Gaetanina Sicari Ruffo Si parla di paradiso perduto dopo il terremoto disastroso che ha spazzato via uno degli angoli più belli del pianeta: il Nepal, fino ad ieri meta di viaggi favolosi, culla di una civiltà millenaria, in cui gli dei erano ancora abituati a parlare agli uomini ed a raccontare la sapienza di quella parte del mondo che, attraverso Il Mahabharata, il Ramahiana, il Rihveda, testi sacri antichissimi più di quattro mila anni fa, avevano affascinato l'umanità tutta. Ora i segni di quella saggezza sono crollati come se qualcuno avesse voluto dire: È ora di svegliarsi e di tornare alla realtà. Non è più tempo di miti e di favole. S i andava in Nepal per ammirare il prodigio di quella natura che sembrava fatta proprio per l'uomo, per illuderlo e farlo compiacere dell'altezza di quella montagna, l'Everest, che sembrava proprio molto stabile e solida, fatta per toccare il cielo e far pensare che era a portata di mano. Niente di tutto questo! Come nell