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Il Premio Repaci da Viareggio in Calabria?

di Getanina Sicari Ruffo
Si legge oggi in un trafiletto del Corriere della Sera dell'offerta del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e di Mario Caligiuri,assessore alla cultura, alla responsabile del Premio Rosanna Bettarini, per il trasferimento della sede del Premio  stesso in Calabria, dopo che il Comune di Viareggio è stato “licenziato” per inadempienza nell'esecuzione del contratto-statuto”. È auspicabile che ciò avvenga  perché Leonida Repaci  è stato un grande scrittore calabrese di Palmi, trapiantato a nord, molto legato alla sua terra, che vedrebbe così ripristinata idealmente la sua presenza ed onorato il suo nome. Senza contare poi che, per un giusto equilibrio delle parti,  starebbe bene a sud un premio conosciutissimo e prestigioso per rendere meno isolata la regione e per  sollecitarne le riposte risorse culturali.

Si ricorda ai lettori che Repaci fu nella vita sempre un accanito polemista  come il  nome del classico eroe delle Termopoli che gli era stato imposto evocava. Autore della Storia dei fratelli Rupe, la sua opera più rappresentativa, in quattro volumi, oltre che di  tanti altri romanzi e saggi,  fondò il premio a Viareggio, nel 1929, destinato a diventare uno dei più prestigiosi dell'Italia letteraria. Gli piacevano le sfide rivolte ad uomini ed a istituzioni e la sua in tal senso fu una sfida vincente perché riuscì a   mantenere in vita la sua creatura e difenderla, nonostante le tante congiunture  avverse incontrate. Forse oggi la sua decisione, se fosse in vita, sarebbe proprio  di optare per un trasferimento del Premio in terra calabra, per dare una scrollata ai numerosi inciampi che si son venuti a creare e impulso ad un auspicabile  rinnovamento  calabrese.

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Il Quotidiano della Calabria 8.04.2011
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Commenti

  1. Per la verità trovo piuttosto arduo affermare che "Forse oggi la sua decisione, se fosse in vita, sarebbe proprio di optare per un trasferimento del Premio in terra calabra" perchè in realtà quando Répaci era in vita donò il Premio alla Città di Viareggio, con tanto di rogito notarile, nel 1975.

    Valter Martinelli - Viareggio

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