Dal 6 ottobre a Serrapetrona la mostra “La conquista del
cielo” con i tesori della collezione Recchi. Per la prima volta in esposizione l’esemplare
di Prosaurolophus risalente a circa
75 milioni di anni fa.
Presentazione in anteprima il 27 luglio ad Ancona al
Museo Archeologico Nazionale delle Marche.
Un insospettabile Indiana
Jones nostrano, un paesino nel cuore delle Marche, una morte improvvisa, la
scoperta di un tesoro archeologico e paleontologico inestimabile. Non si tratta
della trama di un film ma di una storia vera. La storia della scoperta della
collezione Recchi, che dal 6 ottobre diventerà accessibile al grande pubblico
grazie ad una mostra allestita a Palazzo Claudi a Serrapetrona (Mc).
L’esposizione, dal titolo “La conquista del cielo”, è organizzata e promossa
dal Comune di Serrapetrona, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle
Marche e dalla Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Scienze della
Terra ed è realizzata grazie alla collaborazione del Nucleo Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale di Ancona, con il patrocinio e il contributo della Regione
Marche, della Provincia di Macerata, della Comunità Montana dei Monti Azzurri e
della Fondazione Carima, e con il sostegno delle aziende Efi e Cava Baroni.
Questa storia comincia la mattina del 19 dicembre2006 a Serrapetrona, paese di 1000 anime incastonato
sui Monti Azzurri. Giorgio Recchi, geologo 68enne, non risponde alla porta.
Strano, aveva fissato un appuntamento. L’uomo vive solo, nessuno ha le chiavi e
la casa è una specie di fortezza: porta blindata e sbarre alle finestre, ci
vogliono i Vigili del Fuoco per aprire. Una volta entrati, i soccorritori
restano esterrefatti: Giorgio Recchi è senza vita sul letto, attorno a lui uno
strabiliante museo privato, con reperti preistorici, vasi etruschi ed ellenici
magnificamente dipinti, bronzetti votivi, oggetti d’ornamento piceni, reperti egizi
e di epoca romana, monete in bronzo, argento e oro; e poi ancora reperti
fossili: esemplari di antropodi paleozoici, invertebrati primordiali, anfibi e
rettili acquatici, rettili volanti e uccelli primitivi, mammiferi antichi. Un
tesoro inestimabile di 839 reperti paleontologici, 305 reperti archeologici e
1377 reperti numismatici. Ma è all’ultimo piano del villino lo spettacolo più
sbalorditivo: al centro della stanza troneggia, quasi minaccioso, lo scheletro
ricostruito di un dinosauro di circa 75 milioni di anni fa, lungo sui 4 metri .
Questa storia comincia la mattina del 19 dicembre
Da questa scoperta
eccezionale è stata avviata l’attività di recupero, studio e valorizzazione che
vede coinvolti il Comune di Serrapetrona, il Nucleo Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale di Ancona, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle
Marche e la
Sapienza Università di Roma. La fase di analisi e
catalogazione è ancora in corso, ma gli esperti hanno già riconosciuto il
grande valore scientifico della collezione, destinata a diventare un
riferimento per studiosi a appassionati a livello internazionale. Molto si può
già dire del tesoro raccolto con perizia e oculatezza negli anni e custodito
gelosamente da questo personaggio colto e schivo, che abbina in modo
affascinante la vita dell’avventuriero appassionato d’arte e storia,
segretamente impegnato in spedizioni in tutto il mondo, alla rassicurante
tranquillità della provincia. Il collezionista ha costruito il suo eden privato
secondo una logica precisa: i reperti coprono un periodo che va dalla preistoria
all’età romana e, per quanto riguarda l’aspetto paleontologico, materializzano
attraverso pezzi rarissimi momenti chiave del processo evolutivo.
Per rendere fruibile
al grande pubblico questa straordinaria scoperta è stato avviato un percorso di
musealizzazione, con una prima mostra nel 2010 incentrata sui reperti
acquatici. La seconda esposizione, in programma dal 6 ottobre 2012 al 30 giugno
2013, permetterà di ammirare per la prima volta il reperto più imponente: il
dinosauro o, più precisamente, un esemplare di Prosaurolophus del Cretaceo Superiore (75 milioni di anni fa) del Nord
America. Accanto, una selezione di circa
70 reperti tra paleontologici, archeologici e numismatici, accumunati dal tema
del volo. In particolare verranno esposti reperti fossili risalenti ad un
periodo che va dai 350 ai 30 milioni di anni fa circa: insetti provenienti
soprattutto dal Brasile; pterosauri (rettili volanti) da Sud America e
Germania; un esemplare dei primi uccelli basali (fondamentali per la discussa
teoria sull’evoluzione degli uccelli dai dinosauri) proveniente dalla Cina ed
un piccolo fossile di pipistrello. Saranno in mostra, inoltre, manufatti per la
gran parte di produzione magno-greca ed etrusca, anch’essi legati al tema del
volo grazie a splendide decorazioni.
La mostra verrà
presentata in anteprima venerdì 27 luglio (ore 21.30) al Museo Archeologico Nazionale
delle Marche di Ancona
da Umberto Nicosia della Sapienza Università di Roma, Nicoletta Frapiccini
dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e Adriano Marucci,
sindaco di Serrapetrona.
“La conquista del
cielo”
Serrapetrona (Mc),
Palazzo Claudi
Dal 6 ottobre 2012 al
30 giugno 2013
Orario di visita: il sabato
dalle ore 16 alle 20 e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 20; negli
altri giorni su prenotazione.
Ingresso: 5 euro;
riduzioni per gruppi e scuole
Info: 0733 908321
(Comune di Serrapetrona)
tel. 071.205115 – fax 071.53082
Sergio Moretti - Isabella
Tombolini
Mob. +39 348 7272837 / +39 366 2818465
sergio@alceomoretti.it
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