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Costituito il Parco di Scilla. Iniziativa della Fondazione Fidapa Onlus di Reggio Calabria

Scilla, Courtesy of Wikipedia Gaetanina Sicari Ruffo Il 16 settembre s'è tenuta l'assemblea conclusiva dei soci del sodalizio, di cui è presidente la Dott. Irene Tripodi, per l'avvio della creazione d'un parco storico-culturale a Scilla, intitolato a Giovanna Ruffo, Principessa di Scilla, sulla linea di continuità dei primi dieci anni di iniziative culturali simili diffuse in Italia dalla Fondazione. Lo scopo è di “ contribuire in modo nuovo e critico, attraverso l'analisi del personaggio, vissuto tra il 1500 ed il 1600, a rinnovare la memoria storica e ad promuovere il contesto socio-culturale, politico, economico che fa da sfondo a questo borgo della Calabria, riconosciuto come uno dei più belli d'Italia onde concorrere al suo decollo culturale, turistico ed economico che potrebbe costituire una risorsa per l'intero litorale circostante e la regione tutta ”. Tra le iniziative sono previste occasioni di studio e di ricerca ,la formazione d'un

Una nuova edizione delle Poesie di Campanella

di Gaetanina Sicari Ruffo Una nuova edizione delle Poesie del frate domenicano Tommaso Campanella di Stilo vengono ora riproposte dalla Bompiani con commento e testo critico a cura di Francesco Giancotti (pp.1500, Euro 35). Si ricorda che alcune di esse, complesse ed a volte astruse, hanno carattere profetico, come tutta la produzione del filosofo calabrese che è scritta parte in latino, lingua dei dotti fino alla fine del Cinquecento, e parte in volgare italiano, la lingua nazionale del futuro, ancora rozza, come nell'esempio sotto riportato. Stavamo tutti  buio, altri sopiti d'ignoranza nel  sonno, e i sonatori pagati raddolciro il sonno infame. Altri vegghianti rapivan gli onori, la roba e il sangue e si facean mariti di ogni sesso e schernian le genti grame. Io accesi un lume: ecco qual d'api sciame scoverti, la fautrice tolta notte sopra me a vendicar ladri e gelosi.  

Eneide. I dodici libri del capolavoro di Publio Virgilio Marone in formato mp3 su Pinterest

Per il download gratuito cliccare su ognuna delle dodici immagini della pagina Pinterest ( QUI ).

Il Decameron in 100 tweet

Boccaccio (Courtesy Wikipedia) A 700 anni dalla nascita di Giovanni Boccaccio la Società Dante Alighieri,  tramite la redazione di madre lingua, propone ai lettori una “riscrittura” del Decameron in 100 twoosh (tweet perfetti di 140 caratteri esatti). Dal 1° agosto 2013. La “Dante Alighieri” festeggia il 700° compleanno di Giovanni Boccaccio assecondando un certo spirito “giocoso” del suo capolavoro più noto: Il Decameron , best seller della sua epoca, circolò subito dopo la composizione in molti paesi, mentre contribuiva a fondare la lingua italiana attraverso la nota struttura di 100 novelle raccontate da 10 giovani in 10 giornate. Perché non provare a sintetizzare il testo in 14.000 caratteri? Ci abbiamo voluto provare. Poiché le sfide ci piacciono, abbiamo scelto di farlo due volte: una in tono “narrativo” e una in metrica. Ecco la sfida che la “Dante” pone al mondo di Twitter. Nello spazio @la_dante ogni giorno e per 100 giorni saranno pubblicati due twoosh che intendon

Il Museo della Magna Grecia ha riaperto i battenti

di Gaetanina Sicari Ruffo Finalmente il 3 agosto è stato riaperto al pubblico il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con una mostra di dipinti sequestrati dalla Guardia di Finanza  ad un imprenditore senza scrupoli che ne aveva fatto incetta: tele di grande bellezza e di alto significato istruttivo di grandi autori: Ligabue ( nella foto ), Migneco, Annigoni, Dalì, Sironi, Picasso, Brindisi, Cascella, Onofrio, Bava e tanti altri. Una dimostrazione di come sia possibile un'integrazione tra Stato ed Enti locali, tra Diritto pubblico e il Ministero dei beni Culturali e come si possa restituire alla pubblica utilizzazione quanto è stato impropriamente sottratto a suo tempo.  Si tratta di circa un centinaio di opere di validissimi autori, esposte con le loro locandine che fanno bella mostra di sé e rivelano preziosi imput artistici. L'esposizione è stata possibile grazie alla collaborazione tra l'Amministrazione provinciale, regionale e la Sovrintendenza dei d

L'ultima serata di Tabularasa a Reggio, con Paolini

di Gaetanina Sicari Ruffo E' stato un successo, per l'ultima di Tabularasa, il 31 luglio, l'incontro con Marco Paolini, il noto attore del teatro civile che ha raccontato i suoi inizi e la sua vocazione di coniugare politica ed arte. Viviamo - egli ha detto - in un paese che ha familiarità con le tragedie, dal terremoto del 1908 fino a quelli più recenti, dal Vajont  ad Ustica e così via. Non c'è bisogno di portare sulla scena la tragedia greca, perché noi abbiamo la nostra che si rinnova continuamente. Così egli s'è dedicato a raccontare questi drammi ed ogni tanto tentare di raddolcirli con qualche spunto di commedia. Ridere e piangere sono quasi la stessa cosa, perché nascono da forti emozioni. La folla accorsa per ascoltarlo sembra incantata. Eppure la scena è nuda con qualche divano per conversare con gli organizzatori della bella ed interessante pérformance che è durata un intero mese. Non occorre altro, la  parola del personaggio fa il resto. L'

Contro l'abolizione delle Province in Italia

di Franco Pedatella La bella Italia, dama di gran gala, un giorno ereditò tante province dalla dea Roma, che le avéa create per reggere un impero sterminato. Gioielli ne avéa fatto la gran dama, le avéa portate in picciol territorio, il suo, ch’è somigliante allo stivale che in mare che l’abbraccia si distende. Era felice di mostrare al mondo le sue province, chiuse in uno scrigno come diamanti: portano in corona meravigliosi stemmi dei Comuni, di gloriose Repubbliche sul mare fornite di galee per merci e guerre, che con il sangue di lor prodi figli la storia hanno scritto dell’Italia. Tante città, d’autonomia bandiere, hanno trovato il modo, nella storia, di ritrovarsi in piena comunione d’intenti e volontà particolari e di diversi han fatto un solo Stato che nome ha Repubblica Italiana. Or come gran signora in decadenza disfarsi vuol di questi bei gioielli, perché non può curarli come deve né può lustrarli sí che ancor sian belli? L’Italia può negare la sua