Notti bianche all'Unical 2012. Dal 21 al 23 giugno, appuntamenti di arte, cultura, spettacoli, libri
Iniziano le Notti Bianche
all’Unical. Una tre giorni - 21, 22, 23 giugno - fitta di incontri e
appuntamenti con la cultura, l’arte, gli spettacoli. Un programma intenso e
variegato che propone molte delle pubblicazioni della Casa Editrice Pellegrini.
Si inizia il 21 giugno alle
18.15 nell’Aula Magna con la presentazione del volume “Pietro Bucci. Un ponte verso il futuro” di Alessandro
Pagano. Un libro che raccoglie i contributi commemorativi di colleghi
ed amici di Pietro Bucci, uno dei padri fondatori dell’Università della
Calabria, personaggio di altissimo profilo umano e scientifico e “un ponte”
verso il futuro come emblematicamente recita il titolo.
Si continua, nella stessa
giornata, alle ore 19.30, con il dibattito "Luigi Pellegrini:
sessant’anni di editoria e cultura". Interviene Roberto De
Gaetano Presidente del corso di Laurea magistrale in Linguaggi dello
spettacolo, del cinema e dei media- Unical.
Il 22 giugno alle 20.00 è la
volta del volume fresco di stampa “Codice rosso. La sanità tra sperperi, politica e ‘ndrangheta”
di Attilio Sabato e Arcangelo Badolati. Un viaggio da incubo nella
Sanità calabrese che porta il lettore a sprofondare nelle malebolge
dell’inferno dantesco. La Sanità calabrese è da sempre un pozzo senza
fondo che consuma tre quarti del bilancio regionale e spende più della metà di
quanto incassa. È un sistema rimasto imbrigliato nelle maglie di una politica
pasticciona che ha inaugurato ospedali mai aperti e strutture mai utilizzate.
Un pianeta diventato appannaggio dei partiti che ne controllano la
gestione attraverso l’occupazione sistematica delle aziende diventate vere e
proprie “fabbriche del consenso”. L’inferno.
A seguire, alle ore 21.30, la
presentazione del libro “Del populismo. Indicazioni di lettura” di Franco Crispini.
Si conclude il 23 giugno
alle 21.30 con il libro “I diari di mio padre. 1938-1946” di Gregorio Corigliano. Partito
per il servizio militare, Antonino Corigliano, padre del noto giornalista
Gregorio Corigliano, viene inviato a svolgere la missione di ufficiale
dell’Esercito in Libia. Ed a Bengasi dove era di stanza, viene colto dallo
scoppio della seconda guerra mondiale.A conclusione del conflitto, viene fatto
prigioniero e trascorre tra reticolati di guerra, a Yol (Kangra Valley), in
India, cinque anni. È in quel periodo che ha pensato di scrivere i diari sulla
sua esperienza di allievo ufficiale, sottotenente dell’Esercito, prigioniero di
guerra. Attente riflessioni dalle quali traspare la gioia iniziale, l’impegno
in guerra, le terribili sofferenze della prigionia.
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