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Il violoncellista, divenuto una star a Roma, è calabrese

di Gaetanina Sicari Ruffo Nei giorni scorsi un attentato, proprio il giorno dell'insediamento del governo, ha fatto stare in allarme e suscitato ansia in tutti gli Italiani. Un calabrese disoccupato e disperato ha compiuto il folle gesto di sparare davanti a Montecitorio. Nessuna attenuante può mai discolparlo, neppure la povertà e la perdita del  lavoro: la vita è sacra e la violenza tutta da condannare. Ora un altro calabrese, nella stessa città eterna, fa parlare di sé, ma al contrario per il suo gesto di generosità, d'allietare i passanti con la sua musica. È stato multato per aver suonato 5 minuti in più, per un tempo più lungo di quanto gli consentiva il permesso di due ore, in un luogo autorizzato. Ora 101 violoncellisti in segno di protesta contro la multa ingiusta, perché in fondo di musica si trattava e quindi di un'offerta gradita ai passanti, non d'uno strappo alle regole che poteva causare danno, hanno ripetuto il suo gesto nello stesso luogo che l