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Ordine dei Giornalisti della Calabria. Domenica 1 ottobre si vota per il rinnovo delle cariche. Ecco la lista del movimento "Giornalisti d'Azione"


In Calabria è in atto una piccola, grande rivoluzione. Per la prima volta in 42 anni di vita ordinistica, in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine regionale professionale, in Calabria c’è un gruppo di giornalisti che presenta pubblicamente una lista di candidati ed un programma. Una vera rivoluzione in una regione che in 42 anni di vita ordinistica ha espresso soltanto due presidenti, uno dal 1975, anno d’istituzione dell’Ordine calabrese, al 2002, Raffaele Nicolò; l’altro, dopo una brevissima parentesi di pochi mesi di commissariamento, fino ad oggi per ben 15 anni consecutivi, Giuseppe Soluri. Una rivoluzione che squarcia l’assordante e, diciamolo pure, inquietante silenzio che avvolge le nostre elezioni, mentre le testate giornalistiche, che del nostro appuntamento elettorale non parlano, danno spazi alle elezioni degli avvocati, degli ingegneri, dei geologi.
Il gruppo di giornalisti che ha deciso di metterci facce e idee in maniera palese ha un nome ed un’attività già di tre anni sul territorio calabrese. Si chiama Giornalisti d’Azione. Giornalisti d’Azione ha già ampiamente dimostrato in questi tre anni, appunto, di lavoro sul territorio, di possedere idee innovative, ma, soprattutto, di operare con entusiasmo per la crescita professionale dei giornalisti calabresi. Siamo stati i primi, e siamo ancora oggi gli unici, in Calabria ed in Italia, a realizzare veri e propri spot radiotelevisivi per promuovere la figura del giornalista ed il rispetto che si deve alla professionalità dei giornalisti. Siamo stati i primi, e ancora oggi gli unici, ad offrire gratuitamente ai giornalisti calabresi dei corsi professionali pratici, utili, capaci di fornire competenze subito spendibili nel mercato del lavoro in una professione, quella giornalistica, che ha bisogno di avere strumenti e conoscenze per mantenersi al passo coi tempi. Siamo stati i primi, e ancora oggi gli unici, ad offrire ai giornalisti calabresi nuove opportunità di lavoro grazie ai nostri laboratori scolastici che stanno funzionando alla grande. Siamo stati i primi, e ancora oggi gli unici, ad aprire una discussione con l’Anci che ci permetta di realizzare un altro dei nostri sogni: mettere assieme i piccoli Comuni per poter attivare degli Uffici stampa. La nostra partecipazione alle prossime elezioni per l’Ordine è incidentale nella vita del nostro movimento che continuerà ad operare anche dopo l’appuntamento elettorale per il miglioramento della condizione professionale dei colleghi. Abbiamo idee e progetti, primo fra tutti l’istituzione di un osservatorio sulla deontologia e sulla buona pratica giornalistica, perché se ci sono colleghi che non rispettano le norme e non svolgono con serietà la professione giornalistica, ci rimette tutta la categoria, e l’Ordine ha il dovere di intervenire e recuperare il collega alla correttezza. Perché è questo il vero, unico dovere di un Ordine professionale: garantire il corretto esercizio della professione. Voglio farvi una confessione: siamo consapevoli di essere svantaggiati e di combattere una battaglia improba, ma ci siamo messi i gioco ugualmente. E’ come quando, in politica, una lista civica, composta da gente che per la prima volta si presenta alle elezioni, si trova a sfidare un partito di governo ben strutturato. Ecco, noi ci sentiamo così, il piccolo partito fatto di neofiti della politica che si scontra contro il grande partito di governo sicuro che potrà schiacciarci senza grandi sforzi. Ma siamo anche consapevoli che un segnale di cambiamento va dato. Non basta lamentarsi e dire che le cose non vanno bene, occorre agire, tutti, affinché le cose cambino. Noi sappiamo come potremmo cambiare le cose, voi, però, dovete aiutarci e dovete assumervi la responsabilità del cambiamento. Noi non porteremo truppe cammellate a Catanzaro a votare, noi vogliamo, pretendiamo che voi prendiate le vostre macchine, facciate benzina coi vostri soldi e veniate a votare consapevoli di fare qualcosa per voi stessi. Perché noi abbiamo rispetto per voi. Se continuate a restare alla finestra, non potrete più arrogarvi il diritto di dire che le cose non vanno bene. Noi ci abbiamo messo la faccia, ora spetta a voi tutti metterci il voto.

L’Ordine dei Giornalisti che vogliamo

Giornalisti d’Azione con questo manifesto-programma intende tracciare alcune linee di politica ordinistica destinate ad inaugurare un processo di risanamento, di rilancio e di riqualificazione della missione dell’Ordine regionale. Non si tratta di concetti astratti che fanno parte di un “libro dei sogni”, bensì di idee dal taglio piuttosto pratico che si possono realizzare con lavoro, entusiasmo e vero spirito di servizio nei confronti dell’intera categoria.
Per cambiare aria è, però, necessario impegnare nuovi interpreti nel governo della professione giornalistica e – dunque- ti chiediamo di accordarci la tua fiducia e di votare


Per i PROFESSIONISTI, al Consiglio regionale:

CONSIGLIERI: LIVIA BLASI, ANTONELLA SCALZI

Per i PUBBLICISTI al Consiglio regionale:

MARIO TURSI PRATO; SALVATOREMUOIO; FRANCESCO VALLONE;
Per i PUBBLICISTI al Consiglio nazionale: VITTORIA CAMOBRECO
Per i PUBBLICISTI nei Revisori regionali: FRANCESCO MONTEMURRO


Per votare – domenica 1 Ottobre -dalle 9.30 – Benny Hotel (ex Motel Agip) Cz – occorre scrivere con chiarezza sulle righe vuote presenti nella scheda il nome e cognome dei candidati (per il nostro candidato VALLONE è necessario mettere anche la data di nascita, 1964, per evitare un problema di omonimia.


I Pubblicisti votano solo i pubblicisti (massimo 3 consiglieri + 1 revisore + 1 Consigliere nazionale); i professionisti votano solo professionisti (massimo 6 Consiglieri+ 2 revisori + 2 consiglieri nazionali). 


GdA intende far diventare l’Ordine la casa di vetro dei giornalisti calabresi. Tutti gli iscritti devono poter conoscere l’attività del Consiglio attraverso un flusso informativo continuo, da assicurare attraverso il restyling e l’aggiornamento quotidiano del sito web istituzionale (il sito internet dell’Ordine è incompleto e non c’è alcuna traccia dell’attività ordinistica: verbali, attività delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro, eccetera, del bilancio e dell’attività disciplinare) e con l’uso quotidiano dei canali social, oggi completamente ignorati. Inoltre s’intende realizzare una App gratuita che fornisca informazioni sugli eventi formativi, sull’attività ordinistica e su ogni aspetto utile agli iscritti. Per favorire la massima partecipazione e trasparenza, GdA è, inoltre, dell’opinione che le riunioni del Consiglio debbano essere itineranti e possano periodicamente svolgersi nelle principali città calabresi e che – ospitando uditori esterni – possano talvolta essere finalizzate ad incentivare il collegamento del mondo giornalistico regionale con le diverse espressioni della società. Andrà, inoltre, garantita massima celerità nell’espletamento delle pratiche burocratiche. Ricevere il tesserino (sia per l’elenco dei pubblicisti che per quello dei professionisti) sapendo di poter contare su un Ordine veloce e snello è un incentivo importante per una categoria che ha urgente bisogno di ritrovare un forte spirito di squadra.


GdA propone di varare immediatamente un piano di rateizzazione per gli iscritti in arretrato con le quote associative. Tale piano – basato su regole precise – dovrà essere sostenibile e tenere conto delle esigenze dei colleghi disoccupati o con limitate disponibilità economiche. Presso il Consiglio nazionale, inoltre, sarà necessario battersi per un’apprezzabile diminuzione della “tassa” di accesso agli Esami di Stato e della quota annuale riservata ai pubblicisti fortemente penalizzati nella rappresentanza in seno al Consiglio Nazionale.


GdA sostiene la necessità di aumentare il numero degli eventi formativi, di elevarne la qualità e di commisurarne i crediti. I colleghi corsisti dovranno essere dotati di badge elettronico di identificazione che consenta la registrazione automatica dell’entrata e dell’uscita e che permetta il carico istantaneo dei crediti formativi sulla piattaforma Sigef. Le opportunità di formazione dovranno rappresentare reali occasioni di arricchimento professionale, perciò andranno affidate esclusivamente a docenti di comprovata professionalità, attivando – anche a livello regionale – la possibilità di seguire l’evento on-line.


GdA prevede, a seguito di una convenzione con l’Ordine dei Commercialisti, l’apertura di uno sportello informativo-fiscale gratuito a disposizione degli iscritti che, anche in forma associata, decidono di avviare start up giornalistiche-editoriali. Analoga iniziativa potrà essere assunta con l’Ordine degli avvocati per garantire tutela legale gratuita per gli iscritti.


GdA propone un’ intensa campagna di sensibilizzazione che rimuova le inerzie della Regione Calabria per una legge adeguata sull’editoria, con possibilità di finanziamento agevolato ed a fondo perduto per nuove iniziative di interesse giornalistico. Sollecita l’avvio dei passi più opportuni verso l’Anci per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa operativo che preveda la presenza degli uffici stampa (anche in forma aggregata) in tutti i Comuni calabresi. Tale iniziativa darebbe immediato sbocco occupazionale a non meno di trecento colleghi oggi disoccupati o sottoccupati. GdA mira, di concerto con i Csa provinciali e con le singole scuole, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, all’attivazione di laboratori di giornalismo negli istitui superiori con l’impiego retribuito di colleghi disoccupati. Obiettivo, quest’ultimo, già avviato con successo nell’anno scolastico 2016 / 2017 e che è già in procinto di proseguire in questo anno scolastico appena cominciato con, al momento della stesura di questo programma, già 15 scuole.


GdA propone la presenza di sedi “distaccate” dell’Ordine in ognuna delle cinque province calabresi in modo da favorire e rende più agevole e funzionale il rapporto Ordine – iscritto


Gda incentiva, per consentire una crescita dell’ occupazione giornalistica, i contatti con le associazioni di categoria e con le agenzie di convegnistica per orientarle sui vantaggi della informazione e della promozione dei loro interessi, utilizzando esclusivamente giornalisti inscritti all’Albo.


GdA manifesta la necessità e di far funzionare al meglio il Consiglio territoriale di Disciplina che, dopo la riforma del 2012, è l’organismo deputato ad istruire e definire i procedimenti disciplinari dei giornalisti. Sempre più spesso, infatti, nella nostra regione si verificano gravi inosservanze delle norme deontologiche, inosservanze che, se non sanzionate, cagionano danno a tutti quei giornalisti che svolgono con serietà e sacrificio l’attività professionale, screditando – allo stesso tempo – un’intera categoria che potrà sopravvivere solo a patto di mantenere alta la sua autorevolezza nell’opinione pubblica.


Gda propone anche l’istituzione di un osservatorio sulla deontologia e la buona pratica giornalistica, perché se ci sono colleghi che non rispettano le norme e non svolgono con serietà la professione giornalistica, ci rimette tutta la categoria e l’Ordine ha il dovere di intervenire e recuperare il collega alla correttezza. Perché è questo il vero, unico dovere di un Ordine professionale: garantire il corretto esercizio della professione.


La convocazione delle elezioni

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