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La grande guerra è davvero finita?

di Carmelina Sicari La grande guerra è davvero finita? L'interrogativo appare in un articolo di Guido Ceronetti e corre anche nel suo ultimo libro “Tragico tascabile” apparso per Adelphi e la cui caratteristica anche nel titolo è l'equivalenza tra grande guerra e tragedia. C'è continuità tra la prima e la seconda guerra mondiale e questo già era stato indicato da più parti ma che anche la prospettata terza guerra mondiale, se già in atto come indica papa Bergoglio o ancora da venire, sia pur essa in continuità rispetto alle altre due, è una faccenda del tutto nuova. Ceronetti è scrittore funerario, barocco e funerario poiché anche la morte è come per i poeti e gli scultori barocchi spettacolo. È scrittore simile-dissimile rispetto a Manganelli che amava anche lui lo spettacolo della morte o come D'Annunzio che scrisse una pagina tremenda sulla decimazione sui soldati di Catanzaro che si erano ammutinati, sul loro volto nella polvere. La grande guerra è dunqu

Visita a Tiriolo

di Franco Pedatella Lo spirto di avventura mi ha portato a Tiriolo, ove le artigiane tessono al telaio e col filato ornati fan vestiti di pacchiane. La tomba brettia a camera ho veduto nel bel museo, che narra del passato al Càlabro distratto, ch’è annegato nel modernismo ogni dí vissuto. Nel tempio la Madonna della Neve mira pietosa chi par che s’appressi a l’adorar ma l’intenzion gli è lieve e cede a volontà di chi lo pressi. Nelle viuzze, vichi e monumenti costante l’attenzion per il paese vedo sí ch’ogn’imago è ammonimento a quei cui di venir la voglia accese. Tra verdi aiuole il candido viburno coi petali suoi spicca e il suo candore di luminìo cosparge l’aer notturno sí che d’intorno splende il suo lucore. E poi i palazzi, i resti del castello storia raccontan plurisecolare di un abitato che si fa ancor bello dell’operar dell’artigian locale. Ma quando in su fra terra e cielo ascendo, l’un vedo e l’altro

Alle soglie dell'ultimo giorno, romanzo di Sergio Ruggiero, premiato a Rovigo

Questa volta è stato premiato a Rovigo per il suo ultimo romanzo, “Alle soglie dell'ultimo giorno”. Ancora una bella soddisfazione per Sergio Ruggiero, autore del libro, e per l'editore Franco Mannarino, entrambi amanteani. Nella cittadina veneta, come ci tiene a rimarcare l'editore, è stata la storia della Calabria ad essere protagonista. Tra settecento opere partecipanti al concorso “L'Unicorno”, presenti nomi di spicco e case editrici come Mondadori, Feltrinelli, Albatros, al nostro Ruggiero è stato assegnato il premio “Migliore Romanzo Storico”. «Egli – scrive la presidente della Giuria Giulietta Masiero - ha saputo trovare lo sguardo giusto per raccontare le storie del passato. È la trasfigurazione operata dalla scelta delle parole e del modo di allinearle di Ruggiero a farci sentire catturati da un incantesimo che ci trasporta nell'anno Domini 870». La trama è ambientata nella Calabria divisa tra Longobardi e Bizantini, ed infestata dai Saraceni. E