Gaetanina
Sicari Ruffo
Un
antico tema mai completamente definito, ancor oggi fonte di
discussione anche vivace tra i contemporanei! Esistono tante forme di
libertà, la politica, la civile, la religiosa, la economica, la
libertà della parola, dell'azione e del pensiero e così via, se
andiamo dalla sfera pubblica a quella privata. Bisogna tra tutte
distinguere. Quella che s'intende riferita a tutti gli aspetti della
vita umana è senza dubbio un'utopia. Di solito se si è liberi sul
piano individuale con una buona disciplina delle proprie capacità ed
un esercizio costante del pensiero ben orientato verso obiettivi
morali, non lo si è sul terreno sociale dove impedimenti di ogni
tipo ostacolano il sentire soggettivo e mortificano l'iniziativa pur
fatta con oculatezza. È la conseguenza d'un certo relativismo
contemporaneo che fa vedere condannabile quello che da altri è
considerato opportuno. Si dice con un adagio comune che la libertà
dell'individuo finisce dove incomincia quella degli altri. Ma allora
non ci si può accordare su quella che s'intende libertà di tutti?
La risposta è: si può, se s'intende il rispetto dei diritti umani
(la difesa della vita, del pensiero e della parola e dei beni
personali), diritti inalienabili che nessuno dovrebbe violare.
Purtroppo oggi tutto è messo in discussione ed il rispetto delle
leggi passa in linea secondaria, quando le leggi stesse si mostrano
talvolta poco efficaci.
Nuovo
Umanesimo,
l'Associazione che ha già compiuto trent'anni di attività nella
città dello Stretto, ha deciso di discutere di queste problematiche
venerdì 27 marzo,
alle ore 17, nella Biblioteca dell'Archivio di Stato di Reggio
Calabria con il chia.mo Prof. Pino Caminiti, incominciando da una relazione: Da
Catone a Dante nel segno della libertà.
L'invito a partecipare è esteso a tutti.
L'invito a partecipare è esteso a tutti.
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