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Calabria Migrante, nuove ricerche sull’emigrazione regionale

Un prezioso volume di 273 pagine per ripercorrere e aggiornare la storia dell’emigrazione calabrese alla luce delle nuove acquisizioni storiografiche. Fresco di stampa, “Calabria Migrante” è il primo resoconto del Centro di Ricerca sulle Migrazioni che ha sede all’Università della Calabria capace di offrire un’interpretazione duratura ed esauriente su un fenomeno complesso e dai risvolti sempre attuali. Curato da Vittorio Cappelli, Giuseppe Masi e Pantaleone Sergi, “Calabria Migrante” è frutto di una serie di nuove ricerche sul tema in cui l’approccio multidisciplinare evidenzia il carattere plurale e dinamico degli studi, intrecciando storiografia e antropologia, sociologia, psicoanalisi e letteratura. Microstorie comuni di partenze e arrivi si riflettono nella macrostoria delle fonti e dei metodi statistici attraverso una scrittura agile, che rende il volume di per sé denso, di avvincente lettura. Attraverso i contributi di docenti, studiosi, appassionati e ricercatori, la vicen

C'era una volta... il Pci

Prima di tutto, la Salute. Le richieste avanzate dai comitati Valle Oliva e Natale De Grazia alla Commissione Sanità del Consiglio regionale della Calabria

Il Comitato civico “Natale De Grazia” e il comitato civico “Valle Oliva. Terre a Perdere”, chiedono ai membri della Terza Commissione attività sociali, Sanitarie, Culturali e Formative del consiglio Regionale della Calabria di portare a conoscenza dell’intero Consiglio regionale, della Giunta Regionale e del Governo italiano il caso della “valle dei veleni”, sollecitandone l’intervento, nei modi e nelle forme dovute, affinché: 1. Le autorità ambientali italiane e regionali (Ministero dell’ambiente, ISPRA e Assessorato Ambiente Regione Calabria) e quelle sanitarie (Ministro della Sanità e Istituto Superiore di Sanità e Assessorato Sanità Regione Calabria) procedano alla messa in sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario e ambientale e alla bonifica della Valle dell’Oliva, nel rispetto del principio di precauzione, di cui all’articolo 191 del Trattato dell’Unione Europea, finalizzato a garantire un alto livello di protezione dell’ambiente grazie alla prevenzione del rischio, e de