripodi (PdCI), e Feraudo (IdV). Il Consiglio, facendo proprie le istanze dei segretari, ha chiesto ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio dei Ministri, delle Camere e a tutti i Parlamentari di «riaffermare la centralità del ruolo e delle funzioni del segretario comunale, preposto storicamente ad assicurare efficienza e legalità negli Enti locali» e di «stralciare la disposizione che ne riforma il ruolo nei piccoli comuni dal disegno di legge 1441 bis-A per affrontare la questione, previo confronto, in seno alla più complessiva riforma delle Autonomie Locali». 
In relazione alla norma da stralciare, già approvata dalla Camera dei Deputati il 2 ottobre scorso, il Consiglio Regionale nell’ordine del giorno approvato rileva che, nel caso fosse definitivamente approvata anche dal Senato si «metterebbe seriamente a repentaglio la possibilità di assicurare la tutela del buon andamento dell’attività amministrativa degli enti locali». 
In pratica, secondo tale disposizione, i comuni inferiori a 5 mila abitanti saranno obbligati a costituire sedi di segreteria unificate. «Solo in Calabria – spiega Carla Caruso, Vice Segretario Nazionale UNSCP - la suddetta riforma comporterebbe la messa in disponibilità dal 54% al 75% dei segretari in servizio nella Regione destinati alla specifica copertura di tale tipologia di sedi. I segretari che rimarrebbero titolari delle sedi unificate – aggiunge - si troverebbero, di fatto, nell’impossibilità di svolgere le delicatissime funzioni loro attribuite dalla medesima norma, peraltro ampliate rispetto alla legge attualmente in vigore, per l’elevato numero di Comuni nei quali dovrebbero contestualmente garantire il servizio».
Intanto, per lunedì prossimo, 20 ottobre, a partire dalle 9.30 è previsto un approfondimento sull’argomento con un incontro dibattito che si terrà a Lametia, presso il Grand Hotel Lamezia. Parteciperanno rappresentanti di categoria, Parlamentari della deputazione Calabrese, Consiglieri regionali, Sindaci, rappresentanti dell’Anci e della Lega delle Autonomie. I lavori saranno aperti da Domenico Primerano, Segretario regionale UNSCP Calabria e da Carla Caruso. Obiettivo dell’incontro quello di avviare un momento di riflessione e di studio sull’impatto della normativa nei confronti dei Segretari Comunali e sui relativi effetti per i Comuni in termini di legalità, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa tendente allo sviluppo del territorio.

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