Gaetanina
Sicari Ruffo
È stato solennemente ricordato dai capi
di Stato in visita in Normandia, nel Castello di Benouville, lo sbarco anfibio
che salvò l'Europa, nella II guerra mondiale, settanta anni fa. Obama l'ha
definito testa di ponte della democrazia. Egli poi ha aggiunto davanti
alle croci bianche della verde pianura normanna che ricordavano il sacrificio
dei caduti:
Questi sono i campioni che aiutarono un
continente a tornare libero... Quando vi capita di perdere la speranza, quando
il mondo vi rende cinici, fermatevi a pensare a questi uomini, molti dei quali
hanno dato la loro vita per ridare la libertà a popoli che nemmeno conoscevano.
Fu però un massacro. Vi morirono più di
10.000 uomini. La guerra ebbe da quel momento una svolta decisiva e finì otto
mesi dopo quel giorno.
Mi sono commossa alle parole del Presidente americano, pensando
alle giovani vite stroncate in quell'occasione. Tra loro c'era Joseph Scutella, il mio parente
italo-americano, morto in quella circostanza così drammatica. Ancora poteva
essere in vita, se fosse sopravvissuto. Ho visto nelle foto i veterani
superstiti di quel terribile evento che ricordavano i particolari. Non l'ho mai
conosciuto, ma so che il padre, che era emigrato con la famiglia da Staiti
(R.C.) anni prima, non resistette al dolore per la scomparsa di quell'adorato
figlio. Egli non volle che fosse seppellito sul luogo dove aveva trovato la
morte, piuttosto preferì che le sue spoglie fossero riportate in America dove
riposa al Memorial di Washington.
Onore a lui ed a tutti i caduti per la
libertà dei popoli!
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